Team Sonic Racing non sarà Mario Kart, però va bene lo stesso, più o meno
Mario Kart 8 ha venduto quasi otto milioni e mezzo di copie su Wii U. Parecchio per qualsiasi gioco, a maggior ragione se si tratta di un titolo distribuito solo su Wii U. E infatti, Mario Kart 8 Deluxe, qualche anno più tardi, su Switch, è riuscito a doppiarsi, registrando sedici milioni e mezzo di copie vendute in tutto il mondo. Parliamo quindi di un gioco che ha piazzato più di venticinque milioni di copie; un titolo che è, va ricordato, un’esclusiva. La domanda è quindi semplice, specie in un mondo sempre più connesso, attento a quello che ci circonda e, di conseguenza, prono alla scopiazzatura: perché minchia, in tutti questi anni, non sono usciti altri titoli di kart? Perché quasi nessuno, in questi anni, si è azzardato a ricalcare un’idea tanto forte quanto, di fondo, semplice qual è quella di un arcade su pista coi kart?
Le testimonianze, in teoria, sarebbero alquanto indicative di quanto, in fin dei conti, non sia nemmeno così semplice replicare con efficacia un gioco del genere; però, guardando i numeri fatti da Mario Kart, mi chiedo: perché non provarci, almeno, magari affidando il compito a un team di sviluppatori già rodato? Maggio e giugno 2019, a tal proposito, vengono in soccorso del suddetto quesito; prima con Team Sonic Racing e, fra qualche giorno, col remake di Crash Team Racing per la vecchia PlayStation. Ecco, soffermandosi solo sui titoli di questi due giochi, la risposta agli interrogativi precedentemente posti potrebbe essere abbastanza intuitiva: non è facile sviluppare un gioco di kart, specie se viene inevitabilmente paragonato a un mostro sacro del genere.
Però, Team Sonic Racing ci prova lo stesso, sfruttando come può un brand magari non più scintillante come negli anni Novanta, ma che negli ultimi tempi ha comunque dato qualche sussulto di vita, anche dispetto delle note vicende del tie-in cinematografico, tornando con un nuovo titolo del proprio spin-off su pista dopo sette anni. I tempi sono insomma maturi per un altro gioco di kart dalle dimensioni medie, diciamo, o almeno quel tanto che basta per discostarsi da produzioni tipo questa. E, devo dire, mettendo già le mani avanti, che mi dispiace: Team Sonic Racing è un buon gioco, più che sufficiente, ad essere severi, ma finirà con ogni probabilità per essere mangiato vivo dal già citato Crash Team Racing, per via di una finestra d’uscita troppo ravvicinata con un titolo dall’appeal e dalla campagna promozionale imparagonabile, a prescindere dall’effettiva qualità che avrà il gioco col marsupiale rosso.
L’approccio del gioco sviluppato da Sumo Digital è, in ogni caso, parecchio classico, ricalcando quel solco inusitato a cui si accennava in precedenza: per farla breve, Team Sonic Racing si rifà senza mezzi termini a Mario Kart. Fa il compitino, ecco, senza stravolgere alcunché, se non per una manciata di aspetti, ma lo fa bene, proponendo un buon numero di tracciati, ventuno, ciascuno dei quali contraddistinto da stilemi visivi ben distinguibili l’uno dall’altro. Farsi una gara in una o in un’altra pista cambia l’esperienza di gioco e ciò lo si avverte non solo pad alla mano, ma anche semplicemente guardandosi attorno, riuscendo delle volte anche a stupire per certe soluzioni a dir poco creative, con strade che si intrecciano vorticosamente per poi sbucare dove meno te lo aspetti; ed è un gran peccato che, a dispetto di ciò, le scorciatoie risultino in generale fin troppo intuitive. Se almeno su questo fronte il gioco tenta di crearsi una propria personalità rispetto al cugino di casa Nintendo, sui power-up assistiamo a un appiattimento a dir poco derivativo, con oggetti che forniscono abilità copiate praticamente paro paro dai Mario Kart: dal blocco/banana fino al razzo/guscio, quando sarà il momento di investire una cassa e utilizzarne il contenuto, il pensiero non potrà che andare a Mario e soci. Magari si poteva fare qualcosa di più in questo frangente, spingendosi un po’ più in là con la fantasia.
Dove invece Team Sonic Racing mostra un po’ più di personalità è nella modalità di gioco a squadre, che si lascia apprezzare soprattutto nella campagna, affrontabile sia con dei compagni virtuali che con degli amici in carne e ossa. Con dodici piloti al via per un totale di quattro squadre in competizione, è qui che Team Sonic Racing riesce ad alleviare l’effetto elastico che attanaglia in genere i giochi di corsa arcade, facendo valere l’abilità nel giocare di squadra (sfruttando le scie create dai compagni davanti a noi, e viceversa) più di ogni altro aspetto, pur mantenendo l’approccio da pazzo e sbarazzino da gioco di kart. Ci si diverte non solo in modo cazzone, e non è poco. Anche perché, di norma, in questo genere di giochi basta un po’ di voglia di fare i cretini e il divertimento è assicurato; è sufficiente avere almeno un amico seduto accanto sul divano con cui dividere lo schermo, a prescindere che si collabori o si gareggi contro, per farsi un paio di risate e trascorrere dei bei quarti d’ora.
Almeno uno, di amico; poi, se si gioca in quattro, con lo schermo che si divide in piccoli rettangolini, lì è la fine; la nota di merito, tuttavia, è che in genere, anche se i compagni di gioco non sono un granché sgamati coi videogiochi in generale, la noia sopravanza dopo non molto, e le risate lasciano spazio a un silenzio di sottofondo che fa venir voglia di passare ad altro. Team Sonic Racing ha invece quella giusta profondità che gliele dedichi pure, quelle due o tre ore di gioco, senza grossi problemi, evitando di netto battute del tipo “Che è ‘sta cagata?”. Che non è tanto, ma nemmeno poco.
Ho giocato a Team Sonic Racing su una PlayStation 4, grazie a una copia speditami in tempi record dal distributore. Ci ho giocato per diverse ore sia da solo che in cooperativa, ed è soprattutto con gli amici che credo continuerò a giocarci tutta l’estate. Team Sonic Racing è disponibile su PC, PlayStation 4, Switch e Xbox One. Come al solito, se acquistate il gioco (o qualsiasi altra cosa) su Amazon passando dai seguenti link, una piccola percentuale di quello che spendete andrà a noi, senza alcun sovrapprezzo per voi. Se volete procedere su Amazon Italia, dirigetevi qui, se preferite Amazon UK, puntate qui.