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Darth Vader, Spider-Man, Creed e altro | Vitoiuvara e la VR

Questa è una rubrica sulla realtà virtuale. Su tutta la realtà virtuale, non solo quella videogiocosa. E non storcete il naso, giuro che proverò a ficcarvela in gola con la forza se non fate almeno lo sforzo di interessarvi almeno un pochino a questa ormai bistrattata tecnologia. Di tutta la VR, dicevo, perché è mia ferma convinzione che il suo più grosso potenziale non sia da ricercarsi in ambito ludico ma in tutta una serie di applicazioni che prima o poi cambieranno il nostro mondo, pure il vostro.

Se è vero che i soldi non sono tutto nella vita, ed è falso, a giudicare da quanto spendo in prostitute, sicuro non è vero in ambito VR. Quando ci sono, ovvero quando c’è Oculus Studio alle spalle, i risultati si vedono e i giochi non sembrano pasticci di indie developer alle prime armi.

Vader Immortal: A Star Wars VR Series – Episode 1

Vader Immortal è, per l’appunto, una serie destinata a stabilire degli standard in ambito VR. Tecnicamente, si è raramente visto di meglio e tutti i fan di Star Wars potranno finalmente gioire nel ritrovarsi faccia a faccia con Darth Vader. I momenti giocabili non sono molti, il tutto si conclude in meno di un’ora, ma si è scelta la via della spettacolarizzazione con un’esperienza interattiva che strizza l’occhio alle attrazioni da parco giochi. E comunque c’è il salto spaziale e una spada laser, facciamo che basta. Dopo un periodo di esclusiva su Quest, è adesso disponibile anche per Rift e Rift S.

Vader Immortal: A Star Wars VR Series – Episode 1 su Oculus Rift.
Vader Immortal: A Star Wars VR Series – Episode 1
su Oculus Quest.

Moss

Di Moss abbiamo già parlato, ma voglio sfruttare questo spazio per avvisarvi che è appena uscito un nuovo capitolo del gioco completamente gratuito: Twilight Garden. Solo che io non lo giocherò, non tutto almeno, perché per accedervi è necessario trovare alcuni portali all’interno dei livelli già affrontati nel gioco. Tutto molto bello per chi si cimenta la prima volta con Moss, quindi, con un’avventura più cicciotta a disposizione, ma delirante per chi il gioco l’ha finito mesi fa. Quel poco che ho visto, un portale, mi è sembrato comunque abbastanza in linea con l’avventura principale.

Moss su HTC Vive.
Moss
su Oculus Rift.
Moss
su Oculus Quest.
Moss
su PSVR.
Moss
su Steam.

Spider-Man: Far From Home Virtual Reality

È capitato in passato, e capiterà in futuro, che la promozione di film in uscita passi anche per alcune applicazioni gratuite in VR. I risultati sono mediamente terribili e Spider-Man non fa eccezione. Il sistema di controllo del ragno, a dire il vero, non è neanche terribile e ci si muove dignitosamente tra i palazzi, ma il resto è tra il penoso e l’anche no. Inutile.

Spider-Man: Far From Home Virtual Reality su Steam.

Creed: Rise to Glory

Knockout non mi aveva convinto del tutto e, per prendere qualche cazzotto fatto bene, ho deciso di dedicarmi al più realistico Creed: Rise to Glory (di cui trovate la recensione su PSVR a questo indirizzo). Gioco faticoso, si tratta di allenarsi con qualche minigioco e di salire poi sul ring a menare le mani per qualche minuto, ma i controlli sono più precisi e siamo molto più vicini alla vera boxe che non ad una pallida imitazione di Punch-Out. Proseguendo nella storia, i palazzetti si fanno più importanti e i match più impegnativi, ma sicuro non è la varietà il suo forte. Apprezzabile lo sforzo per rendere divertenti i minigiochi d’allenamento, perfetti per trasformare Creed in un game for fitness. E ho dato un pugno a Rocky Balboa, me lo avessero detto vent’anni fa…

Creed: Rise to Glory su PSVR.
Creed: Rise to Glory
su Steam.

Pompei

Chiudiamo con questa applicazione che ho praticamente adorato e che realizza, purtroppo solo in parte, uno dei miei sogni virtuali più reconditi. L’app consente di visitare un breve tratto di Pompei, che va dalle famosissime terme a una fra le ville meglio conservate, e di ascoltare lungo un percorso, in modo simile a come funzionano le audioguide nei musei, anche molte informazioni utili. All’interno degli ambienti, è possibile avvicinarsi a più elementi per osservarli meglio e la risoluzione migliorata del Rift S mi ha regalato davvero grosse soddisfazioni, di fronte agli splendidi e dettagliati dipinti. Il percorso è davvero breve ma è esattamente così che mi immagino il turismo del futuro.

Pompei su Oculus.