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Buffy & Spike è la relazione meglio raccontata nel mondo della serialità televisiva

Non c’è proprio niente da fare, è più forte di me. Quando si parla di tematiche fondamentali della vita umana, come amicizia, affetto, o, in questo caso, amore, mi viene subito da pensare a Buffy. Come avevo raccontato su questi lidi qualche tempo fa, per me la serie di Joss Whedon costituisce la perfetta metafora del percorso di crescita e maturazione di una persona. Crescita che passa dalle esperienze che si vivono e dalle emozioni che si provano. Il divertimento di una serata con gli amici, l’ansia per un esame, i dubbi sul futuro, la perdita di una persona cara e, sì, anche le relazioni romantiche e amorose, con tutto ciò di positivo e negativo che esse comportano.

In Buffy, di relazioni amorose ce ne sono tante, e diverse. Quella sincera e un po' comica fra Xander e Anya, quella “non convenzionale” fra Willow e Tara, e quella che, secondo me, è l’esempio perfetto della relazione matura, che nasce, si sviluppa, si consolida e poi finisce: quella fra Buffy e Spike.

Prima di arrivare a tale relazione, Buffy ne vive altre due, altrettanto importanti ma mai lunghe e complete come quella con Spike. Il primo amore della cacciatrice è Angel, vampiro che, dopo essere stato maledetto da una zingara, riottiene la sua anima e da allora vive un eterno tormento, diviso dalla sofferenza che prova per le atrocità commesse in passato e la condanna di non poter mai provare un amore autentico, cosa che provocherebbe la perdita dell’anima e successivo ritorno alla completa malvagità.

Quella fra Buffy e Angel è una relazione simile a un amore adolescenziale fra due persone normali. Lei va ancora a scuola mentre lui è molto più grande, cupo e tenebroso. Lei cede al fascino di lui e la loro frequentazione è fatta di appuntamenti al cinema, pattinaggio sul ghiaccio o lunghe camminate di notte al cimitero, durante la quotidiana ronda per eliminare i vampiri. Lui ha un forte senso di protezione nei suoi confronti ma, forse anche a causa della maledizione, inizialmente non si va mai oltre al semplice bacio.

Quando scatta il momento passionale, che per Buffy costituisce la “prima volta”, che spesso si vive proprio durante il periodo adolescenziale, tutto cambia: lui perde l’anima e torna malvagio, e lei, pur soffrendo molto della cosa, non esita a combatterlo e a rispedirlo all’inferno pur di salvare il mondo, mettendo quindi da parte i sentimenti a favore della razionalità. Successivamente, nella terza stagione della serie, pur avendo riacquistato l’anima e tornato a combattere il male al fianco della cacciatrice, Angel accoglierà la consapevolezza che la storia fra lui e Buffy è impossibile, perché al di là della maledizione che pende su di lui come una spada di Damocle, lei è pur sempre un’umana che vorrà, un giorno, una famiglia e dei figli, cosa che per lui è impossibile. Così, anche lui, lascia vincere la testa sul cuore e decide, razionalmente, di lasciare Sunnydale e di conseguenza Buffy, libera di costruirsi un futuro senza di lui, pur continuando ad amarla.

Buffy vive una nuova storia al college con Riley Finn, che sembra il compagno perfetto per lei: è umano, ha la sua stessa età, e con lui non deve nascondere la sua identità di cacciatrice in quanto anche lui combatte i demoni e i vampiri (seppur con altri scopi, che verranno successivamente svelati) tramite l’organizzazione militare di cui fa parte. Sembra il ragazzo perfetto, quello che ogni madre sogna per la propria figlia, ma la storia finisce presto perché lei, semplicemente, non lo ama, o almeno non lo ama abbastanza, non si è sentita coinvolta emotivamente com’è stato durante la storia con Angel.

Quella con Spike, invece, costituisce a tutto tondo la relazione più importante, completa e matura che lei (ma probabilmente anche lui) vive.

Spike compare nella serie nella seconda stagione, in occasione dell’episodio 2x03 Un avversario pericoloso. Il vampiro arriva in città per trovare una cura per la sua compagna, Drusilla, e si scontra subito con Buffy. Lui rappresenta la perfetta antitesi di Angel: capelli biondo platino, lungo soprabito in pelle che mette sempre, crudele e malvagio fino al midollo. Pur essendo avversari, fra lui e Buffy si instaura subito una sorta di intesa particolare: ogni volta che si incrociano finiscono con lo scontrarsi dandosele di santa ragione. Lui non vuole altro che uccidere lei e portare a tre il numero di cacciatrici uccise, mentre lei vuole semplicemente sbarazzarsene al più presto, così come per gli altri demoni e vampiri che combatte quotidianamente. Spike dà parecchio filo da torcere a Buffy fino a quando non ha altra scelta che allearsi con lei per fermare Angel. Quell’insolita alleanza – che però funziona – è un preludio di ciò che sarebbe poi accaduto nelle stagioni successive, con Spike che sarebbe entrato a tutti gli effetti nella Scooby Gang.

Il personaggio interpretato da James Marsters aveva così tanto bucato lo schermo che Joss Whedon non ha potuto fare altro se non farlo diventare prima ricorrente e poi membro del cast fisso. Pur comparendo in un solo episodio della terza stagione, 3x08 Il sentiero degli amanti, il temporaneo ritorno di Spike è significativo, soprattutto perché è un episodio incentrato sull’amore. Spike, dopo essere stato mollato da Drusilla, torna a Sunnydale e rapisce Willow e Xander, per farsi fare da lei un incantesimo d’amore che possa riportare Drusilla da lui. I due amici hanno da poco intrapreso una relazione clandestina alle spalle dei loro compagni, Oz e Cordelia, che verrà alla luce proprio alla fine dell’episodio sancendo la rottura definitiva delle coppie, compresa la storia fra Willow e Xander. Buffy e Angel sono costretti ad aiutare Spike, e proprio l’ossigenato vampiro farà loro comprendere che l’amore fra i due cova ancora sotto la cenere.

Spike torna definitivamente a Sunnydale nella quarta stagione, perdendo quasi subito il suo status di villain; il vampiro viene infatti catturato dall’organizzazione per la quale lavora Riley e gli viene impiantato un chip nel cervello che gli impedisce di mordere o far male agli umani, sancendo di fatto l’inizio della “fase due” del suo percorso nella serie: egli è infatti costretto a collaborare con Buffy, pur mantenendo di base una sorta di disprezzo nei suoi confronti e in quello dei suoi amici. Però, prima di tutto ciò, ci viene regalato un ultimo confronto da avversari fra i due, al termine dell’episodio 4x03 L’accecante luce del giorno, che vede Spike ritrovare la gemma di Amarra, amuleto che lo rende invulnerabile a tutto, anche alla luce del sole. Uno scontro che, per me, è forse il più bello ed intenso della serie.

Il cambiamento definitivo e la messa delle basi della loro relazione avverrà durante la quinta stagione: Spike, nonostante non abbia un’anima, inizia a provare dei sentimenti per Buffy, cosa che lo porterà ad un lento e costante percorso di cambiamento. Diventa una sorta di fratello maggiore per Dawn, sorella della cacciatrice, e si fa quasi uccidere da Glory, villain della stagione, pur di non rivelare l’identità della persona che rappresenta la chiave (Dawn, per l’appunto). Quello è il primo momento in cui lui confessa i suoi veri sentimenti per lei – non credendo di trovarsi davanti alla vera Buffy ma solo a un robot con le sue sembianze - dicendole che preferirebbe farsi uccidere, piuttosto che vederla soffrire. In quell’occasione scatta il primo bacio fra i due, anche se da parte di Buffy è solo per gratitudine, pur comprendendo che i sentimenti provati dal vampiro sono reali.

La vera relazione fra i due nasce nel corso della sesta stagione: Buffy, tornata dall’aldilà dopo essere morta al termine della stagione precedente per salvare Dawn, si sente cambiata, e l’unica persona con cui riesce a stare è proprio Spike. Solo a lui confida che si trovava in Paradiso e avrebbe voluto restare lì, lontana da problemi e preoccupazioni, anziché dover tornare forzatamente dopo essere stata resuscitata. Con lui inizia una relazione soprattutto passionale, fisica, dove la dolcezza sembra proprio non esistere. Un rapporto in parte morboso, dove in lui, nonostante i sentimenti che prova, alberga ancora una parte di natura malvagia e lei non si capacita dei sentimenti che prova, come confessa a Tara in lacrime.

Cambiano infatti i rapporti di forza fra i due: se precedentemente era Spike a inseguire Buffy tentando di farsi amare da lei e aiutandola nel combattere il male, ora è Buffy a essere attratta da lui e ad inseguirlo, pur negando i sentimenti che prova. Un rapporto molto simile a quello fra un manipolatore, lui, e una vittima che, pur vergognandosi e capendo di stare vivendo una situazione completamente sbagliata, non riesce a mettere fine alla storia perché sta subendo una sorta di dipendenza, lei, cosa che, come spesso accade nella realtà, finisce quasi in tragedia.

Durante l’episodio 6x18 Profondo Rosso, Buffy e Spike hanno un confronto, in cui lei dice chiaramente che, pur provando qualcosa per lui, non lo ama perché non si può fidare. Lui ribatte rispondendole di non crederle, perché il vero amore, secondo lui, è appassionante, brucia e consuma. La situazione sfocia in una tentata violenza da parte di lui, al termine della quale il vampiro capisce che quella che stanno vivendo è una storia fatta di passione ma inconsistente, perché manca di fatto l’amore romantico, che è alla base di una relazione normale. Una scena che, confesso, pur non mostrando nulla di esplicito, all’epoca trovai abbastanza pesante.

La maturità della relazione arriva nella settima e ultima stagione della serie, quando Spike decide di provare ad abbandonare definitivamente la malvagità e mostruosità che albergano in lui riacquistando la sua anima, cosa che lo avvicinerebbe a una forma più umana. Da allora comincia a provare sofferenza a causa dei crimini commessi e, pur essendo ancora innamorato di Buffy, mantiene una certa distanza da lei, in virtù di ciò che è successo in passato. Spike sembra davvero essere cambiato rispetto a prima, tant’è che dopo aver riacquistato l’anima fatica a lottare e uccidere gli avversari come in passato e per diverse puntate sembra aver messo da parte il suo iconico soprabito di pelle, che si era preso come trofeo dopo aver ucciso una cacciatrice, Nikki Wood. Gli eventi della stagione riavvicinano i due, che ora hanno un rapporto completamente diverso. Lui la sostiene e la protegge contro tutto e tutti, e lei, dopo aver capito che il cambiamento di lui è avvenuto grazie all’amore che prova per lei, sembra finalmente amarlo per davvero. Tutto ciò sfocia in quella che, per me, è una delle scene più belle di tutta la serie.

In quella scena ha culmine il completo e definitivo cambiamento di Spike: da amante manipolatore è diventato ciò che per lei potrebbe essere un compagno da amare, qualcuno di cui fidarsi e a cui appoggiarsi nei momenti difficili, che non l’abbandonerebbe mai. Tutto ciò che Buffy ha sempre cercato e mai trovato nelle sue precedenti relazioni.

Le scene che ho inserito nel pezzo rappresentano perfettamente tutto l’arco evolutivo della loro relazione: prima acerrimi nemici naturali, poi alleati, in seguito amanti e solo alla fine una coppia. Nonostante al termine della serie lui si sacrifichi per salvare il mondo e lei sia pronta a cominciare una nuova vita, la loro rappresenta una storia infinita. Non ho seguito le vicende del buffyverse sotto forma di fumetto ma, sbirciando qua e là so che si sono successivamente rimessi insieme. Ma non ho voluto approfondire oltre.

Il fandom si è sempre diviso fra chi sostiene che il vero amore della cacciatrice sia Angel e chi, invece sostiene il contrario.

Al di là dei gusti personali, per me quella fra Buffy e Spike rimane la relazione più strutturata e meglio raccontata nella storia della televisione, e una delle più significative della cultura pop.

Questo articolo fa parte della Cover Story “Febbraio romantico”, che potete trovare riassunta a questo indirizzo qui.