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eXistenZ #13: Tetris – From Russia With Love

eXistenZ #13: Tetris – From Russia With Love

eXistenZ è la nostra rubrica in cui si chiacchiera del rapporto fra videogiochi e cinema, infilandoci in mezzo anche po' qualsiasi altra cosa ci passi per la testa e sia anche solo vagamente attinente. Si chiama eXistenZ perché quell'altro film di Cronenberg ce lo siamo bruciato e perché a dirla tutta è questo quello che parla proprio di videogiochi.

Voi ve la ricordate, la prima volta che avete visto Tetris? Jordan Mechner la racconta nei suoi diari sullo sviluppo di Prince of Persia, parla di questo bizzarro giochino che si era manifestato negli uffici Broderbound e aveva sostanzialmente paralizzato l'azienda, perché tutti non facevano altro che giocarci. E in effetti è proprio questo il modo in cui tanta gente ha imparato a conoscere il gioco di Alexey Pajitnov. Compresa la gente che lavorava assieme a lui in quel di Mosca, e che si ritrovò a impazzire dietro a quei mattoncini colorati in orario d'ufficio. Io ho incontrato per la prima volta Tetris al baretto sotto casa, lì in Via delle Ande, dove passavano un po' tutti i giochi da sala più ganzi della mia infanzia. Il mio primo Tetris, quello che non si scorda mai, fu in sala giochi, a far cascare mattoncini e osservare ballerini russi che si agitavano a ritmo di musica.

Poi, chiaro, c'è stato un altro primo Tetris che è toccato a un po' tutti i giocatori della mia generazione e pure a quelli di almeno un altro paio (e pure a tanti “non giocatori” di quel periodo): la versione per Game Boy, che trovavi infilata nella confezione di quella nuova macchinetta portatile che, di fatto, è forse il più grande esempio nella storia di gioco fuso a livello molecolare, culturale, spirituale con la macchina che lo ospita. Che Tetris fosse uscito anche su NES, francamente, neanche me lo ricordavo. Eppure, quella versione ha rappresentato un pezzetto fondamentale di una storia affascinante, bizzarro allineamento di pianeti verificatosi nel posto giusto, al momento giusto, perché diventasse leggenda.

E niente, adesso piango.

Tetris From Russia With Love , è un documentario prodotto dalla BBC nel 2004, che racconta proprio della nascita di Tetris e di come questo piccolo, geniale pezzetto di codice riuscì a sfuggire dalle maglie della Madre Russia per invadere il mondo (e vedersi poi ripiombare addosso lo spettro del partito). Si parla chiaramente di Alexey Patijnov, adorabile orsacchiottone a cui è impossibile non volere bene, anche se Welltris non è che fosse proprio 'sta meraviglia, ma anche di tutta la catena di accordi, contro-accordi, strategie e manovre che trascinarono nel gorgo Mirrorsoft, Atari, Spectrum Holobyte e chissà chi altro, vedendo uscire Nintendo vincitrice assoluta, con cappotto e tranquilla ipoteca su scudetto e coppa. È una di quelle visioni che trascendono il semplice essere appassionati dell'argomento e si trasformano in universale e affascinante finestra su un pezzetto di mondo ormai ampiamente svanito. E, certo, in questo gioca anche il fatto che Tetris, di suo, in partenza, trascende tutto e tutti, è ben altro che solo videogioco e segna in maniera indelebile la cultura pop di quegli anni. Del resto, quante decine di milioni di persone hanno visto lo schermino del loro Game Boy staccarsi dopo tante, troppe partite a Tetris?

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