Arte e videogiochi: oltre ad essere un tema sempre caldo, è anche un binomio indissolubile. In Colonel Campbell’s Art Soup proporremo immagini, video e illustrazioni a tema videoludico, tanto per rifarci gli occhi e, perché no, scoprire il bello nascosto dietro ai poligoni. Il bello di WipeOut, secondo il mio modestissimo parere di giocatore-schiappa, è che è un gioco futuristico che sembra davvero provenire dal futuro. Cioè, non parlo della percezione che si poteva avere nel 1995... no no, anche adesso, oggi, WipeOut sembra un gioco disegnato nel futuro. E ha quasi vent'anni sul groppone. WipeOut è praticamente senza età, ed è questo che l'ha sempre reso maledettamente affascinante, oltre che - diciamolo - una straordinaria figata da avere davanti agli occhi.

Tutto merito di Psygnosis, certo, ma soprattutto del collettivo di designer conosciuto come The Designer's Republic, che in quel lontano 1995 ha dato alla serie il suo inconfondibile look, sfruttando i dettami che hanno reso grande lo studio: linee minimaliste, ispirazione orientale a pacchi e abbinamenti cromatici clamorosamente azzeccati. Purtroppo, sia Psygnosis che The Designer's Republic hanno chiuso i battenti... ma il loro lavoro è la testimonianza lampante di come il bello sopravviva sempre. Rinfreschiamoci la memoria, la vista... tutto!