Outcast

View Original

DARQ: Poco ma buono

DARQ dura troppo poco e costa troppo caro per poterlo giudicare serenamente, ma è molto di più di quanto sembri. Ha un bell’aspetto, come se le visioni di Tim Burton avessero fatto sesso con Silent Hill, o almeno è in grado di nascondere bene i pochi mezzi a disposizione. È grezzo, poco lavorato, ma quasi non te ne accorgi.

Diviso in capitoli abbastanza circoscritti, un bene, DARQ presenta le sue meccaniche poco alla volta e consegna al giocatore una serie di puzzle appaganti ma mai troppo complessi. Quasi tutto già visto, per carità, ma comunque apparecchiato con stile e graziato da un ottimo level design, che minimizza i tempi morti e azzera i vicoli ciechi. Quasi impossibile non venirne a capo in poco tempo, siamo tutti giocatori abbastanza smaliziati da saper padroneggiare un enigma quando ci sbattiamo contro il muso, e la poca longevità ne è sicuramente un effetto collaterale.

Tra altri e bassi, però, il gioco riesce a imbastire qualche idea interessante, a sorprendere con cambi improvvisi e rivoluzioni del gameplay. È piacevole, appagante, sopportabile quando si avventura nell’horror e nello stealth. Ecco, ne ho gradito l’atmosfera particolarmente inquietante ma di tutti quei jumpscare proprio non ce n’era bisogno.

Nel finale cambia ancora, diventa un gioco completamente diverso, molto più simile a un Limbo o un Little Nightmares, e tutto sommato funziona anche in quel modo. Dura niente, DARQ, e costa troppo caro per poterlo giudicare serenamente, ma è il gioco perfetto da bundle o pass, perché è impeccabile nelle sue tre ore di intrattenimento, vario e divertente, e questo non lo si può negare.

Ho giocato a DARQ dopo averlo comprato su Steam. Ho terminato l’avventura principale in circa tre ore, senza mai bloccarmi a lungo su un enigma. DARQ è disponibile solo tramite download su PC.