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Old! #252 – Aprile 1988

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

Ad aprile del 1988, Namco pubblica Assault, un gioco da sala significativo per vari motivi. Intanto, è l'ultima produzione del publisher giapponese ad arrivare in Occidente grazie al supporto tecnologico e distributivo di Atari. Al di là di quello, Assault mette letteralmente al centro dell'azione un carro armato, che ha la particolarità di essere sempre rivolto verso la parte alta dello schermo: quando il giocatore esegue una sterzata, rimane fermo ed è l'intero mondo di gioco a ruotare. E infatti è possibile che Assault sia il primo gioco della storia a sfruttare la rotazione di sprite e background tramite hardware (per lo scaling, invece, lo anticipa Space Harrier di un paio d'anni). Qualche tempo dopo uscirà una riedizione aggiornata e migliorata dal titolo Assault Plus,che segnerà la fine della "serie" e rimarrà confinata al territorio giapponese. Assault è comunque reperibile come bonus segreto nel quarto volume dei Namco Museum per PlayStation.

Il 15 aprile dello stesso anno, arriva in Europa R.C. Pro-Am, mitologico gioco di guida per NES targato Rare, che propone una "simulazione" di automobiline radiocomandate con visuale isometrica. Si tratta del primo vero grande successo dello sviluppatore britannico sulla console Nintendo e segna quindi l'inizio di un sodalizio lunghissimo. R.C. Pro-Am va ben lungi dall'essere il primo racing game con visuale dall'alto (Gran Trak 10, progenitore della serie Sprint, risale a oltre dieci anni prima), ma segna comunque un corposo rilancio del filone e si rivelerà molto influente. Verrà fra l'altro convertito su Mega Drive quattro anni dopo e godrà di ben due seguiti e reinterpretazioni assortite (per esempio Super R.C. Pro-Am su Game Boy), diventando uno fra i giochi ricordati con più affetto della console Nintendo a 8 bit. Oggi è reperibile nella compilation RARE Replay per Xbox One.

A proposito di giochi di guida con visuale dall'alto: l'aprile del 1988 vede l'uscita, purtroppo sul solo territorio giapponese, di F-1 Dream, gioco Capcom dedicato alla Formula 1 che permette di affrontare una vera e propria carriera, partendo addirittura dalla Formula 3000 e affrontando una serie di piloti dai nomi "ispirati" a quelli di campioni reali. Il campionato si basa su quattro circuiti e per poter avanzare è necessario classificarsi di volta in volta almeno sesti, con però bonus di vario tipo per chi raggiunge il podio e la necessità di totalizzare dodici punti per salire di categoria e raggiungere la Formula 1.