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Shattered: Tale of the Forgotten King non è Dark Souls

Quando ho avviato Shattered: Tale of the Forgotten King la prima volta, dopo aver ricevuto un codice per l’Accesso Anticipato su Steam, non ero sicuro di cosa aspettarmi. Quando ho visto l’interfaccia, la stamina che si consumava facendo capriole e il sistema di combattimento, ogni dubbio si è sciolto come neve al sole: Shattered è uno di quei giochi in crisi d’identità, che si “ispirano” a un gioco famoso copiandone più o meno fortemente gli elementi di gameplay e l’atmosfera, mettendo qualcosa di personale nel mix per cercare di differenziarsi.

Un action adventure in terza persona, Shattered mette il personaggio che si manovra in una situazione ignota: non è ben chiaro come mai si trovi in quel luogo o come ci sia finito, quel che importa è esplorare, cercando di mettere insieme nebulosi indizi e dialoghi che si possono avere con alcuni dei personaggi non giocanti, di tanto in tanto combattendo contro creature ostili, usando il dorsale destro (o R1) per gli attacchi rapidi e il grilletto destro (o R2) per gli attacchi potenti, schivando gli attacchi con delle capriole o brevi teletrasporti, che consumano stamina tanto quanto gli attacchi, rendendo quindi necessario dosare tale risorsa in una “danza” durante il combattimento. Davvero, se si è giocato a qualsiasi Dark Souls, si sa già perfettamente di cosa si sta parlando, rimane pure la scelta dell’arma premendo sul tasto direzionale sinistro o destro, e sono presenti le parate e i colpi alla schiena.

L’atmosfera di gioco appare essere piuttosto… evocativa? O almeno,la sensazione che ho è che gli sviluppatori cercassero di renderla tale. Quel che ho visto io erano architetture grigiastre dal tono vagamente onirico… e considerando che la divinità che ha creato tutto si chiama Hypnos, forse, la cosa è voluta.

A differenziare Shattered da un Dark Souls è il fatto che talvolta la telecamera si sposta e il gioco diventa un platformer 2.5D ispirato ai vari Castlevania, solo che l’implementazione in questa fase di sviluppo è orrenda e spero genuinamente che verrà cambiata in futuro. In pratica, la telecamera si sposta in modo da inquadrare la scena lateralmente, ma si mantiene tutta la libertà di muoversi in profondità, oltre che a sinistra e destra… questo, di per sé, non è un problema, se non che ci sono a volte piattaforme e passerelle sottili che, con una visuale laterale, è estremamente difficile capire a che livello di profondità si trovino. Il sistema di controllo dovrebbe davvero cambiare, in modo tale da impedire (o limitare) il movimento nell’asse Z durante questi momenti di gioco. L’esplorazione, comunque, è piuttosto libera, e se ci si allontana dal sentiero battuto, si trovano, talvolta, dei tesori più o meno nascosti e ogni nemico ucciso rilascia essenza, che può essere utilizzata per acquisti o cure sul campo.

Alla fine di tutto, l’impressione che ho avuto è che fosse un gioco che si ispira forse anche troppo a titoli più famosi, ma che cercasse anche disperatamente di mostrare una propria identità che lo rendesse unico. Considerato lo stato della programmazione, non trovo corretto esprimere giudizi definitivi (o anche provvisori), se non sulla pessima gestione attuale delle fasi 2.5D. Vale la pena seguirlo e vedere come si svilupperà? Probabilmente si. Anche se il sistema di gioco è copiato ai limiti del plagio dai Dark Souls, la direzione artistica è a suo modo unica e se migliorano l’implementazione dei due sistemi di gioco (terza persona e 2.5D), il risultato finale potrebbe come minimo essere interessante.

L’unico reale problema è che, almeno a livello personale, non ho sentito scoccare la scintilla. A volte mi capita di provare un gioco anche in Accesso Anticipato e appassionarmi, percepire la grandezza nascosta dietro. In questo caso ho sfortunatamente provato sensazioni molto meno lusinghiere. Vedremo in che modo continuerà lo sviluppo, per ora mi sento di dire che chi ama e stravede per i giochi d’azione in terza persona difficili e con una trama narrata più da situazioni di gioco e indizi che in modo convenzionale potrebbe, trovare in Shattered qualcosa che vale la pena di seguire.