Aprile 2014: The Elder Scrolls Online circondato dai giochini
Il 3 aprile 2014, si manifesta su iOS quella delizia di Monument Valley, puzzle game escheriano dallo stile visivo irresistibile e dalla narrazione lieve ma emozionante che fa conoscere a tutti lo studio ustwo. C’abbiamo pure la recensione vintage.
Il giorno dopo fa il suo esordio The Elder Scrolls Online, tentativo di lanciare il marchio targato Bethesda anche nel mondo degli MMO. Ci metterà un po’ a ingranare davvero, ma alla fine troverà la formula giusta e dieci anni dopo continuerà ad essere sulla cresta dell’onda.
Il 15 aprile arriva nei negozi digitali Moebius: Empire Rising, nuova collaborazione fra Jane Jensen e Phoenix Online Studios con cui la designer americana prova a rievocare gli antichi sapori di Gabriel Knight, riuscendoci solo in parte. Ne chiacchierai in podcast.
Due giorni dopo, si manifesta Hitman Go, botta di genio di Square Enix che trasforma in bellissimo puzzle game a turni il suo franchise a base di omicidi senza capelli. Verrà seguito dagli altrettanto scintillanti Lara Croft Go e Deus Ex Go.
Il 22 aprile esce invece Fract OSC, un puzzle game musicale in prima persona matto matto matto di cui non ricordo nulla se non che mi era piaciuto un sacco. Nel podcast linkato lì sopra parlai anche di questo.
Il 24 aprile, invece, si conclude la serie di Blackwell con il bellissimo The Blackwell Epiphany, un punta e clicca dalla narrazione ricca e dal gameplay riuscito. Io dei Blackwell ho un ricordo molto confuso perché mi sono sparato i primi quattro in aereo andando verso la GDC perché dovevo intervistare Dave Gilbert che presentava il quinto, quindi boh. Comunque, qua disse la sua Pocoto.
Il mese si chiude con l’uscita di Child of Light, primo dei due giochi “pseudo-indie” pubblicati da Ubisoft quell’anno. Qua si parla di un platform game che omaggia i JRPG ma prova a scrollarsene di dosso la logorrea.