Librodrome #79 – La letteratura scandinoludica di Simogo
Attenzione. Ogni due settimane, in questa rubrica si parla di cultura. Niente di strepitoso, o che ci farà mai vincere il Pulitzer, ma è meglio avvertire, perché sappiamo che siete persone impressionabili. E tratteremo anche dei libri. Sì, quelle cose che all’Ikea utilizzano per rendere più accattivanti le Billy. E anche le Expedit.
Simogo è un piccolissimo e independentissimo team di sviluppo svedese (nel senso di Svezia), con alle spalle una produzione altrettanto piccolissima e indipendentissima, ma pregevole e altamente mobile (nel senso di tablet e smartphone). Dopo il debutto con l'aggraziato e tondeggiante Kosmo Spin, Simon Flesser e Magnus Gardeback (i compari Simogo) si sono dati all'endless runner da gentlemen steampunk con Bumpy Road e ancora Sneak Beat Bandit, un vero portento videoludico, avido di senso del ritmo, precisione, coordinazione, rapidità, arguzia e precisione, oltre che estremamente appagante una volta metabolizzate le sue meccaniche di gioco.
Ma non siamo qui per parlare di simili giochi, bensì di libri. E la produzione di Simogo riserva tre chicche "letterarie" che, se le avete smarrite per strada, varrà la pena di recuperare a coccia bassa. Quali? Eccovi serviti.
Year Walk
Year Walk (per iPad + cuffione) va giocato in un'unica sessione, tutta d'un fiato, nella notte più buia e tempestosa, e non in un momento qualsiasi della giornata. Tipo, non giocatelo mai a mezzogiorno ad agosto, per intenderci. Year Walk è allucinazione, smarrimento straniante, totale immersione nei suoi perversi boschi virtuali. È pura esperienza multisensoriale e paranormale, oltre che la trasposizione videoludica dell’antica tradizione svedese detta Årsgång, secondo cui gli uomini di fede, dopo una giornata di digiuno, errano per i boschi nella notte di fine anno in cerca di visioni, per conoscere il proprio futuro. Dunque, preparatevi a rabbrividire e a spremervi le meningi, perché nel bosco non ci sarà nessuno ad aiutarvi. All'interno di Year Walk, infatti, c'è David Lynch e Laura Palmer, c'è una donna che assomiglia terribilmente a Helena Bonham Carter e tutta una serie di paure irrazionali, ancestrali. In certi momenti, avrete paura non solo di sfogliare il paesaggio con l'indice (ecco spiegato il gameplay), ma anche di tenere in mano il tablet. L'audio (ho detto: cuffione!) vi penetrerà l'anima, vi farà accapponare la pelle con crepitii, vento e suoni angoscianti, oltre a mettervi alla prova con certi enigmi acustici dei quali è meglio tacere. Affronterete una serie di accadimenti spiacevoli ed enigmi che mettono i brividi, tra presenze maligne, bamboline vodoo e spiriti che levitano. Trascorrerete una notte di piacevole tormento videoludico, sfogliando freneticamente Year Walk con insana pazzia e un brivido persistente sul filo della schiena. Assieme al gioco, Simogo ha pubblicato un mini Companion, ovvero un breve quadernetto digitale illustrato (con testo in inglese) incentrato sulla mitologia nordica, che dispensa informazioni su tutte le figure e le simbologie del folclore scandinavo.
Device 6
Ve l'abbiamo recensito qui: si tratta di una visual novel piena di enigmi da risolvere. Si gioca come un libro, si legge come un videogioco e, anche qui, cuffione! Come spiegato nella nostra recensione, Device 6 "… punta tantissimo sulla partecipazione sensoriale del giocatore, coinvolgendolo in parte come osservatore passivo, in parte come giocatore attivo. […] Il giocatore, infatti, deve cogliere tutti gli stimoli, visuali e sonori, che il gioco gli propone, in modo da risolvere i puzzle per poter progredire nell’avventura. Avere il volume disattivato o molto basso non permette quindi di capire molti indizi che servono per essere guidati attraverso i criptici rompicapi. […] La protagonista, Anna, si ritrova in un luogo sconosciuto, senza memoria di come sia giunta lì, alla ricerca di una via di fuga. Tutto cambia, però, quando iniziamo a leggere il testo e muoverlo verso l’alto. Piano piano, quello che sembra un romanzetto così cosà si trasforma in un’esperienza unica." Si tratta di un prodotto raffinato, elitario, difficile, complesso e tutto in inglese. Una sorta di ebook dal quale trarre un senso e tutti gli indizi necessari per risolvere i suoi enigmi, un gioco da leggere e una storia da vivere sia passivamente che attivamente, piena di interrogativi e mistero. Se volete, un pregevole e machiavellico labirinto letterari, forte di un layout ingegnoso, con righe che passano dalla tradizionale composizione verticale dall'alto verso il basso alle più strane posizioni, strettamente connesse alle azioni compiute dalla protagonista. Un testo mutevole e altamente interattivo, che rivoluziona il modo di leggere giocando, o di giocare leggendo. E, come sempre, estremamente raffinato tanto nell'aspetto che nel contenuto.
The Sailor's Dream
Altro splendido titolo letterario, da esplorare leggendo, The Sailor's Dream trasporta il giocatore in un mondo immaginario con differenti isole da esplorare. Tra i tre titoli qui elencati, The Sailor's Dream è forse il più etereo e onirico. Il ruolo del giocatore è quello di ricostruire la storia attraverso frammenti di memorie, muovendosi a colpi di swipe sullo schermo. Non ci sono enigmi da risolvere, l'esperienza si limita alla mera scoperta di nuove informazioni, svelandole e incastrandole per dare un senso al tutto. Parola del team di sviluppo: "The Sailor’s Dream è una scatola piena di storie e piccoli scorci di un mondo che vorremmo far scoprire solo a voi: vogliamo che siate voi a mettere insieme i pezzi." Dunque, esplorazione non lineare attraverso parole, musica, suoni e raffinate illustrazioni, sempre nel tipico stile di Simogo.