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Old! #231 – Novembre 1977

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

Per la prima volta, va detto, da un po' di tempo, capita nuovamente un'occasione in cui i magici meandri dell'internet non mi offrono appigli per raccontarvi avvenimenti a tema videoludico verificatisi nel mese di cui voglio parlare. E quindi, pur essendo in teoria questo Old! dedicato al novebre del 1977, mi gioco la carta della divagazione basata su date non certe. Fondata il primo giugno del 1955 da Masaya Nakamura, l'azienda giapponese Nakamura Seisakusho inizia a costruire il proprio impero occupandosi di attrazioni per bambini sul tetto di un grande magazzino a Yokohama e solo successivamente si espandera sul territorio di Tokyo, che ne ospiterà poi la sede centrale. Nel 1959, l'azienda cambia nome e diventa Nakamura Manufacturing Company, da cui nasce l'acronimo NAMCO, utilizzato come marchio a partire dal 1971 e, si arriva al dunque, diventato nome ufficiale dell'azienda a partire dal 1977. Non so in che mese ma, appunto, me la gioco a novembre.

Il primo gioco da sala prodotto dall'ancora non NAMCO è Racer, del 1970, ma il primo videogioco vero e proprio sarà Gee Bee, del 1978, Ma solo successivamente la casa giapponese inizierà a rivoluzionare il settore con pietre miliari come Galaxian (il primo videogame a sfruttare la tecnologia RGB), Pac-Man, Galaga, Dig Dug, Xevious e Pole Position. Namco continuerà a crescere nei decenni e troverà un successo forse paragonabile a quello riscosso negli anni d'oro delle sale giochi anche durante l'esplosione dell'era PlayStation. Nel 2005, arriveranno la fusione con Bandai e la conseguente nascita del marchio Bandai Namco, che continuerà a sfruttare i brand storici appartenendi alle due aziende.