Old! #190 – Dicembre 2006
Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".
L’8 dicembre del 2006 vede l’arrivo in Europa del Wii di Nintendo, già in vendita da un mesetto nei magici iuessei. È la console che segna un definitivo taglio col passato recente per la casa di Kyoto. Si torna alla filosofia di Gunpei Yokoi, abbandonando la competizione tecnologica per proporre una macchina non all’altezza della concorrenza sul piano dell’output audiovisivo, ma capace di entrare nel cuore e nelle case delle masse grazie alle sue idee innovative. Nintendo punta tutto sul Wiimote, avveniristico controller/telecomando con tecnologia “motion”, utilizzabile come strumento per interagire con i vari giochi. Di volta in volta, ci si trova a (immaginare di) impugnare una racchetta, una spada, una mazza da baseball, un pugnale e chissà che altro, in un trionfo di immedesimazione e semplicità d’uso che, nonostante una precisione onestamente scarsina, riscuote un successo clamoroso.
Fra i giochi di lancio, i più significativi rimangono probabilmente da un lato The Legend of Zelda: Twilight Princess, proposto in contemporanea anche su GameCube e serenamente inserito nei canoni classici della serie, nonostante i controlli tramite Wiimote, dall’altro Wii Sports e Wii Play, che incarnano alla perfezione le idee spinte da Nintendo e conquistano un pubblico di ogni foggia ed età. Sul fronte delle terze parti, si segnala Red Steel, lodevole ma largamente imperfetto tentativo da parte di Ubisoft, che otterrà risultati decisamente migliori (ma vendite pessime) con il suo seguito.
Wii sfonderà il cuore della gente, diventerà un fenomeno di cultura popolare, conquisterà le masse e straccerà la concorrenza sul mercato console, andando a sfondare quota cento milioni di pezzi distribuiti e spingendo Sony e Microsoft a inseguire con le loro proposte “motion”. Nel corso degli anni, la console verrà criticata da un lato per uno sfruttamento tutto sommato circoscritto a una manciata di gran bei giochi delle sue caratteristiche distintive, dall’altro per la latitanza di alcune serie simbolo di Nintendo. A conti fatti, comunque, ospiterà svariati capolavori che levati e, insomma, non ci sarà troppo da lamentarsi, su. Anche se Mario Galaxy l'avrei voluto in HD.