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Maggio 2000: Bill Gates mostra Xbox, Solid Snake si fa portatile | Old!

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

A maggio del 2000, con PlayStation 2 ancora fresca del lancio in Giappone, Bill Gates sale su un palco per presentare Xbox e mostrare una serie di demo tecniche. C'è ancora molto di temporaneo, al punto che il nome Xbox non viene considerato definitivo (beata ingenuità), ma si spinge sulla potenza tecnica superiore a quella della concorrenza e sulla presenza di un hard disk integrato, spiegando che verrà utilizzato per varie funzionalità extra e non per l'adozione di patch in stile PC (beata ingenuità). Si tratta del primo annuncio di una console da gioco americana in quasi dieci anni, dai tempi di 3DO e Jaguar, ma la presenza di un nome come quello di Microsoft dona un pizzico di credibilità in più al progetto, fosse anche solo per la valanga di denaro a supporto.

Il 2 maggio 2000 giunge sulle PlayStation occidentali, ma destinato a fermarsi negli USA, Wild Arms 2, seconda uscita della serie partorita quattro anni prima da Media.Vision per conto di Sony. Al di là dell'ambientazione western, piuttosto originale per un JRPG, la serie si distingue per un interessante mix di combattimenti a turni e azione più dinamica, legata alla risoluzione di puzzle un po' in stile Zelda. Il gioco non viene accolto particolarmente bene dalla critica ma si conquista una sua fetta di fan sufficiente a giustificare il proseguimento della serie, che andrà avanti fino quasi al termine del decennio.

Tre giorni dopo, arriva sui Game Boy europei Metal Gear Solid: Ghost Babel, primo tentativo di portare in ambito portatile le avventure del personaggio di Hideo Kojima. Il gioco è ambientato sette anni dopo gli eventi del Metal Gear originale, ma in un universo alternativo, e recupera sostanzialmente la struttura di Metal Gear 2, pur integrandovi alcuni elementi derivati da Metal Gear Solid. Accolto in un trionfo di entusiasmo fra critica e pubblico, Ghost Babel è da molti considerato uno fra i migliori titoli nello sterminato catalogo di Game Boy e Game Boy Color. Ne parlammo qua.

Infine, il 19 maggio del 2000 si manifesta sui Dreamcast europei Sword of the Berserk: Guts' Rage, gioco d'azione ispirato all'interminabile manga di Kentaro Miura. L'avventura è ambientata fra il ventiduesimo e il ventitreesimo volume a fumetti, prima che Farnese e amici si uniscano a Gatsu e amici, e offre un sacco di mostri da fare a fette. Il gioco viene accolto abbastanza favorevolmente, grazie a un discreto sistema di controllo e a una buona veste grafica. Ma insomma, non ci si straccia le vesti.