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Sonority, una promettente avventura musicale

Sonority, una promettente avventura musicale

La musica è parte integrante di un’esperienza videoludica. Un gioco senza colonna sonora, a meno che non sia pensato proprio per sfruttare la sua assenza, perde gran parte del suo fascino. Ci sono casi però in cui le sette note diventano non solo parte del contesto ma anche vero e proprio elemento di gamplay. Difficile non fare riferimento al caposaldo di questa caratteristica, ovvero Loom, avventura Lucasart che viene spesso lasciata in disparte ma che dalla sua aveva un fascino tutto particolare, o all’Ocarina di zeldiana memoria.

L’ultimo esponente di questo genere di titoli, in cui l’utilizzo della musica ci permette di “fare cose”, su cui mi è capitato di mettere le mani è Sonority, nuovo titolo di Hanging Gardens Interactive, team indipendente tedesco, la cui uscita è pianificata per il primo trimestre del 2022, e di cui abbiamo potuto provare in anteprima la demo.

La protagonista di Sonority è Esther, una giovane ragazza che deve salvare Batama, un orso magico, utilizzando delle melodie particolari per ridestarlo da un sonno impenetrabile.

Il gioco è fondamentalmente un’avventura con grafica isometrica che ci vede comandare Esther appunto in un setting che possiamo identificare come atzeco, tra rovine di templi, foreste coloratissimi e ingegnosi meccanismi.

Per poter procedere nell’avventura è necessario azionare determinati interruttori utilizzando un flauto di Pan che ci viene donato all’inizio del nostro cammino e le note musicali. Per esempio se dobbiamo muovere un blocco verso l’alto per poter completare un ponte è necessario, tramite apposite colonnine, selezionare prima una nota più grave e poi una più acuta in modo che il meccanismo capisca che vogliamo spostare in quella direzione il blocco. L’altezza a cui dobbiamo spostarlo viene impostata dall’intervallo delle note, se vogliamo che si alzi di una pozione dobbiamo utilizzare solo un tono di differenza tra le due note (Do-Re o dato che il gioco è in inglese C-D) mentre se vogliamo alzarlo di due posizioni dobbiamo utilizzare un intervallo più ampio (Do-Mi o C-E)

Con questa modalità possiamo azionare praticamente tutti gli interruttori ma dobbiamo tenere conto che non abbiamo sin da subito la possibilità di utilizzare tutte e sette le note, ma queste ci verranno “donate” piano piano limitando così il nostro potere.

Man mano però che avanziamo non solo abbiamo la possibilità di utilizzare sempre più note e quindi intervalli, ma scopriamo anche alcune pergamene che sbloccano determinate azioni.

Sonority - nonostante la demo che ho provato non sia stata ripulita da diversi bug, alcuni anche invalidanti - sembra un titolo molto ben costruito e con delle meccaniche che rendono piacevole l’esplorazione tra le coloratissime strutture di pietra del giardino roccioso. Il gioco è fruibile sia tramite tastiera che joypad.

Manca ancora diverso tempo prima dell’uscita, e confido che le problematiche tecniche vengano risolte prima della pubblicazione, permettendo di avere un titolo piacevole da fruire anche su macchine non particolarmente performanti

Ho provato la demo estesa di Sonority grazie ad un codice Steam gentilmente inviatoci dagli sviluppatori. La demo presentava come lingue disponibili l’inglese e il tedesco. Nella versione definitiva sarà disponibile anche l’italiano limitatamente ai testi e sottotitoli.

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