Luglio 2001: Max Payne, Onimusha, rantoli di Dreamcast e follie Treasure | Old!
Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".
Apriamo la chiacchiera per il mese di luglio del 2001 ricordando un gioco che in realtà in Europa ci è arrivato a giugno, ma me lo sono perso un mese fa e lo recupero qui perché ci sono affezionato anche se non ci ho mai giocato. Perché ci sono affezionato? Perché Extermination si presenta su PlayStation 2 a fare il Resident Evil del discount e, all'epoca, mi fa un sacco simpatia mentre lo guardo che fluttua in mani altrui negli uffici redazionali. Il gioco non è nulla di particolare, anche se in quel momento preciso ha dalla sua la mancanza del metro di paragone sulla console e una certa prestanza grafica. Viene accolto con entusiasmo molto moderato e sulla distanza verrà ricordato più che altro perché fra i primi titoli curati da Swery. E vogliamo aggiungerci che ci ha messo mano anche Tokuro Fujiwara nel ruolo di produttore? Aggiungiamocelo.
Di contro, il 6 luglio 2001, in contumacia Resident Evil, Capcom porta in Europa una nuova serie in qualche modo accostabile per "impostazione visiva" ma che va a parare da tutt'altra parte, trasportandoci nel Giappone medievale, infilando una sana dose di fantastico con il Nobunaga post mortem e i suoi alleati demoni a fare da antagonisti e buttandola sull'azione senza alcuna vergogna. Primo gioco PlayStation 2 a sfondare il tetto del milione di copie vendute, Onimusha genera una serie da tre seguiti e un paio di spin-off, ma non si manifesterà sulle generazioni successive di console, se non con un remaster nel 2019. Qualche mese fa l'ha ricordato il prode Di Franco in un Racconto dall'ospizio.
Contemporaneamente, si manifesta dalle nostre parti anche Crazy Taxi 2 per Dreamcast, seguito che "salta" la sala giochi e nasce direttamente sulla console Sega. Fra le novità, si segnalano la possibilità di trasportare più passeggeri e alcune mosse speciali che garantiscono mance a fine corsa. In generale, il gioco non si discosta particolarmente dal gameplay del primo episodio e viene accolto in maniera un po' fredda, probabilmente anche a causa dell'uscita "postuma" rispetto alla morte della console.
Il 20 luglio 2001 arriva dalle nostre parti un gioco di guida completamente diverso, Gran Turismo 3: A-Spec per PlayStation 2. Primo episodio della serie a manifestarsi sulla nuova console Sony, GT3 offre delle modalità Simulazione e Arcade riorganizzate, l'introduzione delle auto di Formula 1 e altre novità, accompagnate ovviamente da una realizzazione grafica che fa dimenticare in fretta le due uscite sulla prima PlayStation. La critica apprezza e il pubblico risponde in massa, al punto che, con la sua quindicina di milioni di copie, sarà l'episodio più venduto della serie.
Passano tre giorni e su PC si manifesta Max Payne, secondo gioco sviluppato da Remedy Entertainment, che ha esordito cinque anni prima con Death Rally. Ma Max Payne segna un salto di qualità e di ambizione colossale, introducendo la formula tutta azione e narrazione che caratterizzerà i lavori dello studio finlandese nei decenni a venire. Il gioco viene accolto con affetto e genererà un vero e proprio franchise, con una conversione un po' scalcagnata su PlayStation 2, un paio di seguiti (il secondo dei quali sviluppato da Rockstar Games), un film e dei fumetti. Io ci giocherò parecchi anni dopo e ne scriverò sul mio blogghettino.
Infine, il 27 luglio 2001 arriva sulle PlayStation 2 europee Freak Out, già noto come Stretch Panic negli USA e Hippa Linda in Giappone. Si tratta di un bizzarro gioco d'azione firmato Treasure, che tra l'altro qui si cimenta per la prima volta con la grafica 3D. Nel gioco si controlla una ragazzina che può usare la sua sciarpa magica per "pizzicare" oggetti e nemici, tirandoli, piegandoli, pasticciandoci. L'idea è fenomenale e il gameplay spicciolo divertentissimo, ma sulla distanza il gioco diventa un po' una palla e finirà per essere ricordato come un piccolo cult bizzarro e una strana "variante" nel curriculum dello studio giapponese.