Perché il Game Pass non è lo re?
Microsoft ha rinunciato al suo progetto originale, credo che al momento si possa affermare con certezza, ha smesso di credere che le folle si sarebbero lanciate in massa verso il suo innovativo servizio in cui potevi avere tanto per pochi soldi. Non credo che basti per decretare la morte del Game Pass in quanto tale, ma sicuramente Microsoft ha accettato di non riuscire a venderlo come avrebbe voluto.
Ma perché non c’è riuscita?
Il primo motivo è sicuramente PlayStation. La storia ci dice che ormai la console di Sony non è messa in discussione, mai, e serve molto più di qualche buon gioco in esclusiva per costringere la sua utenza a rinunciarci. E se comprano PlayStation, difficilmente compreranno Xbox. E se non comprano Xbox, difficilmente il Game Pass sarà mai così affascinante per loro, sempre che ne abbiano sentito parlare. Magari le cose cambieranno con il game in streaming, chi lo sa, ma oggi così stanno le cose.
Il secondo motivo sono i giovani, sempre questi maledetti giovani. Le nuove generazioni giocano diversamente da come facciamo noi: sono meno curiosi, prediligono esperienze brevi da mobile (pure con la pubblicità) e si affezionano morbosamente a uno di quei GAAS da cui è impossibile staccarsi e che diventano per loro l’equivalente della nostra piazzetta, del nostro bar di fiducia. A loro frega poco di provare tanti videogiochi a poco prezzo, loro ne vogliono un paio gratis e, pensate, li hanno già.
Il terzo motivo sono i vecchi, pure loro maledizione. Anche nella nostra super bolla di appassionati ai videogiochi tradizionali, è pieno di resistenze al modello Game Pass. Innanzitutto perché, invecchiando, molti non riescono a giocare quanto vorrebbero e quindi non cercano mille giochi, hanno librerie piene di acquisti compulsivi da sfoltire, ma questa non è l’unica ragione. Molti videogiocatori sono spaventati dal modello all you can eat perché sentono di perdere il controllo. Temono di giocare solo a quello che passa il convento, temono di giocarci quando decide Xbox, temono di giocare troppo e male, tutti motivi del cazzo che, però, farò finta di rispettare.
E quindi, questo Game Pass a chi dovresti venderlo, se tutto il settore non è mai riuscito (o quasi, vedi Wii) ad andarsi a prendere un altro pubblico? A ragionarci sopra, quindi, forse questo insuccesso di Microsoft non è così casuale, forse era persino prevedibile, a pensarci prima, forse, oggi sarebbero un bel pezzo avanti.
Quanto è comodo parlare a posteriori, eh?