L'anteprima sui generis di Super Mario 3D World
Allora. Mettiamo proprio le cose in chiaro. Sto giocando la versione “finale” di Super Mario 3D World a scopo di recensione. La recensione, come sempre avviene, è legata a una data di embargo. Allo scoccare di quel momento ancora un po' lontano, su tutti i siti del pianeta appariranno le recensioni di Super Mario 3D World. Ma non qui su Outcast. Questo perché qui su Outcast, come da tradizione delle mie recensioni mariesche, non scriverò di Super Mario 3D World fino a che non l'avrò completato al centopercento, trovando, scovando e bestemmiando ogni singolo pixel del gioco. Quindi, se volete leggere un articolo che vi dica chiaramente e in maniera tempestiva se Super Mario 3D World (non sto facendo keyword density, è che mi diverte continuare a scriverlo) merita i vostri soldi, beh, rivolgetevi altrove. Qua, ce la prendiamo comoda.
Oggi, però, gli accordi con Nintendo permettono a me (e al resto del mondo, intendiamoci), di parlarvi di una parte di Super Mario 3D World. C'è proprio un elenco stra-specifico di tutte le caratteristiche che si possono e non si possono menzionare, degli spoiler concessi, dei livelli di cui parlare e, ovviamente, di cosa si possa e non si possa mostrare in eventuali video di gameplay. Tanta roba, verrebbe da dire. E tutto sommato, facendo mente locale, devo dire che avrei alcune cosette in più da descrivere rispetto a quanto raccontato dal Gretta nella sua anteprima basata sulla prova condotta alla Games Week. Ma sapete che vi dico? Non vi racconto una sega. E non vi racconto una sega per un motivo ben specifico, che trovate dopo la sigla. Sigla!
http://youtu.be/d135SwQTzC0
Allora, il fatto è che Super Mario 3D World mi sta piacendo un sacco. E sarebbe bello descrivervi nel dettaglio i motivi per cui mi sta piacendo un sacco. Solo che metà del divertimento, metà di quello starmi piacendo un sacco, sta nel piacere della scoperta. Nel trovarmi davanti mano a mano un po' di robe delle quali non sapevo nulla, scoprirle così, all'improvviso, e ritrovarmi con un sorriso stampato in faccia, o magari scoppiare a ridere, o ancora perfino starmene lì con la bocca spalancata pensando “chefficata”. Ecco. E quindi, mi chiedo, perché rovinare la sorpresa alla gente? Se ci tenete, a farvela rovinare, andate a leggervi una di quelle altre anteprime (compresa quella del Gretta che ho linkato sopra, eh!), andate a guardarvi quei filmati di gameplay e via dicendo. Se invece preferite conservarvelo, il gusto della sorpresa, facciamo che ci si rilegge qui fra un po' di tempo, quando me la sarò presa comoda, avrò completato tutto quanto al centopercento e mi verrà voglia di dire la mia.
Nel mentre, mi limito ad aggiungere quel che ho detto a un confidente l'altro giorno: “Mario: ieri sera (anzi, stanotte) ho giocato i primi due mondi e sono sotto shock. Apparte che vabbé, solita bassa difficoltà, ma su quello in Mario mi sa che bisogna mettersi l'anima in pace, ormai, è *pazzesco*. C'ha più idee in quei due mondi che in tutta la serie New messa assieme. Un paio di volte sono scoppiato a ridere, non si contano le occasioni in cui stavo lì con la bocca aperta come uno scemo pensando "machefficata". E sono due cose che non mi capitano spesso, coi videogiochi. Se è tutto così, acciderbolina!” (L'esclamazione conclusiva è stata romanzata per proteggere i più piccoli)
http://youtu.be/PYeq7w3lX6I
Ecco, alla fine, se andiamo al succo, quel che posso e voglio dirvi su Super Mario 3D World sta tutto qui. Aggiungo, però, alcune considerazioni. La prima: il mio entusiasmo è probabilmente anche un po' figlio di due cose. Da un lato, sono arrivato di fronte al gioco con aspettative ed entusiasmo dalle parti dello zero, perché mi ha un po' fatto male al cuore sapere che il nuovo Mario 3D, quello che di solito ha il ruolo di innovatore capace di stupirci con il suo concept, sarebbe stato una rielaborazione casalinga di un gioco portatile che in certo senso aveva già un po' la faccia della versione ridotta di Super Mario Galaxy. Dall'altro, sono arrivato di fronte al gioco quasi completamente “vergine” sul piano dei trailer, avendo visto poco o nulla, e quindi, per l'appunto, diverse cose me le sono ritrovate davanti per la prima volta GamePad alla mano, senza essere vittima di gasamento preventivo. E anche questo, in fondo, faceva parte delle basse aspettative.
La seconda considerazione: se vi sta sui maroni la struttura di Super Mario 3D Land, con i suoi livelli dalle dimensioni ridotte, qua butta male. Scordatevi la sensazione di ariosità e di “mondo” che ci hanno dato i quattro Mario tridimensionali casalinghi venuti prima di questo. Anche se va detto che c'è un piccolo accorgimento legato all'esplorazione della mappa che rende il tutto un po' meno “costretto”. La terza considerazione: Nintendo è tornata a inventarsi qualche nuova musichetta per Mario. Da quanto non capitava? Non sono molte, ma sono proprio tanto belle. La quarta e ultima considerazione: l'ho detto sopra nel virgolettato, lo ripeto qua, l'epoca di Mario come gioco difficile è finita da tempo e non ritorna con Super Mario 3D World. L'impressione, fino adesso, o comunque fino alla parte di gioco della quale posso parlare, è del solito Mario molto bello da giocare, pieno di cose divertenti, curatissimo, privo di evidenti sbavature, ma che a tratti quasi si gioca da solo. Sì, per trovare i segreti ti devi impegnare. Sì, ogni tanto salta fuori il picco di difficoltà un po' a caso che ti risveglia i riflessi. Ma mediamente è una passeggiata di salute. Cosa questo significhi sta alla sensibilità e alle esigenze di ognuno di noi.
E direi che è tutto, circolare, non c'è niente da vedere, ci rileggiamo a tempo debito.