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Librodrome #105 - God of War sulla carta: Kratos ha sparso sangue fra romanzi e fumetti, ma non così tanto

Attenzione, in questa rubrica si parla di cultura. Niente di strepitoso, o che ci farà mai vincere il Pulitzer, ma è meglio avvertire, perché sappiamo che siete persone impressionabili. E tratteremo anche dei libri. Sì, quelle cose che all’Ikea utilizzano per rendere più accattivanti le Billy. E anche le Expedit. Ma solo libri che hanno in qualche modo a che fare coi videogiochi eh! Per tutti gli altri, c’è quell’altra rubrica.

God of War è una serie che dal punto di vista dei prodotti trasnsmediali non ha mai "esagerato". Se guardiamo colleghi come Assassin's Creed, che tra libri, fumetti, film e cortometraggi hanno fatto una fortuna (a volte anche prendendo discreti calci nel didietro), la produzione extra-giochi sul Fantasma di Sparta appare quasi ridicola. E dire che la serie gode ancora oggi di un successo incredibile.

I romanzi dedicati alla serie sono soltanto due, scritti entrambi da Robert E. Vardeman (aiutato nel primo da Matthew Stover). Si intitolano God of War e God of War II (la fantasia!) e sono una rinarrazione dei primi due giochi, come si può intuire dai titoli. Niente di eccezionale, la serie si è fermata lì senza proseguire con il terzo capitolo e i due romanzi non presentano particolari guizzi a livello di scrittura, si limitano ad allungare un po' il brodo e fornire qualche dettaglio curioso sui personaggi secondari (niente che possa interessare davvero, visto quanto poco punta la serie a fornire un cast che non sia il solo Kratos e una serie di comprimari e nemici destinati solo ad essere macelllati).

Questo ci porta in un periodo a cavallo tra il 2010 e il 2011, quando, in occasione dell'uscita di God Of War III, Wildstorm pubblica negli Stati Uniti una miniserie a fumetti in sei numeri (cinque in realtà, il sesto verrà pubblicato da DC Comics, che si accaparra i diritti futuri per ristampe o quant'altro). La serie, God of War (la fantasia 2 - il ritorno) è un prequel e allo stesso tempo un sequel di God of War, il primo, nel periodo in cui Kratos era diventato il dio della guerra. Sono due infatti le linee temporali che ci vengono narrate. La prima è quella dei flashback che vedono Kratos alla ricerca dell'Ambrosia di Asclepio, dio della medicina, per guarire la figlia Calliope da una malattia mortale. Nel presente, Kratos è ormai divenuto un dio e deve impedire che la stessa Ambrosia venga usata per resuscitare Ares, ucciso dallo spartano alla fine del primo gioco.

I testi sono di Marv Wolfman, vero pilastro dei comicbook americani, e i disegni dell'italianissimo Andrea Sorrentino, che realizza dei veri e propri dipinti per narrare la storia. Chiudono le copertine di Andy Park, più simili in quanto a look agli artwork classici della saga. Santa Monica non resta a guardare, compiendo un vero e proprio lavoro di supervisione. Si può quindi considerare la miniserie come un vero e proprio tassello della cronologia della saga. Il fumetto, tra l'altro, introduce la moglie di Kratos, fino ad allora solo comparsa brevemente nei giochi al momento della morte, e per il resto soltanto nominata. La serie è fra l'altro stata portata in Italia da Panini Comics ed è ancora facilmente recuperabile in rete o nelle fumetterie.

Lo stile di Andrea Sorrentino vira verso un certo tipo di autorialità nel tratto, che sicuramente non ha aiutato a far diffondere la serie presso il pubblico mainstream.

Purtroppo, nessun sequel è stato realizzato e l'unica altra incursione a fumetti della serie ha fatto capolino tra il 2012 e il 2013, con una graphic novel digitale presente sul sito di Santa Monica, intitolata Rise of the Warrior. Questa era divisa in venti capitoli, che uscivano a cadenza regolare, e i lettori venivano invitati a condividerli scegliendo se stare dalla parte dei Troiani o degli Spartani. Il fumetto raccontava le gesta di un anonimo guerriero, che sarebbe poi diventato il personaggio del multiplayer di God of War: Ascension. La graphic novel ha fatto quindi da vero e proprio traino per l'uscita del gioco.

La storia che racconta non è così interessante, ma Rise of the Warrior raggiunge picchi visivi notevoli.

Poi più nulla, l'intero franchise ha subito uno iato che ha permesso al pubblico di tornare a desiderare Kratos (Ascension era davvero un more of the same e niente più). A seguire, abbiamo visto l'annuncio del nuovo capitolo per PlayStation 4 e insieme alla limited edition del gioco è stato annunciato un nuovo fumetto in formato digitale (probabilmente raccolto poi in formato fisico per le librerie e fumetterie), un numero zero pubblicato da Dark Horse.

Nulla si sa ancora del fumetto, probabilmente farà da prequel al nuovo gioco e alla nuova strada che sembra voler intraprendere la serie.

Questo articolo fa parte della Cover Story su God of War, che potete trovare riassunta a questo indirizzo

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