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Luglio 2000: Solid Snake se magna tutto | Old!

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

A luglio del 2000, mentre Sony lancia in Giappone la sua PSone, revisione in minuscolo bianco della prima PlayStation, in occidente siamo più che altro ancora impegnati a leggere sulle riviste di quanto accaduto all'ultimo E3. E, pur in una valanga di gioconi PlayStation 1, che giustificano ampiamente il rilancio della console, a dominare i reportage dalla fiera ci pensa la presentazione di Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty, accolta in un tripudio orgasmico dalla stampa specializzata. Fun fact: Hideo Kojima coglie l'occasione per commentare l'hardware PlayStation 2 con un "Mi aspettavo di meglio".

L'unica uscita degna di nota per quel mese vede arrivare in America Threads of Fate, produzione di Square che se la gioca ponendosi di traverso, a metà fra il gioco d'azione e il JRPG, provando ad accontentare i turisti di entrambi i generi. Sviluppato da veterani che vantano a curriculum robetta del calibro di Secret of Mana e Xenogears, Threads of Fate viene accolto abbastanza favorevolmente ma non lascerà il segno e, tra l'altro, non arriverà mai in Europa.