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Cinquepercinque #21 – Waiting for Paris Games Week 2015

Cinquepercinque #21 – Waiting for Paris Games Week 2015

Cinque domande per cinque persone, con risposte un po' a caso. Perché a noi di Outcast gli argomenti forti piace affrontarli così: facendo un gran casino. Che fai, Sony aggiunge un appuntamento fieristico al solito carosello annuale, e vuoi privare il gentile pubblico del nostro solito carosello di domande a caso? Ma ci mancherebbe altro! E quindi, ancora una volta, ecco qua cinque domande ideate dal Nabacchio e venticinque risposte partorite da cinque persone, fra cui il Nabacchio.

Buona lettura!

La bandiera dei campioni del mondo.
La bandiera dei campioni del mondo.

Sony ha fatto come Bender: non è andata alla Gamescom perché tanto si è fatta il luna park tutto suo, con Black Jack e squillo di lusso. Considerando la conferenza mediocre (MEDIOCRE!) di Microsoft in Germania, il trattamento da gestapo che hanno riservato a Nabbacchio e i mesi di onda verde dopo il grande slam The Last Guardian-Final Fantasy-Shenmue III, cosa ti aspetti dall'evento parigino?

Marco "MDK7" Mottura, questa la salta: Sinceramente? Mi aspetto cose belle, migliori di quelle mostrate da Microsoft a Colonia (anche se va detto che il trattamento riservato a Nabu ha risollevato la conferenza di Microsoft, e lo dico da testimone semi-oculare della cosa).

Per cominciare, sono curioso di scoprire qualcosa di più di Dreams: Media Molecule per me con Tearaway ha fatto un salto di qualità importantissimo rispetto a LittleBigPlanet, e boh, ho mediamente fiducia in un team di gente così creativa lasciato libero di pasticciare con la VR (anche se mi spaventano sempre un po' le robe troppo sbilanciate sulla generazione di contenuti da parte degli utenti). Poi rivedremo al 110% Rime - mi auguro finalmente col gioco vero invece che con un trailer arrapante - e già so che ci sarà da godere. No Man's Sky verrà mostrato ancora una volta, e ancora una volta non capirò se è una meraviglia assoluta o una mezza cagata che mi annoierà dopo due ore, ma almeno avremo una data d'uscita (che secondo me sarà all'incirca primavera 2016). Poi mi aspetto un gioco nuovo di Quantic Dreams, di rivedere progettini sfiziosi tipo Shadow of the Beast e Alienation di Housemarque e magari qualcosa di più su PlayStation VR, anche se immagino che le bombe vere tipo prezzo e data di lancio se le tengano più per la PS Experience di dicembre.

Comunque vada, io dico che la ciccia ci sarà, e non può che essere altrimenti anche al netto di sorprese.

Stefano "Nabucodorozor" Talarico, arriva domani:Questi tedeschi, accolgono i migranti con tanto di macchinate della speranza e appena un italiano si imbuca per fare il suo lavoro a un party di Microsoft lo cacciano a pedate. Non c'è più religione… comunque.

Aspettative: Sony fa uno show tiratissimo, novanta minuti bomba in cui annuncia di tutto. Un Gran Turismo 7 in cui le auto suonano come auto e non come Fotone che fischia in una lattina di Red Bull (true story), gli sfondi non sono cartoline e il gioco non finisce per annoiare dopo due giorni come Forza Motorsport. No Man's Sky esce all'inizio dell'anno prossimo. Horizon Zero Dawn a fine 2016/inizio 2017 e con una demo già giocabile in fiera. Quantic Dream annuncia un gioco in cui Cage è stato finalmente affiancato da gente capace e non ha rovinato tutto. Naughty Dog capisce che il mondo era un posto migliore quando faceva Crash Bandicoot e torna sui suoi passi, abbandonando gli action per sempre. Media Molecule non solo rimane sul palco circa due minuti, ma riesce a convincerci che il suo ultimo progetto non sarà l'ennesimo oltraggio al buon gusto (convinzione smentita poi in caso di prova sullo showfloor). Pessino sale sul palco e annuncia un seguito di The Order che faccia quello che The Order voleva fare sin dall'inizio, ma che alla fine è stato castrato per infilarci le parti sparacchine inutili e noiose. Kojima sale sul palco e annuncia un nuovo gioco cinematografico a base di robottoni prodotto da Sony. Sipario. Cena da Aki (che per l'occasione s'è preso tutto lo spettacolare quartiere con i ristoranti orientali di Parigi) a spese di Sony, after party in Devolver, rientro a casa alle 6:00, apertura fiera alle 14:00 del giorno dopo. Tutte le demo sono belle, tutte le anteprime si scrivono col pilota automatico, dalla sera del 29 fino al rientro a casa il giorno dopo tour culinario che parte dal re del kosher e finisce, inevitabilmente, di nuovo da Aki e nella sua squisita boulangerie antistante.

Realtà: novanta minuti di tedio. No Man's Sky esce a fine 2017. Horizon menzionato fugacemente, stesso video dell'E3, nessuna demo giocabile. Quantic Dream annuncia una roba che sembra interessante ma in cui intravedi già il tocco di Cage (sì, è un insulto). Ennesimo trailer di Uncharted 4 in cui salta fuori una magagna tecnica. Annuncio in pompa magna di The Last of Us 2, di cui ovviamente mi toccherà fare un'anteprima in cui cercherò (fallendo) di omettere che il primo non era affatto il capolavoro sbandierato da tutti. Mezz'ora di un'altra roba incomprensibile e abietta targata Media Molecule. Forse, se ci dice culo, Gran Turismo 7, che comunque sarà il solito, esecrabile Gran Turismo. Demo mediocri e anteprime da scrivere fino a sera tarda, cena a base di baguette scondita, after party di Devolver che salta perché ai party vanno solo quelli che non devono pubblicare roba online entro il più breve tempo possibile perché i click signora mia tengono insieme questo paese. L'aereo del ritorno crolla rovinosamente al suolo durante il tragitto. Sony riesce comunque ad apparire come il salvatore del videogioco pur non avendo fatto granché.

Giuseppe "ColeBlack" Colaneri, c'ha l'entusiasmo: Dalla Games Week parigina mi aspetto... Boh. Al momento sono in partenza per la GW di Milano e non so nemmeno che aspettarmi lì, se non tanta folla. Non credo che Parigi riserverà molti fuochi d'artificio, ma aspetto più particolari su titoli annunciati ma di cui ancora si sa troppo poco di "tangibile". Essendo territorio Ubisoft, esigo succose demo giocabili del nuovo Ghost Recon e tanti dettagli su For Honor, che sono scemo io ma mi intriga assai. Dai Ubisoft, dimostra al mondo che oltre ad Assassins Creed c'è di più. Tipo The Division, che a momenti Duke Nukem Forever ci ha messo meno tempo ad uscire.

Francesco "Link" Fossetti, pure lui salta: Lo sapevo. Decido di saltare l'evento e ci sono le squillo di lusso. Non potevi dirmelo prima?

In verità mi aspetto una conferenza regolare, concreta ma non esorbitante. Secondo me largo spazio alle produzioni europee, con il ritorno di Wild, Rime, e forse con il nuovo giochetto di David Cage. Secondo me questo potrebbe essere l'unico nuovo annuncio veramente di peso, il resto (perchè il resto c'è) se lo tengono per l'edizione americana della PlayStation Experience. Arriverà anche il prezzo di lancio di Morpheus, e tutti farete “ewwww” e vi accorgerete che era meglio quando la realtà virtuale era, appunto, virtuale, perché adesso doverla comprare non è mica tanto bello. Poi, forse, Gravity Rush 2. E basta, tutti al tavolo del Blackjack.

Lorenzo "Pocoto" Baldo, ha spento la telescrivente: Francamente non ho un pizzico di hype, il che è un gran vantaggio. Il rischio di restare deluso a priori è praticamente azzerato. Mi aspetto uno show concreto, con pochi guizzi, perché il palcoscenico europeo non si presta agli annunci roboanti. Non siamo a Los Angeles. E poi a dicembre c'è PlayStation Experience e il carrozzone dell'hype deve farci tappa. Penso che vedremo qualche dettaglio di Uncharted 4, qualche passaggio del DLC di Bloodborne e il ritorno di Abel sul ring di Street Fighter. Ono fra le dune ha svelato il beduino, poi è volato in Brasile e ha presentato la Christy Mack verdeoro. E allora perché Parigi non deve valere una messa?

Una discreta droga.
Una discreta droga.

La scena degli sviluppatori indie giapponesi sta lentamente guadagnando credito e sfornando robe interessanti. Downwell è una discreta droga. Sony è giapponese. PlayStation 4 deve parte del suo successo anche agli indie. Sono quattro fattori che possono darci un'indicazione del futuro? O, se preferite, la rinascita giapponese può passare anche da Parigi?

Marco "MDK7" Mottura, questa la salta: Ma di che futuro parliamo? Perché se è il futuro in salsa indie, dunque progetti piccoli, boh, sono comunque fiducioso a prescindere: la creatività nel Sol Levante non è mai mancata e sono certo ne vedremo delle belle (anche se posso dire che mi mancano un po' i tempi in cui certe produzioni strane/sceme/borderline - da Katamari Damacy a Odama - erano comunque progetti più strutturati a medio budget e non per forza confinati agli indie?). Se si parla di rinascita giapponese per i progetti grossi, per i tripla A... Triplo AHAHAHA. #BELIEVE #COLCAZZO

Stefano "Nabucodorozor" Talarico, arriva domani: Sarebbe molto bello. Un'esclusiva inaspettata e interessante, qualche novità a tema Gravity Rush 2 e un Gran Turismo 7 socialmente accettabile potrebbero spingere una nouvelle vague nipponica necessaria e più che ritardataria. Ovviamente, Downwell esclusiva su console Sony e incluso nella Instant Game Collection del mese prossimo per partire col piede giusto.

Giuseppe "ColeBlack" Colaneri, c'ha l'entusiasmo:Downwell gioco dell'anno per me, escludendo Undertale che lo è pure del lustro, però. Beh, il Giappone ultimamente sta prendendo schiaffi anche nel settore dei tripla A, per quanto mi riguarda, quindi dubito che l'europea Parigi sarà la terra della rinascita del Sol Levante. Né che passerà da Sony, visto che a momenti sembra più americana di un Bro di Broforce, nonostante le origini. Ma di certo la politica dedicata ai giochi indie da parte della casa del Walkman è un ottimo segnale: finalmente le produzioni indipendenti sono sotto la luce della ribalta anche nel mondo console, e di ciò il mondo della lower race non può che beneficiare.

Francesco "Link" Fossetti, pure lui salta: Prima di tutto, adesso mi tocca riaccedere l'iPhone che avevo pensionato da due settimane per scaricare sto Downwell. Siamo alla seconda domanda e hai già esaurito la tua dose di scassamento di cazzo, ti avverto! Comunque: direi che i fattori che elenchi sì, possono darci un'indicazione sul futuro. Ma Parigi, la città e la conferenza, le trovo abbastanza a margine di questo “rinascimento” con gli occhi a mandorla. La rinascita giapponese, è vero, passa da PlayStation 4, ma non necessariamente da Parigi. Penso, anzi, che Sony voglia usare questo palcoscenico per parlare soprattutto al mercato europeo.

Al mercato nipponico, almeno un po', ha già parlato: la conferenza del TGS è stata molto solida, se paragonata a quelle che si sono viste negli scorsi anni, e Sony ha dimostrato di voler supportare le software house locali, investendo in progetti third party con costanza e convinzione. La scena indie ha bisogno di consolidarsi ancora un altro po', di guadagnare popolarità a livello globale, e sicuramente Sony può aiutarla a farlo. Ma più generalmente Sony può riportare i riflettori sulle console casalinghe, convincendo le aziende patrie che il mercato nipponico può tornare ad essere remunerativo. Per dieci anni in Giappone, viaggiando in metropolitana, la gente si è convinta che la scena mobile fosse il futuro. I risultati non mi sembrano così entusiasmanti: meglio tornare in casa.

Lorenzo "Pocoto" Baldo, ha spento la telescrivente: Ho l'impressione che il pubblico meno smaliziato veda negli indie un semplice riempitivo, materiale da PlayStation Plus e tanti saluti. Mi spiace che molti la pensino così, ma non posso farci nulla: peggio per loro. Resto dell'idea che la scena “povera ma bella” nipponica sia un fenomeno interessante, ma molto nebuloso. Non saprei tracciarne un identikit e lo dico con un certo rammarico. C'è sicuramente una rivoluzione silenziosa, un movimento che parte Daisuke Amaya ­ il geniale autore di Cave Story e Kero Blaster – e si spinge chissà dove. E spero che questa corrente prima o poi emerga.

Servirà a qualcosa?
Servirà a qualcosa?

Il prezzo di PlayStation è stato "tagliato" in tutto il mondo, il che non potrà che aiutare le vendite già più che ottime della console (o dare nuova linfa, come successo in terra natia). In più, il caso (credici) ha voluto che la conferenza Sony a Parigi coincida col day one dell'unica vera punta di diamante dell'autunno Xbox. Insomma, tra coincidenze, errori di comunicazione, sfighe e progetti a lungo termine, il momento di One sembra non arrivare mai, anche nonostante gli indubbi sforzi. PlayStation ha già vinto?

Marco "MDK7" Mottura, questa la salta: Sì. Non spreco altre parole, perché è evidente che la generazione presente è già vinta facile da Sony, e qualsiasi cosa succeda, Microsoft non recupererà più. E fra l'altro, secondo me questa situazione è paradossalmente molto più colpa di Microsoft (che a cominciare da quel nefasto briefing TV/TV/TV/CallOfDuty/TV/TV in poi le ha sbagliate grossomodo TUTTE o quasi) che non merito di Sony, ma tant'è.

Stefano "Nabucodorozor" Talarico, arriva domani: Sì. PlayStation in questo momento storico è più grande di Gesù. La speranza di Microsoft è che tra un anno Yosp si sposi con Yoko Ono e mandi tutto a puttane, perché è evidente che anche con esclusive, aggiornamenti, dietrofront e quant’altro non possono scalfire minimamente l’armatura di Sony.

Giuseppe "ColeBlack" Colaneri, c'ha l'entusiasmo: PlayStation 4 secondo me aveva già vinto dopo una settimana dal lancio. Né Wii U né XBox One hanno costituito reali minacce per l'ultima nata Sony, il cui successo ha di fatto lavato l'onta di una PS Vita mai davvero supportata. Il price cut sarà l'ultimo incentivo per smuovere anche i più tirchi e indecisi all'acquisto di una console che, anche se a volte ci piace tifare per i runner up, si merita di essere lì in cima a sorridere delle inseguitrici. Ma lì a Redmond non devono demordere: con i loro numeri possono comunque realizzare profitti più che buoni, se riescono a cullare bene la loro utenza. Vediamo Halo 5 quanto aiuterà le vendite di One.

Francesco "Link" Fossetti, pure lui salta: È abbastanza difficile non rispondere con un monosillabo. Sì. In questa generazione, direi di sì. Microsoft ha mollato il colpo a livello di comunicazione; in Europa non fa più eventi e non ha più grinta. Forza 6 è uscito e quasi non si è visto in giro, è arrivato in sordina senza dir nulla a nessuno. Ormai la preferenza per Play 4 è così assodata che, all'annuncio che Tomb Raider sarebbe stata un'esclusiva temporale, gli utenti hanno rotto così tanto i coglioni da costringere Square Enix a dare possibili finestre di lancio su PC e Ps4. È una roba mai successa prima. Microsoft ha dalla sua titoli solidi e può continuare a stuzzicare i suoi fan, tenendoli caldi per la prossima generazione. Ma insomma, mi sembra chiaro che ormai questa partita è data per vinta: bisogna solo uscirne a testa alta.

Lorenzo "Pocoto" Baldo, ha spento la telescrivente: A meno di un clamoroso svarione di Sony, direi che non c'è più storia. Il divario è netto: PlayStation 4 non solo macina un record dopo l'altro, ma corre come un TGV. Vince e convince anche negli States, la fu roccaforte di casa Microsoft. Halo 5: Guardians potrebbe dare linfa vitale a Xbox One, questo è indubbio, ma credo sia un brodino. Il problema è che la ferita causata da Don Mattrick è ancora aperta, anche Phil Spencer – che ne ha raccolto il testimone – ne è consapevole.

La presenza di David Cage alla conferenza è quotata talmente bassa che i bookmaker non accettano più scommesse da un anno. Cosa si inventerà questa volta l'istrionico francese? Ma soprattutto, dopo Until Dawn e The Order: 1886, si sarà reso conto che c'è gente che fa meglio di lui quello che voleva fare lui? OK essere dei precursori, ma quando anche il primo arrivato ti mangia in testa, vuol dire che c'è qualcosa che non va.

Marco "MDK7" Mottura, questa la salta: A me David Cage sta mortalmente sulle palle, lo considero veramente un personaggio assurdo e di un'arroganza senza pari, quindi cosa vuoi che ti dica? Mi aspetto le solite sparate saccenti, le solite cretinate sul fatto che lui è un visionario e che prova a fare qualcosa di avveniristico e di davvero emozionante, la solita graficona... e poi il solito gioco di merda, col gameplay non pervenuto ma col bonus di essere anche sceneggiato mediamente male. Insomma, mi aspetto David Cage.

Stefano "Nabucodorozor" Talarico, arriva domani: La mia speranza è che Project Kara diventi qualcosa di più di una semplice tech demo, così come la tech demo della tizia che piangeva diventò Heavy Rain. Anche perché l’altra tech demo rimasta incompiuta è quella con la testona di David Carradine, e nessuno vuole finire impiccato durante un gioco erotico architettato da David Cage.

Giuseppe "ColeBlack" Colaneri, c'ha l'entusiasmo: Cage annuncerà un gioco in cui ci sarà una scena giocabile via QTE in cui ilprotagonista si farà lo shampoo. Ovviamente, dall'esito del lavaggio dipenderanno il suo matrimonio, il suo lavoro e la vita di sua zia. Dayone, capolavoro della narrazione antiforfora e 10/10 would Pantene Again.

Francesco "Link" Fossetti, pure lui salta: Guarda, sfondi una porta aperta. Beyond è una cosa che se ci ripenso mi viene il sudorino. I Navaho, porca miseria. Pensavo fosse un problema dei francesi, poi è arrivato Life is Strange. Fermo restando che non ho nessuna idea sull'ambientazione del nuovo progetto (anche se punterei sulla science fiction, un po' più clinica e asettica rispetto a quelle che si vedono in giro ultimamente), spero proprio che Cage voglia puntare di più sulla sceneggiatura. Per farlo, deve mettere da parte un po' del suo ego e pagare qualcuno che sia più bravo di lui a scrivere storie. Da buon francese, non lo farà mai. Quindi aspettatevi scarafaggi e Navaho.

Lorenzo "Pocoto" Baldo, ha spento la telescrivente: “Faccio pena, sono un incapace, non ho idea di cosa sia un gioco e forse è il caso che la smetta di ammorbarvi”: dai, David, prendi il coraggio a due mani e salutaci così. Dì qualcosa di sinistra! Dì anche una cosa anche non di sinistra, di civiltà!

Uno scatto dalla sessione di scommesse coi soldi di Zave in Konami.
Uno scatto dalla sessione di scommesse coi soldi di Zave in Konami.

Come sempre, è il momento di scommettere i soldi di Zave: l'annuncio folle che se non lo fanno a Parigi proprio signora mia che conferenza scialba.

Marco "MDK7" Mottura, questa la salta: Se si intende quello che mi aspetto di vedere/sapere altrimenti mi indispettisco vado sulla data di uscita di Rime, mista a del gameplay: come ho già scritto, sarebbe anche ora, basta tergiversare, e forza Tequilaworks. Ah, mi piacerebbe vedere anche altro di NiOh, ma è troppo presto e non è il luogo, così come temo NON vedremo più nulla di WiLD di Ancel, che ho la sensazione fosse vaporware allo stato brado.

Se si intende invece una minchiata irrealizzabile a caso, butto lì un gioco inedito e costruito attorno alle feature della console per PSVita. Ma siamo davvero nel campo della perversione fantascientifica, nessuno oserebbe scommettere su qualcosa di simile, anche se mi piacerebbe tanto succedesse.

Stefano "Nabucodorozor" Talarico, arriva domani: Kojima sale sul palco e annuncia un nuovo gioco cinematografico a base di robottoni prodotto da Sony. Poi scende dal palco, viene ad abbracciarmi, e tutti e due andiamo a mangiare da Aki mentre ci raccontiamo le storie tutte matte che abbiamo in testa.

Giuseppe "ColeBlack" Colaneri, c'ha l'entusiasmo: Nuovo Perfect Dark da Rare, dai, con elementi presi di peso da Mirror's Edge per quanto concerne l'atletismo della protagonista. E il nuovo The Order, con modalità multiplayer inclusa. Due annunci, lascia o raddoppia, allegria!

Francesco "Link" Fossetti, pure lui salta: Nel frattempo ho scoperto che Downwell c'è anche per Steam, quindi mi son messo a giocare e non ho molto tempo di pensare a risposte elaborate. Red Dead Redemption 2. Daje.

Lorenzo "Pocoto" Baldo, ha spento la telescrivente: Kojima sotto l'egida di casa Sony. È fantascienza, figuriamoci se non ne sono consapevole. Fino a dicembre c'è un ostacolo insormontabile, la clausola di non concorrenza citata da The New Yorker. Ma fra due mesi Hideo sarà libero di plasmare il suo futuro, senza dover fare i conti con il convitato di pietra votato al risparmio. Insomma, per farla breve: non succede, ma se succede...

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