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Old! #53 – Marzo 1974

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

QST è una rivista nata nel 1915 e dedicata ai radioamatori, che, probabilmente proprio grazie al suo rivolgersi a un pubblico molto particolare, è in vita ancora oggi e sta quindi per festeggiare il suo centenario. Un record mica da ridere, per la carta stampata, specie di questi tempi. La menziono qui, comunque, per un motivo molto specifico: nel numero pubblicato a marzo del 1974, si può trovare quella che viene considerata la prima inserzione pubblicitaria di sempre per un personal computer, lo Scelbi 8H, basato sul microprocessore Intel 8008.

Guardate quant'è carino.

Si tratta insomma di un momento a modo suo storico per il nostro passatempo, oltre che di una fra quelle curiosità utili a popolare gli episodi di questa rubrica dedicati agli oscuri anni Settanta. Lo Scelbi era un prodotto dedicato agli scienziati, costava 565 dollari e aveva al suo interno addirittura 1 Kb di memoria! Il bello è che, se un solo kappa non bastava, era possibile acquistarne 15 aggiuntivi al modico prezzo di 2760 dollari. Insomma, certe cose non cambiano mai: anche nel 1974, per farsi il computer ninja, serviva parecchia grana. Lo Scelbi, comunque, pur potendo vantare l'onore di essere fra i primi PC della storia, non è stato esattamente un gran successo: prima della rovinosa uscita di produzione, ne sono stati piazzati appena duecento, con oltretutto l'aggravante di ingenti perdite finanziarie, nell'ordine dei 500 dollari per ogni macchina venduta. A proposito di cose che non cambiano mai.

Sempre nel mese di marzo del 1974, per la precisione venerdì 1 marzo, si manifesta sul network PLATO tale Spasim, un gioco multiplayer 3D per un massimo di 32 giocatori. Il titolo è un'abbreviazione di “space simulator” e infatti il gioco riproduce quattro sistemi planetari, con un massimo di otto giocatori ciascuno, all'interno dei quali i partecipanti possono muoversi a bordo di astronavi visualizzate con la tecnica del wire-frame. Il suo creatore Jim Bowery sostiene con forza che si tratta del primo gioco multiplayer in 3D della storia, al punto che è arrivato perfino a offrire cinquecento dollari di ricompensa per chiunque sia in grado di dimostrargli il contrario con prove certificate. E, insomma, chi sono io per dargli torto?

Se non gli credete, comunque, potete ascoltarlo mentre ve lo mostra e ve lo spiega nel video di seguito. E lo dice fin da subito, eh, è il primo!

Chiudiamo la polverosa rassegna odierna con Gran Trak 10, un gioco di guida portato in sala giochi da Atari il 23 marzo 1974. Esperienza totalmente single player, Gran Trak 10 punta tutto sulla sfida contro il tempo, con il giocatore impegnato ad accumulare più punti possibile entro un limite di tempo stabilito. La visuale è dall'alto e il sistema di controllo si basa sull'utilizzo di volante, cambio a quattro marce e pedali per acceleratore e freno, tutte novità assolute per l'epoca. Si tratta insomma di un gioco che, a guardarlo oggi, può apparire magari poco entusiasmante, ma di fatto è una pietra miliare sotto tanti punti di vista.

Non a caso, negli anni, oltre all'inevitabile seguito, spunterà poi una valanga di cloni dallo spessore assoluto, roba meravigliosa come la serie degli Sprint e il mitico Badlands, che si sono mangiati tantissime monete uscite dalle mie tasche quando ero ancora un ragazzino nel fiore degli anni. Fra l'altro, la leggenda narra che Steve Wozniak, durante i quattro giorni impiegati a sviluppare il prototipo di Breakout, abbia trascorso metà del tempo appiccicato a Gran Trak 10.