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Se facciamo il punto della situazione su Disney+, esce fuori che a volte vogliamo troppo quando abbiamo già tanto

Dopo due mesi di Disney+ in Italia, che ne dite se facciamo un po’ il punto della situazione? Ora, dal lancio a oggi non è che sia cambiata drasticamente la situazione, ma se parlate con me, sono uno di quelli che già al day one erano molto soddisfatti di quello che la piattaforma offriva. Del resto, basta sapere cosa si vuole e, soprattutto nella sua forma primordiale, Disney+ è il luogo in cui cercare le origini della Disney, allargandosi poi al suo “impero espanso”, fatto di supereroi Marvel, Simpson e chi più ne ha più ne metta.

Se quindi dovessero chiedermi cosa guardare su Disney+, per cosa valga la pena provare un mese di abbonamento o quantomeno la settimana di prova, cercherei di dare consigli rapidi e brevi, proponendo una listina. Facciamo così, quindi: qualcosa di animato, qualcosa in live action, qualche chicca specifica che non si trova altrove.

Animazione

I classici disney. Ma cosa sono, i classici Disney? Che spesso vi vedo confusi, in giro per la rete. La dicitura classici, la prendono i film prodotti dai Walt Disney Animation Studios, quelli principali, quelli con sede in Burbank, i primi, storici, capitanati da Walt Disney in persona, che hanno iniziato nel 1937 con Biancaneve e i sette nani. Ad oggi, nel 2020, sono 58, comprendono una variegata fauna che varia dai classiconi di nome e di fatto come Pinocchio e Cenerentola, oscuri film a episodi da noi mai giunti integri al cinema ma smerciati in videocassetta come Musica Maestro e Le avventure di ichabod e Mr.Toad e anche sequel o film in computer grafica che magari mai accomunereste ai Classici, per esempio Chicken Little, Bolt - Un eroe a quattro zampe e Ralph Spaccatutto. Non confondete Disney e Pixar, mi raccomando, c’è chi ucciderebbe per molto meno, lo dico per voi. La pagina Wikipedia italiana è incredibilmente precisa, comunque, e se volete avere una pratica lista dei classici sottomano, cliccate pure senza problemi. Su Disney+, occhio, non ci sono tutti (Musica Maestro manca sicuramente), quindi niente maratone cronologiche, se mai aveste voluto, a meno di integrarle con qualche visione esterna. Coi classici, ci sono altissimi e bassissimi, ma a parte rari casi, si atterra sul morbido, rispetto ad altre produzioni. Potete cullarvi nella nostalgia con pellicole che conoscete a memoria oppure esplorare qualcosa di inedito. Tipo, vi ricordate quanto brutto fosse Dinosauri ? E di quanto Atlantis - L’Impero Perduto sia fichissimo e ingiustamente poco ricordato?

Abbiamo parlato di Pixar, e lì decisamente non si sbaglia anche prendendo un film a caso. Guardatevi in massa A Bug’s Life, a mio parere il migliore, I sette samurai con gli insetti. E Disney è’ molto attenta a ciò che viene più visionato dagli utenti: in un marasma di sequel, a questo punto gradirei poter tornare a fare visita a Flik e soci. CI sono anche dei cortometraggi old school, semplicemente leggendari, che non potete perdervi, come Steambot Willie (il primo corto trasmesso al cinema, la prima apparizione di Topolino) o Topolino e la roulotte, la mitica gita in montagna in cui si scopre quanta strada può fare un’automobile che traina una roulotte senza alcun conducente.

Fuori dal campo di gioco della Disney nuda e cruda, c’è un po’ tutto quello che ha acquisito e deciso di portare su Plus, che è bene ricordare essere una piattaforma che mira alle famiglie. Niente Griffin, niente Futurama, ma sì, TUTTO I Simpson. Che qualcosa di scorretto nelle prime stagioni lo hanno ma negli anni si sono decisamente ammorbiditi. Ah, QUASI tutto I Simpson. L’episodio con guest star Micheal Jackson manca. Non compariva, dava voce a un personaggio, ma tanto basta per aver piallato via l’episodio, per via del revamp di quella storiacca degli abusi sui minori. Il tribunale continua a definirlo innocente ma la legge perde contro l’opinione comune, quindi, nel dubbio, Disney ha preferito il colpo di falce. De I Simpson buttate giù con l’imbuto le prime 8-9 stagioni. Le restanti 21 potete anche fingere non esistano.

Gargoyles. Tre stagioni. 78 puntate. Un capolavoro senza tempo. Fatemi il piacere di guardarvelo tutto, o almeno la prima stagione, che è impeccabile. Animazione, temi trattati, character design, musiche. Se preferite qualcosa di pop, a tratti trash, ma del quale non riuscirò mai a parlare male, c’è Insuperabili X-Men, la serie animata anni Novanta sui supereroi ex proprietà Fox. Attualmente solo in inglese con sottotitoli i inglese, ché Mediaset non sgancia i doppiaggi con facilità. Speriamo la situazione si risolva, dato che era doppiato discretamente e, in generale, un’opzione aggiuntiva per i più piccoli non guasta. C’è poi tutto il filone Disney Afternoon: DuckTales, Tale Spin, Darkwing Duck, Cip & Ciop Agenti Speciali, Quack Pack, Ecco Pippo. Qui le serie sono state buttate dentro col secchio, con cose tipo Darkwing Duck che parte dalla seconda stagione e DuckTales dalla terza. Disney+ Italia ha comunque confermato che arriverà tutto, ci vuole pazienza (sempre problemi legati al doppiaggio e ai suoi diritti, visto che all’estero è presente la traccia italiana). C’è però la nuova serie di DuckTales, quella iniziata nel 2017, integrale, che deve molto a Gravity Falls (anch’essa presente in streaming). E per quanto la trovi a volte troppo sopra le righe e priva di sense of wonder, non posso non consigliarvela. Qui, però, faccio l’integralista: va guardata in inglese, ché nella nostra lingua hanno edulcorato i dialoghi e David Tennant che fa Zio Paperone non si può perdere.

Live Action

Per quanro riguarda i film con attori veri, via il dente, via il dolore: i film dei Marvel Studios. L’universo cinematografico Marvel è presente in larga parte, ad esclusione di L’incredibile Hulk, in mano a Universal per la distribuzione, e i due film di Spider-Man, prodotti e distribuiti da Sony Pictures. Anche qui niente maratone, ma con un terzetto di visioni esterne ve la potete cavare. Li amate? Volete ripassarli in attesa della nuova era, che partirà con Black Widow? Questa estate arriverà anche la prima delle miniserie in esclusiva per Disney+, Falcon & The Winter Soldier, prima serie TV in stretta continuity coi film, che negli anni sono destinati a moltiplicarsi, quindi… se siete dei Marvel nerd, arrivateci pronti.

Vista la quadrilogia di sequel all’orizzonte, potreste voler anche tornare a Pandora, riguardandovi Avatar, il campione di incassi di James Cameron. E restando nello spazio, ovviamente, tutto ciò che porta il nome Star Wars. Tutti e nove i film, la serie TV The Mandalorian (da poco conclusasi, ora ci sono tutte le puntate e già è confermata la seconda stagione) e, tornando un attimo all’animazione, le serie animate annesse, Rebels e Clone Wars. Classiconi scheggiadenti? Mary Poppins o Miracolo sulla 34a strada, quello del ‘47. Se siete veri eroi, buttavi in Ritorno a Oz, il sequel dark fuori di testa dell’originale Mago di Oz. Vi darà ancora gli incubi.

Tra classici leggendari come Tron (e il suo sequel), trovano spazio i vari live action ispirati ai Classici Disney che stanno spopolando negli ultimi anni. Alcuni, come Maleficent, sono da evitare come la peste, ma personalmente mi sono divertito con La Bella e la Bestia e Aladdin, mentre il Cenerentola di Kenneth Branagh l’ho proprio gradito. Esclusivo per Disney+ c’è il lungometraggio Lilli e il vagabondo, che ha il gusto del film per famiglie che danno in TV sotto Natale, ma io ci ho trovato più cuore che dentro Il re leone del 2019, il remake in CGI in cui gli animali non hanno l’anima.

Sapete dove si trovano le vere chicche, comunque? Nei documentari. Inanzitutto, senza se e senza ma, fiondatevi su Il mondo secondo Jeff Goldblum, perché se c’è Goldblum, voi non potete mancare. Disney+ offre poi la sezione National Geographic, che è nettare per mente e occhi, con tutti i suoi contenuti naturalistici. C’è Cosmos, che vi porterà attraverso lo spazio e il tempo alla scoperta dell’universo. E se siete interessati al lato commerciale e aziendale di Disney, ma se in generale amate l’intrattenimento e tutto quello che c’è dietro, non potete perdervi Il risveglio della magia, che tratta della rinascita dei Walt Disney Studios negli anni Novanta, dopo quasi vent’anni tra alti e bassi, con il cosidetto “Rinascimento Disney”, partito con La sirenetta e continuato con La Bella e la Bestia, Aladdin, Il Gobbo di Notre-Dame… e merita parecchio The Imagineering Story, che racconta di Walt Disney World e dei vari Disneyland, facendoci conoscere le menti dietro le attrazioni. The Pixar Story parla da sé, e poi c’è L’impero dei sogni, “vecchio” documentario di metà anni duemila che racconta la storia della trilogia classica di Star Wars.

Per essere neonato, Disney+ ha tantissimo da proporre, se non si ha la fretta bulimica di voler assaggiare un po’ di tutto senza approfondire. Ci sono ampi margini di miglioramento, ma mi sento di dire che, entro la fine del 2020, l’offerta sarà ancora più succosa.

Questo articolo fa parte della Cover Story "Disney Club", che potete trovare riassunta a questo indirizzo.