Device 6. I'm not a number, I'm free woman
Anni fa, quando iPhone venne lanciato sul mercato, Steve Jobs era parecchio contrario ad aprire il sistema ad applicazioni di terze parti. Il suo obiettivo era, al massimo, permettere di sviluppare web app che l'utente avrebbe utilizzato costantemente connesso alla rete. Per fortuna fu uno dei rari casi in cui i suoi collaboratori ebbero la meglio facendogli capire che le applicazioni sarebbero state la vera rivoluzione di cui il device voleva essere protagonista. Sicuramente nessuno si sarebbe immaginato cosa, questo sistema, avrebbe permesso di creare, soprattutto in ambito videoludico. Molti, moltissimi, pure troppi, sono saltati sul carro di Apple, sviluppando cose belle, cose meno belle e cose urende, ma c'è qualcuno che ha creato veri e propri gioielli. Sto parlando dei ragazzi di Simogo, software house svedese già responsabile del bellissimo Year Walk, che, dopo averci raccontato una storia di paura e brividi tra le nevi scandinave, si butta su un mistery-story-visual-novel-puzzle-game geniale, bellissimo, esempio di un'originalità che per forza di cose non può essere di tutti, ovvero Device 6.
Ma cos'è realmente Device 6? È un oggetto stranissimo ma molto affascinante. Per altro, non a caso, le atmosfere (e non solo) ricordano il telefilm cult The Prisoner degli anni Sessanta. Fondamentalmente è una visual novel con enigmi da risolvere, ma al contrario di altri illustri esempi, soprattutto nipponici, punta tantissimo sulla partecipazione sensoriale del giocatore, coinvolgendolo in parte come osservatore passivo, in parte come giocatore attivo. È assolutamente necessario, come descritto all'inizio del gioco, avere il volume attivato, possibilmente con cuffie. Il giocatore, infatti, deve cogliere tutti gli stimoli, visuali e sonori, che il gioco gli propone, in modo da risolvere i puzzle per poter progredire nell'avventura. Avere il volume disattivato o molto basso non permette quindi di capire molti indizi che servono per essere guidati attraverso i criptici rompicapi.
Ammetto che con queste premesse, in realtà, non sembra un titolo particolarmente significativo e l'incipit della trama pare non modificare questa impressione. La protagonista, infatti, una giovane ragazza di nome Anna, si ritrova in un luogo sconosciuto, senza memoria di come sia giunta lì, alla ricerca di una via di fuga. Tutto cambia, però, quando iniziamo a leggere il testo e muoverlo verso l'alto. Piano piano, quello che sembra un romanzetto così cosà si trasforma in un'esperienza unica. Mentre leggiamo gli spostamenti di Anna, iniziamo a sentire i suoi passi,possiamo vedere le immagini inquietanti di quello che vede lei, ascoltiamo voci registrate che le parlano, tutto in tempo reale. Il corridoio gira a destra? Il testo girerà a destra, obblicandoci spesso anche a cambiare l'orientamento dell'iPhone/iPad. Ora è in orizzontale, ora sottosopra, ora sentiamo dei passi dietro di noi.
Giocarlo di notte con le cuffie, completamente isolati dal mondo esterno è un'esperienza veramente particolare.
Gli enigmi non sono complicatissimi ma intriganti, a patto però di masticare in maniera più che discreta la lingua inglese. Tutto il testo, le voci e gli enigmi sono nella lingua d'Albione e, in alcuni casi, soprattutto quando cerchiamo di carpire un indizio da una registrazione disturbata di una voce lontana, la mancanza di un qualsiasi sottotitolo può complicare le cose. Se invece non si hanno problemi con l'inglese, si vogliono investire tre euro e mezzo in un titolo geniale e particolare e non ci si annoia nel leggere e nel risolvere puzzle, è assolutamente da provare.
Il gioco è disponibile solo per device iOS. Su Twitter il team ha chiaramente anticipato che versioni per altri SO mobile non sono previste, ma è anche vero che stanno convertendo Year Walk per computer, quindi mai dire mai. Certo è che Device 6, sfruttando moltissimo le caratteristiche peculiari dei dispositivi mobili (accelerometro e touch screen su tutti) difficilmente può essere pensato per aggeggi diversi da telefoni e tablet.
Ho acquistato Device 6 su App Store al prezzo di 3,59 € e l'ho giocato su un iPod Touch di quinta generazione. Per finirlo mi ci sono volute poco più di due ore, ma ho fatto un secondo giro per vedere cosa mi ero perso durante la prima tornata.