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Injustice 2: non c'è giustizia a questo mondo, proviamo con un altro

Injustice 2: non c'è giustizia a questo mondo, proviamo con un altro

In un periodo piuttosto florido per i picchiaduro a incontri, Injustice 2 cavalca l'onda di una DC Comics sempre più agguerrita nel voler affermare i propri marchi nell'intero palcoscenico mediale. Dopo le mazzate tra Batman e Superman, lo sgangherato Suicide Squad e l'ultimissimo Wonder Woman - almeno riguardo il più recente scenario cinematografico - gli schiaffoni continuano sul nuovo gioco dei NetherRealm Studios. La software house, forte di una poderosa rinascita di Mortal Kombat e un acerbo ma sostanzioso risultato ottenuto col primo Injustice, ci riprova con un titolo stracolmo di contenuti.

Il potere dell'oceano ha i suoi vantaggi, come potete vedere.

Fin dall'impronta narrativa, un po' ingenuotta ma assai volenterosa, Injustice 2 mostra una cura e una passione fuori dal comune, offrendo una storia coerente e mai banale, nella sua genuina semplicità. Nel primo Injustice abbiamo visto capitolare il fragile equilibrio tra Batman e Superman a causa di un sordido piano messo a punto dal Joker. In questo scenario apparentemente insanabile, prende corpo la storia del secondo capitolo: il classico terzo incomodo, tale Braniac, intende godere tra i due litiganti, tessendo le fila di una ragnatela decisamente subdola. E così, tra eroismo, ironia, senso del dovere e ribaltamenti di fronte, la storia supera abbondantemente le quattro ore, fatto sicuramente apprezzabile e non più tanto comune nel panorama di genere.

Con la storia dell'armatura alla kryptonite, anche Batman può pestare Superman.

Il titolo dei NetherRealm Studios sfrutta le basi gettate del precedente capitolo per creare un picchiaduro veloce, istintivo, sicuramente tecnico (anche se meno dei suoi cugini nipponici) e con un'ottima interazione ambientale. Ogni personaggio, oltre a tre attacchi di base e una presa, possiede un'abilità unica: questo differenzia e caratterizza il già poliedrico roster, spingendo l'utente ad approfondire ogni singolo lottatore. Oltre a un ottimo tutorial, ci si può sfiziare nella modalità arcade, qui denominata multiverso, che - esattamente come le torri viste in Mortal Kombat X - propone una serie di sfide a tempo con regole specifiche e difficoltà fluttuante.

In effetti, Injustice 2 deve molto al suo sanguinario fratellastro, ereditandone gli attacchi ambientali, le combo veloci e, purtroppo, anche una certa legnosità nelle animazioni. Tuttavia, la novità più corposa del gioco sta nel level up dei personaggi, con conseguente possibilità di equipaggiare nuovi parti di armatura o vestiario. Oltre ai cambiamenti estetici, raramente pacchiani, molto più spesso gradevoli e ben realizzati, i combattenti aumentano anche le proprie caratteristiche fisiche. Il gioco prende quindi una leggera e gradita piega da action RPG, con item intercambiabili e tre setting a disposizione da alternare prima di ogni scontro.

Il dettaglio dei volti durante gli scontri diretti è sempre notevole.

Tutta questa meravigliosa chincaglieria si può vincere nelle sfide del multiverso o acquistare direttamente nel Brothereye, il megacomputer di Batman, trasformatosi per l'occasione in un provvidenziale "negozio". La struttura di acquisizione è del tutto simile a quella dei giochi di carte collezionabili, con box più o meno costosi ed equipaggiamento dal relativo grado di rarità. Capirete che questo elemento, da solo, possa creare una vera e  propria dipendenza videoludica.

L'anima di Injustice 2 è quindi luculliana, straripante, verace, sia in campo di battaglia che in sede di pianificazione. Il senso dei colpi è assai ben reso, alcune combo risultano davvero galvanizzanti e le super mosse lasciano spesso a bocca aperta per il loro alto tasso di spettacolarità. Peccato non sia possibile velocizzarle o saltarle, ma si tratta di un peccatuccio veniale sul quale si soprassiede facilmente. Artisticamente un po' algido, il gioco dà il meglio di sé in ambito tecnico: la realizzazione dei volti, l'illuminazione dinamica e la modellazione poligonale sono di prim'ordine, delineando un universo bizzarro, ma davvero magnifico. Su PS4 PRO si ravvisano un anti-aliasing più marcato e una definizione generale più pulita.

La palette di colori predilige le tonalità scure, in linea con il design generale.

Nonostante qualche movenza un po' goffa e delle animazioni quasi sempre concatenate a fatica, Injustice 2 offre una sfida dai contenuti titanici. Il netcode è più che puntuale nella gestione  delle sfide online, che risultano piacevoli e robuste. Tuttavia, la creatura dei NetherRealm Studios da il meglio di sé soprattutto nelle varie modalità in singolo. Con una struttura siml-RPG e una longevità virtualmente eterna, Injustice 2 è una vera manna dal cielo per gli amanti dei picchiaduro, nonché un capolavoro irrinunciabile per chi adora l'universo DC Comics.

Ho giocato a Injustice 2 grazie a un codice PS4 fornito dal distributore italiano. Ho concluso la modalità campagna in cinque ore scarse e affrontato una marea di mondi nel multiverso. Online, il netcode è buono, ma per una volta, grazie alla marea di contenuti, il single player ha quasi più senso. Il gioco è disponibile anche su Xbox One. Ah, come al solito, se acquistate Prey su Amazon passando dai nostri link, ci fate ricevere una piccola percentuale di quanto spendete, senza sovrapprezzi per voi. Potete farlo su Amazon Italia a questo indirizzo qui o su Amazon UK a quest'altro indirizzo qua.

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