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Settembre 2009: Nostalgia su Wii e jazz su Xbox 360 | Old!

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

Il 4 settembre del 2009, arriva sui Wii europei Metroid Prime: Trilogy, una raccolta che recupera i primi due episodi della serie, usciti in origine su Game Cube, e li uniforma alle novità del terzo capitolo, aggiungendo quindi i controlli tramite Wiimote e il sistema di crediti legato a WiiConnect24. La compilation viene accolta con amore, anche se non manca qualche critica alla struttura di gioco un po' invecchiata e all'implementazione dei nuovi controlli. Al di là di una nuova riapparizione sull'eShop di Wii U, non si vedranno nuovi Metroid Prime "veri" per un bel pezzo, prima dell'annuncio di un quarto episodio per Switch.

Lo stesso giorno vede l'arrivo dalle nostre parti di Dissidia Final Fantasy, un JRPG di pizze in faccia che mescola assieme personaggi pescati dai vari Final Fantasy. Il gioco riscuote un buon successo nonostante l'uscita su PSP e dà vita a una vera e propria serie per i fatti suoi, che proseguirà con svariati episodi e spin-off.

E ancora, arriva anche sul WiiWare europeo Contra: ReBirth, ritorno nostalgico al Contra dei bei tempi andati, all'interno di una serie di piccoli produzioni con cui Konami dedica il trattamento della rinascita anche a Castlevania e Gradius. Pesantemente ispirato soprattutto all'episodio della serie uscito su Super Nintendo, Contra: ReBirth viene accolto molto favorevolmente ma, come i suoi due colleghi, si perderà nelle nebbie del tempo, sia per una distribuzione non proprio capillare sul territorio europeo, sia per lo scarso interesse alla ripubblicazione su altri formati da parte di Konami.

Restiamo in zona rilancio di classici con l’accoppiata Bubble Bobble Plus! / Bubble Bobble Neo!, gemellata di remake del Bubble Bobble originale usciti rispettivamente su Wii e Xbox 360, con quest’ultima versione che giunge in Europa il 16 settembre 2009. Entrambi i giochi rilanciano in maniera intelligente il classico di Taito e vengono accolti con affetto.

Il 18 settembre 2009 tocca invece a Need for Speed: Shift, tentativo di proporre una divagazione della serie di racing game EA più vicina ai concetti di realismo e simulazione. La scelta si inquadra in una volontà di proporre episodi di Need for Speed per tutti i gusti, spaziando fra varie tipologie di gioco. Sviluppato da Slightly Mad Studios, Need for Speed: Shift viene accolto favorevolmente e si meriterà un seguito diretto due anni dopo, ma la “serie nella serie” si concluderà lì, con lo studio britannico che proseguirà per la sua strada e troverà grande successo per mezzo di Project Cars.

Quattro giorni dopo tocca a Halo 3: ODST, divagazione della serie Bungie che prova, per una volta, a cambiare il feeling del suo FPS facendoci indossare l’armatura di un soldato qualunque, invece che quella del potentissimo Master Chief. Il gioco si distingue per alcune novità nel gameplay ma, soprattutto, per una splendida atmosfera, supportata dalle seducenti sonorità jazz della colonna sonora di un Martin O’Donnell che, evidentemente, aveva voglia di cambiare. Da segnalarsi anche il doppiaggio affidato a mezzo cast di Firefly, con Tricia “Battlestar: Galactica” Helfer come bonus.

Passano due giorni e arriva sui Wii europei lo splendido Dead Space: Extraction, spin-off della serie horror EA che racconta una storia parallela a quella principale attraverso meccaniche da sparatutto su binari. Utilizzando il Wiimote come arma da fuoco, ci si muove lungo un racconto perfettamente a tema con le atmosfere della serie e sorprendentemente azzeccato. Un paio di anni dopo, Dead Space: Extraction verrà convertito su PlayStation 3, chiaramente con supporto a PlayStation Move, mentre la storia dei protagonisti, o perlomeno di quelli sopravvissuti, proseguirà in Severed, splendido DLC per Dead Space 2.