Outcazzari

Racconti dall'ospizio #131 - Dante's Inferno si slacciava i pantaloni

Racconti dall'ospizio #131 - Dante's Inferno si slacciava i pantaloni

Racconti dall’ospizio è una rubrica in cui raccontiamo i giochi del passato con lo sguardo del presente. Lo sguardo di noi vecchietti.

L'Inferno è il Paradiso dei cazzi. Non avrei mai pensato di scrivere una frase simile, eppure nel 2010 mi è stata data l'occasione di pensarla. God of War ha portato novità nel mondo dei videogiochi, tanta voglia di fare e ovviamente di copiare.

Un bravo artista copia,
un grande artista ruba.
— Pablo Picasso (probabilmente rubandola a qualcuno)

Ecco, God of War giocava con la violenza ma anche col sesso, e in un certo qual modo con la religione e le fede cieca, seppur riferita al politeismo greco dei tempi antichi. Visceral Games ha immaginato che si poteva osare di più e ha deciso di tirare fuori Dante's Inferno, con protagonista nientemeno che Dante Alighieri, qui ex crociato ma sempre in cerca della sua Beatrice. E così eccolo che si fa tutti i gironi infernali a colpi di falceper riprendersela.

Spoiler: a fine gioco, se aguzzate la vista, potete vedere l'endecasillabo di Dante dondolare ai quattro venti.

Ecco, torniamo alla frase che ha aperto l'articolo. Non so cosa girasse negli studi di Visceral Games quando idearono il Girone dei Lussuriosi. Era tutto così esagerato e per certi versi sbagliato, tutto così senza gusto da risultare forse bellissimo. Immaginate questo Dante vestito da cavaliere, con una croce cristiana cucita sul petto, che a colpi di falce si scontra con Cleopatra (proprio lei) in forma gigantesca, con il seno nudo e degli enormi capezzoli che si aprono e fanno fuoriscire lingue saettanti.

E l'arena dello scontro era la sommità di un fallo gigante. Tutto il Girone dei Lussuriosi è addobbato di enormi peni, e aggrappate ad essi ci sono delle succubi della regina egizia. Queste attaccano Dante con una grossa lingua, che fuoriesce dalle loro... praticamente gridano di piacere, mettono le mani nelle parti basse e divaricano il tutto, aprendo il loro corpo quasi a metà, sfondato da un linguone. Cioè, capite? Un linguona che esce dalla... cosa sto scrivendo?

Intervallo. Il logo di Outcast somiglia a tre peni.

Le succubi - parlavo di loro, giusto? -  entravano in campo dallo sfondo, sempre aggrappate a degli enormi falli, chiariamoci. Fallo. Gridolino. Strap! Linguona. Che un po' ti venisse la voglia di purificare le loro anime a falciate, beh, è comprensibile.

Al centro, una delle simpatiche ragazze di cui sopra. Come vedete, si nota chiaramente la pratica apertura a mo' di zip.

Prima si passava dal Limbo, eh, a prendere a calci i bimbi mai nati che uscivano da uteri in fiamme. Così, tanto per diffondere l'allegria.

Dante's Inferno, poi, frenava un po' tutta questa voglia estrema, proponendo scenari più canonici (comunque ripieni di schifo, quando serviva) e si concludeva con l'arrivo in Purgatorio. Sembrava anche suggerire che Lucifero fosse ancora vivo e ridacchiante sotto forma di serpentello e, insomma, ve lo immaginate Dante che prende a pizze in faccia gli angeli del Paradiso, poi? Dai, resuscitate questo brand, per cortesia, fateci realizzare il nostro sogno. Tornano tutti, lo spazio per ravanare nello schifo si trova!

Questo articolo fa parte della Cover Story su God of War, che potete trovare riassunta a questo indirizzo.

Outchiacchiere: Il trailer di Venom

Outchiacchiere: Il trailer di Venom

BAFL - Brakes Are For Losers: E già qui non sono d’accordo

BAFL - Brakes Are For Losers: E già qui non sono d’accordo