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Ottobre 2002: Il mese dei secondi episodi | Old!

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Ottanta, Novanta, Zero e Dieci. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

A ottobre del 2002, qualcuno là sopra decide che bisogna celebrare il fatto di avere due volte il numero 2 nell’anno e quindi (in Europa) escono circa centosessanta secondi episodi. Il 4 ottobre abbiamo Hitman 2: Silent Assassin, che porta avanti le vicende dell’Agente 47 facendolo esordire anche su console e introducendo svariate novità, fra la visuale in prima persona, la possibilità di stordire i nemici e una maggiore libertà nell’approccio alle missioni.

Nello stesso giorno abbiamo Onimusha 2: Samurai's Destiny, che rispetto al primo episodio introduce un nuovo protagonista e sposta lievemente il focus dall’azione pura alle componenti più avventurose. Accolto con favore, il gioco riscuote un successo solo moderato in occidente e questo spingerà Capcom a spostare l’ambientazione dalle nostre parti per il seguito

OK, qui sto barando un po’, ma datemi corda. Sempre il 4 ottobre 2002 segna l’uscita di Super Mario Sunshine, che non è un seguito diretto ma è comunque il secondo Mario 3D. È anche uno dei Mario per certi versi più coraggiosi di sempre, per la decisione di staccarsi lievemente dalla natura di platform “puro” della serie attraverso l’utilizzo che fa dell’acqua nelle sue meccaniche di gioco. Forse anche per questo, oltre che per qualche critica alla gestione della telecamera, Super Mario Sunshine divide un po’ più del solito, ma rimane comunque un successone e, dall’alto dei suoi sei milioni abbondanti di copie vendute, si piazzerà al terzo posto fra i best seller del GameCube.

L’11 ottobre 2002 tocca al secondo Castlevania per Game Boy Advance, Harmony of Dissonance. Il gioco prova a risolvere il problema più sentito del primo episodio, puntando su una grafica coloratissima e luminosa che “combatte” i limiti dello schermo utilizzato da Nintendo per la sua console portatile. Al di là di questo, si tratta di un altro grande Castlevania, anche se sulla distanza verrà inquadrato come il peggiore fra i tre usciti su GBA.

E ancora, sempre l’11 ottobre 2002 vediamo sgommare su PlayStation 2 Burnout 2: Point of Impact. Il secondo episodio della serie targata Criterion/Acclaim conserva idee e meccaniche della prima uscita e aggiunge svariate novità, fra cui la modalità Crash, che trasforma sostanzialmente la dinamica degli incidenti in una specie di puzzle game e diventerà uno fra gli aspetti più amati della serie. Burnout 2 è francamente un gioiellino, anche se il vero balzo nella stratosfera per la serie di Criterion arriverà due anni dopo col terzo episodio, pubblicato da Electronic Arts.

Passa una settimana e arriva RollerCoaster Tycoon 2, secondo appuntamento col gestionale di parchi di divertimento sviluppato da Chris Sawyer per conto di Infogrames. La principale differenza rispetto alla prima uscita sta nel sistema di creazione delle giostre più complesso, capillare e allo stesso tempo semplice all’utilizzo. Inoltre, viene introdotta la possibilità di creare i propri scenari da affrontare poi nel gioco. Pur criticato per le sue similitudini con l’originale, il gioco viene accolto favorevolmente e venderà a sufficienza da meritarsi un terzo episodio, curato però da Frontier Developments, con Sawyer coinvolto solo in un ruolo da consulente.

Lo stesso giorno vede anche l’uscita di No One Lives Forever 2, piccolo capolavoro che espande e rende ancora più libero il gameplay dell’originale (qui il Racconto dall’ospizio con cui l’ha celebrato Giuseppe Colaneri), consacrando Monolith Productions come uno studio da tenere d’occhio. E non a caso poi arriveranno Tron 2.0, la serie di F.E.A.R., i Condemned e L’ombra di Mordor.

A rompere la perfezione di questo Old! tutto secondi episodi ci pensa Capcom che, sul fotofinish, il 31 ottobre 2002, porta sui Game Boy Advance europei , spin-off futuristico della serie Mega Man. Fun fact: la missione dello studio Inti Creates era di creare uno fra i Mega Man più difficili di sempre. Che, insomma, considerando il pregresso, è un obiettivo mica da ridere. E chiaramente questo aspetto finirà per essere elemento tanto lodato quanto criticato nelle recensioni. Ma insomma, considerando che ne usciranno tre seguiti in tre anni, direi che va bene così.