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Boardcast #10 - Tutti i dadi di Quarriors!

Boardcast è la nostra rubrica dedicata al mondo dei boardgame. Ogni settimana vi raccontiamo un gioco diverso, parlando anche di eventuali versioni digitali e condendo il tutto con approfondimenti e notizie per curiosi e appassionati. Con l'introduzione del sistema "Clix" (Mage Knight, Hero Clix, Halo Clix e via dicendo) e altre trovate simili, Wizkids Games è diventata una fra le case produttrici di boardgame più interessanti e attente all'innovazione. Tale atteggiamento pionieristico si rispecchia in pieno in Quarriors!, un particolare gioco da tavolo caratterizzato dalla presenza di ben centotrenta dadi speciali nella confezione. E da un sacco di mostri e mostriciattoli pronti a massacrarsi per la gioia (e gloria) dei loro evocatori.

Quarriors

Pubblicato nel 2011, Quarriors! può venire definito come un incrocio tra il noto Dominion e Magic The Gathering: un gioco, cioè, in cui bisogna ottimizzare ed evolvere il proprio set di dadi per evocare creature e ottenere punti vittoria. È un gioco studiato per 2-4 partecipanti e si apprende in meno di dieci minuti: nella confezione base c'è tutto il necessario per giocare, senza bisogno che ciascun partecipante abbia i "propri" dadi. Oltre all'uso spropositato dei suoi colorati dadi, Quarriors! si fa notare per il setup casuale delle partite che permette di variare notevolmente l'esperienza di gioco: a ciascun dado possono infatti essere abbinate carte differenti che rappresentano creature o incantesimi, così da alterare gli effetti delle facce del dado stesso. Ad esempio, per quanto riguarda i dadi delle creature, il set base include tre livelli di potere (normale, Strong e Mighty), così da modificarne le abilità. La longevità è dunque uno dei punti forti del gioco, assieme alla rapidità di svolgimento delle partite (da 20 a 30 minuti, a seconda del setup e del numero di giocatori).

Quarriors Carte

Lo svolgimento di una partita è molto semplice: dopo aver effettuato il setup iniziale ponendo sul tavolo quattro carte di base, tre incantesimi e sette creature (più i rispettivi dadi, cinque per ciascuna carta), i giocatori prelevano un set di dodici dadi iniziali e lo inseriscono nel proprio sacchetto di cotone. Ad ogni turno, sei di questi dadi vengono pescati, lanciati e utilizzati. I dadi possono generare "energia" (quiddity) utile per attivare altri dadi o acquistarne di nuovi tra quelli disponibili sul tavolo. In alternativa, i dadi possono attivare incantesimi dagli svariati effetti o consentire di evocare creature: queste ultime "attaccheranno" fisicamente i dadi degli avversari e, all'inizio del proprio turno, si trasformeranno in punti-vittoria (venendo poi scartate). Particolari operazioni consentono di eliminare dadi dal proprio sacchetto, rimuovendo quelli più deboli per fare spazio a quelli più potenti che vengono via via acquistati dal tavolo. Il turno di ciascun giocatore dura di solito meno di un minuto e le partite hanno ben pochi tempi morti: Quarriors! è un gioco dal ritmo molto elevato.

Quarriors Rise of the Demons

Oltre al set base - contenente, come già detto, ben 130 dadi - sono state poi pubblicate due espansioni. La prima, Rise of the Demons, include ulteriori venti dadi e diciannove carte aggiuntive, inclusive di nuove versioni di creature e incantesimi del set base. La seconda espansione è più corposa, si chiama Quarmaggeddon e comprende ben quaranta nuovi dadi, sei creature inedite e tre incantesimi aggiuntivi, oltre a fornire una pratica confezione in plastica per contenere e tenere in ordine tutti i dadi del gioco.

Il futuro di Quarriors al momento è abbastanza incerto: WizKids sembra andare molto cauta con le espansioni e, dopo l'arrivo di Quarmageddon (pubblicata proprio qualche settimana fa), non ci sono ancora notizie circa eventuali nuove uscite. Il gioco base è già disponibile in lingua italiana, mentre le due espansioni devono essere ancora tradotte. La lingua inglese non è comunque un gran problema, dal momento che, una volta imparate le abilità delle creature, giocare è abbastanza semplice. Il regolamento scritto da Mike Elliott ed Eric M. Lang è snello e divertente, ovviamente governato in larga parte dalla fortuna - ehi, è pur sempre un gioco con centinaia di dadi da lanciare - e si presta alla sindrome da "una partita tira l'altra". Peccato per il prezzo un po' alto del set base (sui cinquanta euro in Italia), che viene fortunatamente ripagato da un'elevata longevità.