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Giugno 1979: E Infocom fu | Old!

Giugno 1979: E Infocom fu | Old!

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

Il 22 giugno del 1979, un gruppo di amicissimi dell’M.I.T. (Tim Anderson, Joel Berez, Marc Blank, Mike Broos, Scott Cutler, Stu Galley, Dave Lebling, J. C. R. Licklider, Chris Reeve e Al Vezza) unisce le forze come manco i cavalieri dello zodiaco e fonda Infocom. Il lieto evento va comunque a concretizzare un lavoro tecnicamente già in atto dal 1977, quando Marc Blank e Dave Lebling hanno sviluppato proprio nel laboratorio d’informatica del Massachusetts Institute of Technology Zork, vale a dire quel gioco seminale che sarà poi il primo titolo pubblicato da Infocom stessa.

L’azienda riscuoterà subito un grosso successo grazie all’abbondante produzione di avventure testuali di grande qualità e in particolare si affermerà con la vera e propria serie nata proprio da Zork e svariati altri titoli, fra i quali è inevitabile ricordare The Hitchhiker's Guide to the Galaxy, basato sull’opera di Douglas Adams. Col passare degli anni e la virata del mercato verso le avventure grafiche, però, Infocom incontrerà grosse difficoltà, che la condurranno all’acquisizione da parte di Activision nel 1986. Altri due anni e Infocom verrà sostanzialmente chiusa, trasformandosi solo in un’etichetta utilizzata dal publisher californiano per spingere la sua produzione “avventurosa” e portare avanti in maniera un po’ impacciata il franchise di Zork. Anche l’etichetta finirà abbandonata nel 2007.

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