Outcazzari

Il parallasse rosa di Kirby Triple Deluxe

Per quanto la serie Kirby non sia una tra le prime che saltano in mente quando si parla di platform, contesto nel quale viene relegata in secondo piano da tutta una stirpe di Mario, o magari addirittura da un pixelloso e bastardo titolo indipendente qualsiasi, la palletta rosa di HAL Laboratory ha sempre un discreto ascendente tra i fan del genere, grazie alla sua natura leggera, fatta di giochi sempre belli, magari non super impegnativi, ma non per questo meno soddisfacenti da giocare e portare a termine. Anche perché, con quei livelli che sembrano caramelle da gustare con gli occhi ancor prima che con salti e corsette, quei motivetti sempre allegri tutti da fischiettare e, soprattutto, quel Nintendo seal of quality che permea ogni elemento di design, ogni livello e ogni nemico del gioco, è davvero difficile non gioire quando l’aspirapolvere rosa torna a calcare le scene.

Non è quindi un caso se anche l’ultima avventura uscita dai laboratori di Tokyo, quel Kirby Triple Deluxe giunto a colorare i nostri 3DS a distanza di qualche mese dall’uscita giapponese, non delude assolutamente le aspettative e, anzi, si rivela un giusto mix di abbondante tradizione, novità quanto basta e, soprattutto, quella clamorosa capacità degli studi vicinissimi alla grande N di sfruttare adeguatamente le caratteristiche della console.

http://youtu.be/E5hjbk1oFlA

kirby_triple_deluxe-12__large

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In effetti, sulle prime Triple Deluxe stupisce soprattutto dal punto di vista visivo, non limitandosi a ripescare dalla solita, squisita estetica confettosa e dal design da libro illustrato, ma valorizzando l’effetto stereoscopico del 3DS con una collezione di livelli profondissimi, articolati lungo diversi piani di parallasse che, sebbene siano già squisiti senza l’effetto 3D, tirando su la levetta magica assumono tutta un’altra dimensione (pun intended). Anche perché non si tratta solo di un semplice zompettare dal primo al secondo piano, come già accadeva nell’ottimo Donkey Kong Country Returns 3D, ma di una scelta di design che permette a Kirby di interagire contemporaneamente con il livello in tutta la sua profondità, spostando piattaforme, sgambettando i nemici con una pertica o bombardando la qualunque per assicurarsi, una volta passati dall’altra parte, tutti gli oggetti che lo scenario ha da offrire. Certo, non mancano i momenti in cui il gioco ti “lancia” addosso qualcosa tipici di tutta la produzione 3D dagli occhiali anaglifici ad oggi, ma l’effetto finale non è mai cheap o fastidioso e, anzi, risulta assolutamente piacevole, tanto da vedere, quanto da giocare. E poi, come dicevo prima, dispiace un po’ che per vedere un utilizzo così “semplice”, intelligente e riuscito della stereoscopia bisogna aspettare sempre che esca qualcosa a marchio Nintendo, ma d’altronde ormai è uscito il 2DS (che sì è bello e comodo, ma allora ridatemi il Game Boy e sono più hipster felice), che ci volete fare.

Alcuni passaggi sfruttano il giroscopio, che al solito si fa odiare come poche altre cose al mondo.

Alcuni passaggi sfruttano il giroscopio, che al solito si fa odiare come poche altre cose al mondo.

Big_Bang

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Ad ogni modo, pur sfruttando ampiamente la profondità in tutti e sei i mondi che compongono l’avventura, i livelli di Kirby Triple Deluxe mantengono sempre un’ottima varietà, senza scadere nella riproposizione continua e sgraziata di certe meccaniche o calcando la mano sui setting ambientali, miscelando e cadenzando sapientemente ogni elemento di gameplay a disposizione. Visto che si tratta di un platform con protagonista Kirby, com’era facile immaginare, la parte del leone la fanno i poteri dei nemici, aspirabili e utilizzabili a nostro piacimento per proseguire agevolmente lungo i livelli e accedere a tutti i loro anfratti. Tra le trasformazioni possibili, ovviamente, figurano tanti cavalli di battaglia del batuffolone rosa, come i poteri elementali o la possibilità di usare una spada, ma anche alcune novità interessanti e talmente azzeccate da avere subito il gusto dei classici: Kirby campanaro, Kirby coleottero/cervo volante (che svolazza qua e là, incornando a destra e a manca), Kirby Circense, Kirby Arciere e Kirby Ipernova.

Quest’ultimo aumenta esponenzialmente i poteri aspiranti di Kirby, al fine di fargli risolvere dei riusciti puzzle ambientali attraverso lo spostamento di grosse porzioni del quadro. Anche quando non ha un’utilità pratica così marcata, comunque, il senso di onnipotenza di Kirby Ipernova è notevole e lo rende ovviamente il potere più soddisfacente della palletta rosa da molto tempo a questa parte. È un po’ un peccato che il suo uso sia limitato ad alcuni livelli specifici, ma d’altronde è anche facile immaginare come un’implementazione più massiva avrebbe finito per “rompere” il gioco e quindi, insomma, bene così.

http://youtu.be/VCS6PksdA00

Detto delle novità principali, Kirby Triple Deluxe è fondamentalmente uno di quei platform leggerini ma comunque ampiamente apprezzabili di cui dicevo in apertura, con sei mondi da cinque livelli (più un livello ciascuno, spoiler!) in cui raccogliere le Pietre del Sole, necessarie per accedere al boss fight alla fine di ogni mondo. Oltre alle Pietre del Sole, più o meno l’equivalente kirbiano delle Stelle di Mario, i livelli offrono anche duecentotrentaquattro Portachiavi collezionabili, che ritraggono tutto il pantheon della Dream Land e che, pur non avendo una rilevanza vera e propria per la trama (che, a proposito, è una classica trama da platform), servono per portare al fatidico 100% la percentuale di completamento del gioco. Cosa che, tra l’altro, non è propriamente semplice, dal momento che per raggiungere il centone sarà necessario non soltanto raccogliere tutte le Pietre del Sole e tutti i Portachiavi, ma anche completare due minigiochi: Kirby Fighters e King Dedede’s Drum Dash.

kirby_triple_deluxe_conceptart_NokYu

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Kirby Fighters è una sorta di Smash Bros. apocrifo, che propone sette match a tempo in cui, nei panni di una variante di Kirby a scelta, bisogna combattere contro l’I.A. o altri giocatori in multiplayer locale (anche tramite Download Play, quindi senza il bisogno che gli altri tre giocatori posseggano il gioco), all’interno di piccole ma insidiose arene. Sebbene si tratti di un breve minigioco, Kirby Fighters propone una sfida sempre crescente e ottima in ottica portatile e in generale funziona molto bene anche grazie alla conoscenza pregressa di HAL Laboratory (che, paradossalmente, non si sta occupando dei due nuovi Smash Bros.). King Dedede’s Drum Dash, invece, è un rythm game a scorrimento verticale in cui, controllando Dedede, bisogna raccogliere delle monete mentre si salta su dei tamburi, cercando di seguire la canzone di sottofondo dei diversi stage.

Volendo tirare le somme, dunque, Kirby Triple Deluxe è un ottimo platform nintendoso piuttosto classico, che compensa la sua difficoltà tutt’altro che esagerata con una notevole quantità di collezionabili, un boss finale veramente ma veramente fastidioso (forse addirittura esageratamente fastidioso rispetto al resto del gioco) e dei contenuti extra sostanziosi, oltre che divertenti anche di per sé. Aggiungeteci la solita realizzazione tecnica di grande livello propria delle produzioni Nintendo e l’ascendente puccettoso di Kirby farà il resto… Ipernova o meno.

Ho giocato a Kirby Triple Deluxe sul mio 3DS grazie a un codice fornito da Nintendo Italia. Ho completato la storia in circa otto ore, giocando ogni livello una sola volta e portandomi a casa comunque grandissima parte delle Pietre del Sole e molti Portachiavi. Ho poi dedicato un po’ di tempo ai due minigiochi, ché tanto in Smash Bros. usavo sempre Kirby e mi sono sentito subito a casa.

Voto: 8

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