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Inazuma Eleven 3: Ogre all'attacco! - Il T1000 a confronto era un pivello

Proprio lo scorso settembre, scrivevo su queste pagine di come Inazuma Eleven 3 portasse a nuove vette la serie calcistica più iperbolica in circolazione, grazie a un gozziliardo di giocatori, tecniche e squadre da affrontare, nonché a personaggi con pettinature così assurde da lasciarvi con un solo pensiero: “perché!?”. Ebbene, già a febbraio mi ritrovo con un nuovo Inazuma Eleven tra le mani. Che succede!? Sono forse finito in un vortice spazio-temporale!? Sto vivendo un flash forward!? Niente di tutto ciò (almeno credo).

Semplicemente, Nintendo a questo giro ha deciso di anticipare di qualche mese l'uscita della terza versione di Inazuma Eleven 3; una serie che vorrebbe essere Pokémon così tanto da imitarne la pianificazione, con il terzo capitolo che vanta una tripla uscita in differita, esattamente come avviene di solito con i giochi dei mostri tascabili (Rubino, Zaffiro e poi Smeraldo; Perla, Diamante e poi Platino; Bianco, Nero e poi... Bianco 2 e Nero 2, ma questa è un'altra storia!). Nel caso di Inazuma abbiamo: Inazuma Eleven 3: Lampo Fulminante, Inazuma Eleven 3: Fuoco Esplosivo e adesso Inazuma Eleven 3: Ogre all'Attacco. La differenza fondamentale tra le due serie sta nel fatto che il concetto del “catturali tutti” non funziona per Inazuma Eleven: il focus del gioco, infatti, non è sull'ottenere tutti i giocatori bensì sul creare la squadra più forte e vedere come va a finire la storia, per cui Ogre all'Attacco offre esattamente questo ai fan assetati di nuove sfide: qualche pezzo di storia in più e una nuova violentissima squadra da sconfiggere, gli Ogre, appunto.

http://youtu.be/7_O5fN2EoQM

Ogre all'Attacco ha una storia se possibile ancora più fuori di testa degli altri giochi della serie, che pure non la mandano a dire a nessuno come trama: questa volta Mark Evans deve vedersela con una minaccia che arriva addirittura dal un altro periodo temporale! I membri della squadra Ogre arrivano infatti dal futuro e, novelli Terminator, hanno l'obiettivo di sconfiggere la nazionale Inazuma, impendendole così di vincere la coppa Football Frontier Internazionale e scatenando una sequenza di eventi a catena che, ottant'anni dopo, dovrebbe portare alla creazione di un mondo senza calcio (che, se lo chiedete a me, non sarebbe nemmeno una brutta idea).

Vabbè qua potrei fare mille battute ma sarebbe come sparare sulla Croce Rossa.

Non voglio entrare nel merito delle ragioni del Team Ogre, ma secondo me, con una macchina del tempo a disposizione, potevano trovare sistemi ben più efficaci per portare a termine i loro obiettivi! Ma d'altronde basta guardarli per capire che non li hanno scelti per l'arguzia e che forse gli shampoo e i gel che usano nel futuro per tenere i capelli in pose demenziali hanno qualche effetto collaterale. Tornando a noi, per prevenire la minaccia degli Ogre, Mark dovrà fare comunella con Canon Evans, il suo pronipote, anch'esso giunto dal futuro per salvarci tutti da questo terribile avvenire senza calcio.

Chiarito che in Inazuma Eleven 3: Ogre all'Attacco si gioca dalla parte dei cattivi (Mark e Canon), che cercano di impedire ai buoni (Ogre) di portare a compimento un percorso che migliorerebbe il mondo (eliminare il calcio), dal punto di vista del gioco in sé, il nuovo Inazuma Eleven è pressoché identico ai due precedenti; la nuova trama è infatti secondaria e va a sostituire quella di Paolo Bianchi e Hector Helio in Lampo Fulminante e Fuoco Esplosivo, lasciando intatta la storia principale, basata sul campionato Football Frontier Internazionale e sulle squadre che vi partecipano. La storia di Canon e degli Ogre è un po' più approfondita di quelle di Paolo Bianchi e Hector Helio, ha qualche filmato in più e in generale impatta la storia principale in modo più significativo, tuttavia la trama principale è al 99% identica.

Come potete notare la grafica è assolutamente identica a quella dei due precedenti Inazuma Eleven 3 e mutuata dalla versione Nintendo DS. E comunque… Team Ogre io tifo per voi!!

Anche dal punto di vista del gameplay ci sono un buon numero di novità minori, ma quelle realmente importanti sono davvero poche: si guadagna il doppio dell'esperienza ottenendo una vittoria con S, ci sono più tornei extra e tornei che si possono giocare a ripetizione e la gestione delle tecniche e dei giocatori è un po' migliorata (è più semplice scambiare tecniche e formazioni), ma anche qui devo dire che le differenze sono poche e non fondamentali. A ben vedere, le novità più significative rimangono la presenza della squadra Ogre - menano come fabbri - e le piccole modifiche alla trama che questa apporta: in tutta onestà è un po' pochino, per giustificare un nuovo episodio a distanza così ravvicinata.

Il fulcro del gameplay è sempre il medesimo: radunare i giocatori più forti che si riescono a trovare, equipaggiarli al meglio, allenarli, preparare la formazione e poi scendere in campo 11 contro 11, in una serie di match contro le squadre di calcio giovanili più forti del mondo. A differenza di quanto avviene nei giochi di calcio classici, in Inazuma Eleven le partite si giocano con pennino e touch screen, tracciando le traiettorie su cui si devono muovere i giocatori e, al momento giusto, facendo usar loro delle tecniche speciali che assumono l'aspetto di colpi infuocati, evocazioni e attacchi psichici! E alla fine vince chi fa più gol!

Anche dal punto di vista tecnico niente è cambiato, pure questo terzo episodio è stato pubblicato inizialmente su Nintendo DS, per cui sfrutta ben poco delle potenzialità hardware del 3DS e si gioca per lo più sul touch screen. Certo, hanno aggiunto il 3D per i colpi speciali e altre piccole cosette, ma Inazuma Eleven 3 rimane un gioco per DS, ben fatto, ma per DS.

Uno dei colpi speciali del Team Ogre, in un tripudio di miccette e analcolico biondo.

Come ultima considerazione, trovo un po' infelice la scelta di pubblicare Ogre all'Attacco così vicino all'uscita dei due capitoli precedenti, considerando che le novità che offre sono davvero pochine e non possono che emergere con più evidenza agli occhi dei giocatori che solo pochi mesi fa hanno affrontato le sfide di Lampo Fulminante e Fuoco Esplosivo. Immagino che una simile scelta sia stata dettata dalla necessità di trovare una finestra di pubblicazione in un anno che forse Nintendo prevede denso di uscite, tuttavia, a mio parere, sarebbe stato opportuno aspettare qualche altro mesetto, giusto per arieggiare un po' la stanza prima di ritornare in campo. Detto questo, Ogre all'Attacco rimane un buon gioco, consigliato se non avete giocato i precedenti Inazuma Eleven 3, un po' meno se già avete vissuto le avventure di Mark Evans nel torneo Football Frontier Internazionale.

Ho giocato Inazuma Eleven 3: Ogre all'Attacco dopo averlo scaricato dall'eShop grazie a un codice gentilmente fornito da Nintendo. Ho seguito la storia principale per alcune ore, constatando che il gioco era identico al precedente, tranne che nelle sequenze dei personaggi Ogre, e ammetto di non averlo completato, dato che avevo giocato Inazuma Eleven 3 relativamente poco tempo fa. Ma me lo tengo lì installato per i momenti di amarcord!

Voto 6,5