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Maggio 1999: Aliens versus Predator si magna tutto | Old!

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

A maggio del 1999, Nintendo inizia a lavorare sul Project Dolphin, vale a dire l'hardware che poi diventerà il GameCube, lavorando ancora una volta con degli ex di Silicon Graphics. Il 10 dello stesso mese, però, la casa di Kyoto pubblica anche Super Mario Bros. Deluxe, riedizione per Game Boy Color del suo classico per NES, che presenta qualche miglioramento grafico e una serie di aggiunte: un overworld, il multiplayer, una modalità sfida e otto mondi aggiuntivi basati sui livelli del Super Mario Bros. 2 giapponese. Questa versione del gioco verrà riproposta nel 2014 sulla Virtual Console del Nintendo 3DS.

Due giorni dopo, vede la luce in sala giochi Street Fighter III 3rd Strike: Fight For The Future, che porta a venti il numero di lottatori, reintroduce il personaggio di Chun-Li e presenta i nuovi arrivi Makoto, Q, Remy e Twelve. Chiaramente, questa nuova versione può vantare il prevedibile lavoro di ribilanciamento e qualche aggiunta interessante, oltre al grande ritorno del bonus stage in cui bisogna demolire una macchina, visto per la prima volta in Street Fighter II.

Passa un giorno e la Academy of Interactive Arts & Sciences introduce Sid Meier nella sua Hall of Fame. I fan di Civilization annuiscono con forza. Non proprio allo stesso pubblico si rivolge Aliens versus Predator, secondo dei ben quattro giochi sviluppati da Rebellion con protagonisti due fra gli alieni cinematografici più amati di sempre. Cinque anni dopo quel primo capolavoro per Jaguar, questa nuova incarnazione per PC ne ripropone i concetti di base, a partire dalle tre campagne dedicate alle altrettante razze (sì, ci siamo anche noi imbelli umani), e viene accolto con grande amore per la tensione, l'atmosfera e la diversificazione fra i protagonisti. Di contro, vengono criticate la storia e la decisione di non permettere il salvataggio libero. Il gioco godrà di un seguito sviluppato da Monolith Productions, ma Rebellion tornerà sul franchise con Aliens vs. Predator: Requiem per PSP e Aliens vs. Predator per PC, PlayStation 3 e Xbox 360.

Il 21 maggio esce invece Buriki One: World Grapple Tournament '99 in Tokyo, un picchiaduro a incontri 3D pubblicato in sala giochi da SNK. È il settimo, ultimo e probabilmente migliore gioco sviluppato per l'hardware Hyper Neo Geo 64. Purtroppo, rimarrà al massimo un gioco di culto sconosciuto ai più.

Il 28 maggio 1999, esattamente un anno dopo l'uscita giapponese, arriva negli USA Lunar: Silver Star Story Complete per PlayStation, splendida edizione da collezionisti su quattro dischi che include svariati gadget, fra la mappa di stoffa, il CD della colonna sonora e un libretto cartonato. Il gioco è un remake del classico Lunar: The Silver Star per Mega CD ed è uno splendido JRPG d'azione, con una storia coinvolgente e un bel sistema di gioco. Questa versione, fra l'altro, include anche il doppiaggio completo dei dialoghi. Un anno dopo, Working Design riserverà un simile trattamento deluxe a Lunar 2: Eternal Blue Complete, remake del secondo episodio.