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0rbitalis: come Angry Birds, ma meglio

Normalmente non sono un amante dei puzzle game. Mi vengono a noia in poco tempo, non vedendo in essi uno scopo o una trama reale. Quindi lo ammetto, mi sono avvicinato a questo prodotto nel modo peggiore in cui un recensore possa avvicinarsi a un gioco: col preconcetto di annoiarsi. Quanto mi sbagliavo.

Lontano da quelle che trovo le logiche astruse di un normale puzzle game, 0rbitalis si basa su qualcosa di molto scientifico e decisamente reale: la gravità. Scopo del gioco è infatti lanciare un satellite in modo tale che la sua orbita degradi nel modo più lento possibile e garantisca una sua permanenza attorno al pianeta o stella che duri abbastanza da superare i requisiti del livello.

Per quanto possa sembrare banale e semplice (e nelle sue meccaniche lo è: il satellite si lancia con la stessa complessità strategica con cui si lanciano uccelli in Angry Birds) sono il calcolo gravitazionale e i corpi celesti che fanno da ostacolo a rendere tutto più interessante e, in definitiva, complesso. Le prime missioni sono semplici: tra pianeti, stelle, magari un satellite o due non è difficile trovare orbite circolari o ellittiche (un suggerimento per chi volesse provarlo: le orbite ellittiche funzionano meglio per i corpi in movimento!), ma ben presto lo scenario di gioco diviene un'apocalisse di stelle, pianeti, satelliti, comete, asteroidi, e oggetti che funzionano al "contrario", allontanando invece che avvicinando a sé il satellite. Procedendo cambiano anche le regole del gioco: ad esempio bisogna COLPIRE un determinato obiettivo o assicurarsi che il satellite passi determinato tempo in orbita ravvicinata in più di un pianeta o luna, che magari di li a poco uscirà dall'area di gioco, rendendo impossibile vincere se si aspetta troppo.

Al tempo stesso, a volte attendere è proprio la scelta migliore, e si possono creare orbite creative che sono una gioia per gli occhi. So che può sembrare strano, o sciocco, ma vedere il proprio satellite andare in un orbita triangolare incrociata (no, non è un termine scientifico) evitando meteore e ostacoli per sfiorare tre corpi celesti lontani tra loro sfruttando ognuno di essi per fare una sorta di fionda gravitazionale per avvicinarsi agli altri è una soddisfazione rara.

La curva di apprendimento è pari a zero o quasi. Lanciare il satellite è facile come cliccare su di esso e tirare "indietro" il mouse come per caricare una fionda. Chi ha giocato ad Angry Birds (esistono persone che non l'hanno mai provato, pure se magari ha fatto loro schifo?) si troverà a casa in un secondo.

Purtroppo, però, nella natura del gioco stesso vi sono i suoi limiti. L'assenza di una trama, e un gameplay fondamentalmente sempre simile a se stesso rendono l'esperienza ripetitiva a lungo andare, ma rimane un gioco che ritengo estremamente adatto a sporadiche sessioni non troppo lunghe. Un editor di livelli e il pieno supporto col Workshop di Steam garantiscono comunque una certa longevità aggiuntiva.

Ho sbloccato il gioco grazie a un codice ricevuto dallo sviluppatore. Sono andato piuttosto avanti con i livelli e ho avuto modo di apprezzare come la natura dei puzzle cambiasse ogni volta in modo da offrire sfide sempre nuove. Da non amante del genere lo ho apprezzato, e non credo ci possa essere molto di più positivo che possa dire, sebbene in ogni caso non ritenga 0rbitalis esente da difetti.

Voto: 7