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Old! #88 – Novembre 2004 – Prima parte

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

A novembre del 2004, nel mondo dei videogiochi, è successo di tutto. Ma davvero di tutto, eh. Indi ragion per cui, approfittando del fatto che novembre ci offre cinque fine settimana, ho deciso di spezzare questo episodio di Old! in due parti. Nella prima, che state leggendo, vado avanti fino a sfinimento, lasciandomi quel che rimane fuori per la seconda. Forse. Credo. Vediamo. Vai a sapere. E abbiate pazienza se su alcune cose sarò un po' sbrigativo, ecco. Ad ogni modo, si comincia subito il primo di novembre con un pezzo da novanta come l'FPS online a squadre Counter-Strike: Source, un remake del Counter-Strike originale che si poggia sul motore creato da Valve per Half-Life 2, in arrivo un paio di settimane dopo.

Il giorno successivo esce invece Killzone, lo sparatutto in prima persona per PlayStation 2 spinto come Halo killer e amato da grandi e piccini perché "eh, insomma, come sparatutto è un po meh, però fa delle cose interessanti". E in effetti non è che non le faccia, ma come sparatutto, diciamocelo, rimane un po' quel che è. Guardate che mi è piaciuto, eh! Davvero. Però, eh. Comunque, sempre meglio di un altro FPS uscito lo stesso giorno e che a dieci anni di distanza è veramente il trionfo dello sticazzi: Medal of Honor: Pacific Assault.

Sempre in quei primi giorni di novembre, si manifestano Ratchet & Clank 3 e Jak 3. Come già sulla prima PlayStation con Spyro e Crash, Insomniac Games e Naughty Dog Games si danno battaglia sulla seconda console Sony con le rispettive serie puffettose, anche se per entrambe – soprattutto sul fronte dei cagnacci – si inizia un po' a notare quella virata verso il truce che porterà i due studi a cambiare brutalmente direzione nell'era PlayStation 3. Fra l'altro, nota di colore, Jak 3 è l'ultimo gioco diretto da Jason Rubin prima di abbandonare lo studio da lui fondato assieme ad Andy Gavin. Ulteriore nota di colore, negli stessi giorni esce anche Spyro: A Hero's Tail, ma lasciamo stare.

E a proposito di gente che lascia, il 5 novembre 2004, il compositore Nobuo Uematsu lascia Square Enix dopo quasi vent'anni e fonda il suo studio personale Smile Please. Ma continuiamo con i collegamenti arditi, passando dal musicista dei GdR giapponesi per eccellenza alla pubblicazione di EverQuest II, gioco di ruolo online occidentale che con i JRPG non c'entra nulla. Almeno credo. Non è che sia esattamente un esperto in materia. Chissà se in Sony Online Entertainment si immaginavano che neanche due settimane dopo sarebbe uscito l'MMORPG che si sarebbe mangiato talmente tanto il genere da diventare quasi genere a sè? Ma insomma, di quello ne parliamo la prossima settimana. Qua intando diciamo che EverQuest, nel suo piccolo, continua ad essere un marchio di successo ancora oggi.

Il 9 novembre 2004 esce su Xbox Halo 2, noto anche come il gioco talmente putente che Xbox quasi non ce la faceva ed emergevano i difetti grafici. O qualcosa del genere. Al di là di una campagna a mio parere onestamente bruttarella (ne ho scritto anni fa sul mio blog, linko e facciamo prima), se Halo 2 spacca il mondo è soprattutto per il suo ruolo decisivo nell'esplosione degli FPS online in ambito console. E questo, insomma, non è che glie lo si possa togliere. Fra l'altro, è appena uscito su Xbox One Halo: The Master Chief Collection, che include un'edizione tirata a lucido, per l'appunto in occasione del decimo anniversario, proprio di Halo 2.

Pochi giorni dopo si manifesta in Europa Paper Mario: Il portale millenario per Nintendo GameCube, secondo gioco della serie nata su Nintendo 64 e, se vogliamo contare anche Super Mario RPG per Super NES, terzo gioco di ruolo dell'epica mariesca. Dalla precedente uscita, questo secondo Paper Mario recupera l'estetica "cartacea" e il sistema di combattimento a turni, seppur con forte enfasi su azione e riflessi. Non particolarmente innovativo rispetto al primo episodio, e frustrato dall'insopportabile impossibilità di saltare lunghissime cutscene tipicamente piazzate poco dopo il punto di salvataggio, è comunque gran bel gioco, divertente e dalla scrittura deliziosa. Nonostante le buone vendite, l'episodio successivo, pubblicato su Wii tre anni dopo, abbandonerà la struttura da GdR per un'impostazione più action. Bisognerà poi aspettare il 2012, con Paper Mario: Sticker Star, per un ritorno al concept originale.

Arriviamo quindi a metà mese: il 15 novembre 2004 arriva nei negozi Need for Speed: Underground, ottavo capitolo nella serie di racing game Electronic Arts, ancora di buona qualità ma non troppo lontano dall'inizio del declino, e il giorno dopo tocca a Dragon Ball Z: Budokai 3, campione nella categoria amarcord per gli amanti dei videogiochi dedicati all'opera di Akira Toriyama. Non li fanno più come una volta! Ah! Comunque, come detto, siamo a metà mese, quindi per questa settimana la finiamo qui e ci si ribecca fra sette giorni con la raffica di titoloni usciti nella seconda metà del novembre 2004. Buon weekend a tutti!