Marzo 1981: Sinclair Computers diventa Sinclair Research e lancia lo ZX81 | Old!
Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".
Il 4 marzo del 1981, Sinclair Computers cambia nome in Sinclair Research e lancia ufficialmente lo ZX81, successore della macchina giunta sul mercato un anno prima e lanciata al tempo come primo personal computer venduto a meno di cento sterline (fra i motivi per cui arriverà a vendere oltre centomila pezzi). Lo ZX81, proposto sotto forma di kit da assemblare a 50 sterline o in versione preassemblata a 70 sterline, vanta appena 1K di RAM (ma viene venduta un'espansione a 16 e si può arrivare a 64), un output visivo monocromatico e una tastiera a membrana che, insomma, non è proprio il massimo della vita.
Eppure, nonostante i suoi limiti, lo ZX81 venderà come un bastardo, arrivando ad entrare in un milione e mezzo di case e sostanzialmente avviando la scena dei computer e dei videogiochi britannica. Sulla macchina targata Sinclair usciranno titoli seminali come 3D Monster Maze e si faranno le ossa svariati talenti destinati a grandi cose. Il computer successivo di Sinclair Research, lo ZX Spectrum, otterrà un successo di quasi cinque volte superiore, conquisterà il mercato britannico e si posizionerà come serio concorrente per Commodore e Amstrad.