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Myst #714567 Librodrome & Riven 59 il: ni mondo D'di

Attenzione. Ogni due settimane, in questa rubrica si parla di cultura. Niente di strepitoso, o che ci farà mai vincere il Pulitzer, ma è meglio avvertire, perché sappiamo che siete persone impressionabili. E tratteremo anche dei libri. Sì, quelle cose che all’Ikea utilizzano per rendere più accattivanti le Billy. E anche le Expedit. Non ho mai giocato a Myst né tantomeno a Riven, ma recentemente ho letto il libro Il mondo di D'ni – Myst e Riven di Mark J.P. Wolfe (Costa & Nolan, videoludica game culture, 2006) e m'è venuta voglia di giocare a Myst e persino a Riven. A dire tutta la verità, però, m'è anche passata immediatamente, la voglia, perché ho appreso troppe cose di Myst e di Riven. Poi invero m'è tornata, poi m'è passata di nuovo… e così va e viene da ormai tre giorni a questa parte.

Nel frattempo e nel dubbio, ho acquistato Myst per iPad. Credo ci sia anche Riven sull'App Store. Controllo. Si, c'è. Ma ho acquistato solo Myst, per il momento.

No, la copertina italiana è viola.

Myst ha venduto più di dieci milioni di copie, è stato per gran parte degli anni Novanta il videogioco più venduto di tutti i tempi, è considerato da molti il gioco che sdoganò (se non addirittura inventò) i lettori CD-ROM e ha nel corso del tempo visto seguiti, conversioni e vent'anni di applausi. Mark J. P. Wolf, invece, è docente di Communication Studies e direttore del dipartimento della Concordia University in Wisconsin oltre che firma prestigiosa del settore dei game studies. La versione italiana de Il mondo di D'ni – Myst e Riven è stata ottimamente tradotta da Matteo Bittanti, curatore della collana di Costa & Nolan. Uno dei fratelli Rand e Robyn Miller (Cyan Inc., 1987, poi ribattezzati Cyan Worlds) porta il cappello e ha un'umiltà inaudita, l'altro me lo immagino uguale, ma un po' diverso.

L'autore del volume, senza abbandonarsi mai al sacro fuoco del pathos narrativo, ripercorre lucidamente (forse anche troppo) la genesi e l'evoluzione tecnica, ludica e artistica della saga, esaminando le ragioni del successo commerciale e di critica e analizzando le differenze tecniche ed estetiche tra Myst e Riven. Ragioni che possiamo e vogliamo (ma noi chi?) sintetizzare così: i due fratelli svilupparono Myst per loro stessi, per soddisfare il proprio godimento e non per accontentare un pubblico in attesa del capolavoro dovuto. Il risultato fu 100% genialmente genuino, casereccio, più bùono.

Questo è tutto.

"Myst ha dimostrato che i giochi basati sulla risoluzione di enigmi che privilegiano la contemplazione rispetto all'azione non solo sono possibili, ma anche profittevoli. Per comprendere l'importanza di Myst nella storia dei videogiochi, è necessario esaminare la sua rilevanza in quanto adventure." I Miller Bros. congegnarono gli enigmi del gioco in modo che fossero perfettamente e naturalmente integrati con il contesto in essere. Il giocatore non doveva mai avere la sensazione che un particolare rompicapo si trovasse sulla sua strada in quanto enigma o mero stratagemma ludico, ma solo perché funzionale al mondo di gioco e naturalmente integrato nella realtà al di là dello schermo.

Non aspettatevi il sacro libro di Myst, ma un volumetto da 142 pagine compite e attente, meticolose e minuziose, che ripercorrono l'intera carriera di Cyan Worlds, dal 1987, con The Manhole – A Whimsical World for Children of all Ages - un'avventura grafica per Apple Macintosh, venduta per posta (che tempi, che tempi!) - alle ere, alla cosmologia e al futuro di Myst. E di Riven, anche. Nulla di paragonabile all'ammaliante stile narrativo di David Kushner in Masters of Doom, per intenderci, ma un buon compendio d'informazioni e analisi approfondite per tutti gli appassionati dei giochi dei fratelli Miller.

Per la cronaca, Robyn è quello col cappello umilissimo, già. Vado a incominciare Myst su iPad, ciao e grazie. Se ho letto qualche spoiler, l'ho già dimenticato mille volte.

Lui.

Ho acquistato Il mondo di D'ni – Myst e Riven di Mark J.P. Wolfe, in vendita in tutte le migliori librerie (come quella di Breincoso: Il Segnalibro23 a Chieti) e grazie allo sconto amicizia l'ho pagato una miseria. Dieci euro, mi pare. Il prezzo di copertina, per voi che non abitate a Chieti, è di 14,60 €. Frèchete.