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Old! #50 – Febbraio 1984

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

A febbraio del 1984 non succedeva nulla nel mondo dei videogiochi. O comunque non succedeva nulla che io sia riuscito a scovare con una data effettivamente documentata per quel maledetto mese di trent'anni fa. E quindi oggi me la gioco col solito cheat del chiacchierare di fatti verificatisi nell'anno di riferimento ma sui quali non ho date precise. Per esempio, cominciamo con un coin-op targato Namco (ancora non Bandai) del quale, lo ammetto, non ricordavo nemmeno l'esistenza: Super Xevious.

Seguito di Xevious (ma va?), Super Xevious è un altro sparatutto 2D a scorrimento verticale, costruito sull'hardware di Galaga, che ripropone sostanzialmente le meccaniche del primo episodio, ma con un incremento della difficoltà, alcune nuove astronavi – compresa roba “rubata” a Galaga e Galaxian – e trovate dalla cattiveria spiazzante, come certi nemici che ti azzerano il punteggio se li distruggi. Oltre all'apparizione in sala giochi, Super Xevious si manifesterà poi su Sharp X68000, e in diverse riedizioni e compilation sparse su vari sistemi moderni.

Il 1984 è anche l'anno di The Lords of Midnight, un bizzarro mix fra avventura e wargame, creato da Mike Singleton, in cui si conduce un gruppo di personaggi nel tentativo di sconfiggere il malvagio Doomdark. Il gioco permette di decidere se affrontarne la campagna in modalità avventura, in modalità wargame o mischiando le due cose in un'unica soluzione identificata come "epica". Basato su un motore grafico all'avanguardia, che sfrutta una tecnica chiamata landscaping per portare a schermo l'azione tramite una visuale in prima persona, The Lords of Midnight è un capolavoro che ancora oggi vanta una nutrita comunità di fan.

Uscito in origine su ZX Spectrum e Amstrad CPC, negli anni successivi il gioco godrà di conversioni per Commodore 64 e PC e di un seguito, Doomdark's Revenge, mentre il previsto episodio conclusivo della trilogia, Eye to the Moon, non verrà mai pubblicato e verrà invece "sostituito" da Lords of Midnight: The Citadel. Di recente The Lords of Midnight si è manifestato su iOS, Android, Blackberry OS e PC in un remake molto fedele all'originale, sviluppato da Chris Wild (autore della conversione PC dell'epoca) assieme allo stesso Mike Singleton. Purtroppo Singleton ci ha lasciati il 10 ottobre 2012, quindi il remake è uscito postumo e i chiacchierati lavori sul completamento e sulla pubblicazione di Eye to the Moon sono stati definitivamente abbandonati.

Un altro avvenimento significativo del 1984 è costituito dalla nascita di New World Computing, storico sviluppatore ed editore di videogiochi che rimarrà in attività fino al 2003 e al quale dobbiamo la saga di giochi di ruolo Might & Magic e la conseguente figlia "strategica" Heroes of Might & Magic, oltre a tutta una serie di spin-off e titoli non legati al marchio e magari meno entrati nella storia di questo settore, ma non per questo da sottovalutare. New World Computing viene chiusa, come detto, nel 2003, dopo la pubblicazione di Heroes of Might & Magic IV, Might & Magic IX e relative espansioni, a seguito della bancarotta di 3DO, che dalla fine degli anni Novanta ne aveva preso il controllo. Subito prima della chiusura, però, i diritti sul marchio Might & Magic vengono venduti a Ubisoft, che ancora oggi tiene in piedi e porta avanti la serie in diverse forme.

Intanto, al cinema, il 17 febbraio escono C'era una volta in America e Footloose, due film che, in maniere molto diverse, hanno segnato la crescita umana, psicologica e spirituale di chiunque abbia vissuto quegli anni nel fiore della giovinezza. Ciao Jennifer.