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Joystiq chiude ma ci fa ridere fino all'ultimo

Non sembra un bel periodo per le testate "professionali" dedicate ai videogame, nemmeno sulla rete. Dopo Computer & Videogames, è il turno di un altro nome noto come Joystiq, tra i primi blog specializzati dell'intero globo videoludico. Rispetto a C+VG, qui siamo agli antipodi: non una testata in arrivo dal mondo cartaceo riadattata alla rete, ma qualcosa che era un simbolo stesso del Web per linguaggio, contenuti e presentazione. Entro un paio di giorni, anche Joystiq diventerà parte della storia, dopo dieci anni di onorata carriera e i memorabili testa a testa con Kotaku, che Brian Crecente ricorda in un accorato addio. Più che altro, sopratutto a chi scrive, ci mancheranno i toni dissacranti, allegri e per nulla scontati del blog americano - agli antipodi del politically correct ma senza sconfinare nel semplice trollaggio.

Tant'è che loro stessi, pur rimettendoci tra poco il posto di lavoro, hanno scherzato sulle notizie della chiusura.

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Insomma: se le risate sono destinate a finire, gli applausi dureranno ancora a lungo.