In derapata controllata con WRC 3
Giunti al terzo capitolo, si prosegue sul filone dei miglioramenti a cadenza annuale, per quanto riguarda la parte realizzativa e le modalità che formano la struttura portante di WRC 3. Dal suo esordio, la serie non è che abbia stravolto il settore racing ma non si è nemmeno guadagnata critiche troppo pesanti. In buona sostanza, il titolo della milanese Milestone è rimasto nella fascia media che sta tra i migliori e i peggiori, mostrando caratteristiche tipiche di entrambe le categorie. Un discorso per la verità piuttosto inutile se guardiamo al nulla profondo che caratterizza i giochi di guida recenti: pochi, scarsamente pubblicizzati o del tutto assenti nel caso del rally. Quindi ben venga WRC 3 se può tenere in vita questo genere. http://youtu.be/2ohQytCSU7U
Grazie a una versione preview inviata direttamente dallo sviluppatore, è stato possibile osservare una buona fetta del gioco sul fronte single-player perché, ovviamente, il multiplayer non era ancora disponibile. Appena caricato WRC 3, salta all'occhio immediatamente il nuovo restyling di menu e schermate che adottano un look più moderno simile al "fratello" MUD. Il tutto risulta più piacevole a vedersi e anche più immediato sul lato delle selezioni, seppur limitate. Solo tre le modalità principali: il campionato WRC, la carriera e il multiplayer. Tutti riprendono a grandi linee quanto visto nei due precedenti capitoli con l'esclusione della carriera che ora si concentra più sulle sfide con gli altri piloti e sulla reputazione guadagnata a suon di vittorie. Attraverso una mappa, possiamo scegliere quali eventi affrontare per giungere infine al duello con un pilota già noto e quindi scalare gli indici di gradimento. Sulla distanza, come sempre, questa procedura dà accesso a nuove auto in un parco macchine che nuovamente (e per fortuna) esula dal ristretto garage della WRC reale.
http://youtu.be/kzZMOdKsoww
Una volta scesi in strada, le sensazioni ricavate dalla guida sono simili a WRC 2 con alcuni miglioramenti nel feeling dell'auto e - ancora - numerose concessioni di stampo arcade. Anche al massimo livello di simulazione, senza aiuti alla guida, è possibile schiantarsi contro un albero e proseguire più o meno tranquillamente, pur con tutti i segnalatori che avvisano dei danni accumulati. Non sarebbe male, prima o poi, avere il coraggio di spingere il realismo davvero ai limiti sopratutto perché in una disciplina come il rally c'è solo la pista come avversario. Se il tracciato non fa paura, si perde buona parte dell'effetto finale.
D'altro canto, la risposta del veicolo ai comandi è più verosimile in molte situazioni di guida come il passaggio da una superficie all'altra, la perdita di aderenza in curva o le continue vibrazioni che si avvertono con la visuale interna. Tra scossoni, sobbalzi e simili WRC 3 mette addosso una certa ansia sopratutto accumulando secondi preziosi e dovendo "tirare" la tappa in corso. Anche sul lato tecnico, pur con alcuni vistosi cali di frame rate, si nota un netto aumento di dettaglio e l'uso più frequente di filtri come le sfocature, soprattutto nei replay.
Le stesse vetture, specialmente quelle ufficiali del WRC, vantano un ottimo dettaglio e una cura elevata per i particolari anche all'interno dei mezzi. Va detto, in materia di fluidità, che il gioco è ben lontano dall'essere finito con numerosi elementi ancora provvisori visibili sia nei menu, sia durante la guida. Quindi, visto il tempo che manca fino all'uscita, c'è tempo per tutta una serie di ritocchi e migliorie.
Complessivamente, queste prime scorribande con il titolo di casa Milestone fanno ben sperare pur con alcuni margini di miglioramento. La grafica ha fatto certamente un passo in avanti nel sistema di illuminazione che emerge sopratutto in presenza di acqua e neve. Alcuni effetti, come il fumo delle sgommate, appiono invece troppo "fumettosi" e lontani da quello che si vede nella realtà. Allo stesso modo, il livello di simulazione è più alto della media ma risulta ancora limitato dalle troppe concessioni verso i principianti. L'immortale speranza è che si veda una modalità "100% hardcore" da un incidente e ritiro, invece di assistere al solito teatrino dell'auto quasi distrutta che ce la fa comunque a completare una gara. Oltretutto, visto il ritorno dell'effetto Rewind chi è alle prime armi può sempre riavvolgere la partita a prima dell'ultimo errore.
Il potenziale si vede di sicuro e comunque gli appassionati del "vero" rally non hanno molta scelta visto che ormai DiRT è diventata una serie 100% arcade e l'intero settore è più desolato di una tappa in Australia. Però si spera che WRC 3 venga acquistato per le sue qualità e non per essere l'unica scelta disponibile, quando lo vedremo al debutto in ottobre. Sta a Milestone, con alcuni semplici interventi, far sì che il gioco tenga alto il nome della categoria e la sua lunga tradizione.
Black Bean ci ha inviato un codice preview di WRC 3 che ho giocato su PlayStation 3 debug per una decina di ore. C'erano molti elementi provvisori nei menu e nella grafica all'interno del gioco come, ad esempio, l'assenza di alcuni cruscotti nella visuale interna.