Future Soldier e la sindrome casual
Ben tre sviluppatori hanno lavorato per quasi tre anni (con gli inevitabili ritardi del caso) a Tom Clancy's Ghost Recon: Future Soldier, che rappresenta per Ubisoft un ritorno in grande stile della serie su PC e console HD ben cinque anni dopo Tom Clancy's Ghost Recon Advanced Warfighter 2. Un periodo lunghissimo di questi tempi e infatti i cambiamenti nella formula da shooter tattico cara ai "fantasmi" clancyani sono stati parecchi, soprattutto a livello di gameplay. Future Soldier offre un pacchetto decisamente completo, tra una classica Campagna in singolo (affrontabile anche in co-op online), una modalità Guerriglia simile al Terrorist Hunt di Rainbow Six: Vegas 2 e naturalmente un corposo multiplayer competitivo, che è ormai da considerare essenziale (se non prioritario) in un titolo del genere. Da un punto di vista narrativo, la Campagna lascia parecchio a desiderare, tra personaggi anonimi, filmati d'intermezzo mediocri e il solito giro per il mondo a caccia di terroristi che pare identico a quanto visto in almeno una decina di altri shooter simili. Se non altro la longevità, anche a livello medio, assicura una decina di ore di gioco e su questo versante non possiamo quindi lamentarci. Ma per il resto non aspettatevi nulla di nuovo o di avvincente, nonostante la nobile ascendenza della serie con il nome di Tom Clancy sempre in bella vista. La cura dei dettagli del gioco rimane comunque elevata, non tanto a livello puramente grafico (dove anzi le magagne non mancano), quanto più nell'interfaccia (davvero cool l'HUD in stile realtà aumentata) e nel briefing pre-missione, con la possibilità di personalizzare il proprio equipaggiamento in maniera quasi maniacale. Se però questo "tatticismo" risalta in modo ammirevole nelle sezioni pre-gioco, una volta nei panni del Ghost di turno ci si accorge subito del nuovo approccio più generalista e casual rispetto al passato della serie.
Non possiamo più impartire ordini ai nostri compagni di squadra, l'autogenerazione della salute ha tolto quel senso di urgenza e di pericolo continuo che si respirava nel passato della serie, mentre la presenza di sezioni su binari in cui dobbiamo solo mirare e fare fuoco mentre proteggiamo un personaggio paiono più una caduta di stile che altro. L'unica concessione a un minimo di gioco di squadra è data dal Sync Shot, una modalità con cui taggare i nemici e ordinare ai nostri compagni di fare fuoco contemporaneamente. Il risultato è di indubbio impatto scenico, ma facilita di molto le cose e si tratta quindi di un'altra concessione ai giocatori più casual, così come il drone e il sensore a impulsi che individuano la posizione dei nemici nascosti. Se poi aggiungiamo il camouflage, che ci rende quasi invisibili quando strisciamo e avanziamo lentamente, è facile capire come Future Soldier abbia perso molto dello spessore tattico tipico della serie. Certo, il tutto ha guadagnato in spettacolarità e immediatezza (compreso un sistema di coperture dall'eccellente fattura), ma l'impressione è che i fantasmi di Tom Clancy si siano un po' troppo "imborghesiti" e abbiano perso quell'aura elitaria e cazzuta del passato. Intendiamoci, la Campagna scorre via che è un piacere, a parte l'anonimia della trama e certe sequenze scriptate che non sfigurerebbero nel prossimo Call of Duty, ma ormai di shooter tattico è rimasto davvero pochino.
http://youtu.be/CvawkAtgrN4
Se invece si affronta la Campagna online con altri tre amici, il tutto assume contorni meno causal e più profondi, soprattutto per la necessità di comunicare per il Sync Shot e per riuscire a passare indenni i passaggi stealth (con i compagni guidati dall'I.A. del gioco è certamente più semplice). Peccato che per il co-op non esista alcun tipo di matchmaking e occorra quindi giocare solo ed esclusivamente con degli amici, senza nemmeno poter usufruire di un classico drop-in nel mezzo di una partita (o si entra prima di iniziare o nisba). Sempre in co-op, ho passato almeno tre ore a resistere agli assalti di Guerriglia, una classica modalità Orda con ben 50 ondate di nemici sempre più difficili e massicce; non mancano power-up, gadget (c'è anche il drone), armi e aiutini di vario genere come torrette o boost, ma anche in questo caso arrivare alla fine è davvero impegnativo e la longevità ringrazia. Per quanto riguarda invece il multiplayer competitivo, tutte e quattro le modalità sono valide, ma ho apprezzato soprattutto Conflitto e Assedio.
http://youtu.be/UYbZgg6g914
Nella prima si devono portare a termini diversi obbiettivi a tempo, mentre la seconda è dedicata ai gamer più hardcore, che, con una sola vita a disposizione, devono catturare e difendere una base sulla mappa. Grazie a tutti questi elementi, sorretti da un netcode particolarmente stabile e da server sufficientemente popolati, il multiplayer fa guadagnare al gioco un punto in pagella e forse qualcosina in più, se si trovano abbastanza amici per il co-op online. E la grafica? Su Xbox 360, Future Soldier offre un discreto colpo d'occhio grazie alle animazioni, ai tanti abbellimenti dell'interfaccia e a location piuttosto ispirate, ma ormai lo YETI Engine ha oltre sei anni alle spalle e non riesce a proporre nulla di davvero nuovo o caratteristico. Ah poi ci sono i filmati d'intermezzo, ma su quelli è meglio stendere un velo pietoso.
Ho giocato a Tom Clancy's Ghost Recon: Future Soldier con una copia per Xbox 360 acquistata in negozio. Tra Campagna in singolo a livello difficile, modalità Guerriglia e multiplayer competitivo, mi sono sciroppato circa quindici ore a base di "fantasmi" e terroristi russi.