Old! #294 – Febbraio 2009
Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".
Nei primi giorni del febbraio 2009, Crytek si lancia al salvataggio e acquisizione di Free Radical Design. Lo studio britannico, fondato dieci anni prima da esuli di Rare, ha a curriculum l'apprezzata serie di FPS TimeSplitters, il cult Second Sight e il fallimentare Haze (senza dimenticare gli abortiti Star Wars: Battlefront III e TimeSplitters 4). Ribattezzato Crytek UK, verrà messo a collaborare su Crysis 2, Crysis 3 e la versone Xbox 360 di Warframe, per poi subire un altro passaggio di proprietà, che vedrà lo studio cambiare nome in Dambuster Studios e diventare il terzo team di sviluppo interno a Deep Silver. Il suo primo progetto sarà il completamento dei lavori su Homefront: The Revolution.
Sempre a inizio mese, per la precisione il 6 febbraio, l'amatissimo JRP G Chrono Trigger si manifesta per la prima volta sul territorio europeo grazie al remake per Nintendo 3DS. Questa nuova versione include svariate aggiunte viste nell'uscita sulla prima PlayStation, ma anche il supporto al doppio schermo, una traduzione nuova di zecca e alcune modalità inedite. Negli anni successivi, il gioco arriverà anche su piattaforme mobili e su PC.
Il 12 febbraio vede l'uscita su PlayStation 3 di Flower, primo grande successo dello studio thatgamecompany, da molti considerato anche superiore al successivo Journey. Nel gioco si controlla un refolo di vento, che raccoglie e spinge in giro petali di fiori, utilizzandoli per interagire con le varie situazioni proposte dallo scenario. Nato con l'idea di generare nel giocatore sensazioni positive e stare lontani dalla classica ricerca di sfida e difficoltà, Flower può essere considerato un punto di svolta per una corrente di design che prenderà sempre più piede negli anni a venire. Anni durante i quali verrà convertito su PlayStation 4, PlayStation Vita, piattaforme mobili e perfino PC.
Il 12 febbraio 2009 vede invece l'uscira di F.E.A.R. 2: Project Origin, seguito dell'FPS uscito quattro anni prima, che propone un nuovo protagonista e inizia il suo racconto intersecandosi con le fasi finali del primo episodio. Il gioco conserva le caratteristiche dell'uscita precedente, recuperando e potenziando l'uso del rallenti, il combattimento corpo a corpo e l'intelligenza artificiale particolarmente complessa. F.E.A.R. 2 viene accolto positivamente da pubblico e critica e negli anni successivi usciranno un terzo episodio e una variante free to play.
Una settimana dopo, tocca a Noby Noby Boy, nuova, delirante creazione di Keita Takahashi per PlayStation 3 in cui si controlla un personaggio, Boy, capace di allungare il proprio corpo e premiato con punti per questa azione. I punti possono poi essere inviati online, dove l'altro personaggio, Girl, accumula i punti di tutti i giocatori e li utilizza per allungarsi sempre di più, allontanandosi dal pianeta Terra e spingendosi lungo tutto il sistema solare. Il 14 dicembre 2015, Girl completerà il giro, tornando indietro da Plutone fino al sole e quindi alla terra, chiudendo l'intero sistema solare in un abbraccio di armonia e amore. A quel punto, il gioco, nel frattempo uscito anche su dispositivi mobili, sarà concluso, anche se rimarrà giocabile.
Il 20 febbraio 2009 Street Fighter IV arriva su PlayStation 3 e Xbox 360, sancendo col suo successo la riuscita dell'operazione di rilancio della serie orchestrata da Capcom. L'edizione casalinga introduce otto personaggi non presenti o non utilizzabili in sala giochi, sei nuove arene, il gioco online, contenuti scaricabili e altro ancora. Street Fighter IV verrà convertito su un numero improbabile di piattaforme e godrà del solito ciclo di aggiornamenti (Super e Ultra). Nel 2016 uscirà un nuovo episodio, intitolato Street Fighter V.
Lo stesso giorno vede l'apparizione di Elebits: The Adventures of Kai and Zero sui Nintendo DS europei. Il gioco, seguito di Elebits per Wii, abbandona la visuale in prima persona dell'uscita precedente per spostarsi su un'inquadratura dall'alto, al fine di porre l'enfasi sugli enigmi, invece che sulla gestione della fisica. Critica e pubblico lo accolgono favorevolmente, anche se viene accusato di essere meno ambizioso rispetto all'episodio uscito su Wii. La serie, però, si conclude qui.
Trascorre una settimana e si manifesta su PC, PlayStation 3 e Xbox 360 Silent Hill: Homecoming, sesto episodio della serie, secondo non sviluppato da Konami, primo "occidentale" a uscire sulle piattaforme principali. Curato da Double Helix Games, il gioco racconta di Alex Shepherd, un militare di carriera che torna a casa per scoprire che sua madre è in coma e suo fratello e suo padre sono scomparsi. Si mette quindi alla loro ricerca e, ohibò, finisce nell'amena Silent Hil. Il gioco viene accolto da pareri contrastanti e, in particolare, alcuni lo criticano per un eccessiva occidentalizzazione dei suoi orrori. La serie, comunque, proseguirà con qualche episodio, prima di concludersi nella debacle di P.T.
Il 27 febbraio 2009 arriva invece su Xbox 360 Halo Wars, tentativo di sfruttare il marchio più popolare a disposizione di Microsoft su qualcosa di diverso. Si tratta infatti di un gioco di strategia in tempo reale, sviluppato da Ensemble Studios e pianificato nell'ottica di adattare le meccaniche da RTS al controllo tramite gamepad. Il gioco viene accolto favorevolmente dalla critica e piazza un milione di copie, che per il genere, su console, è un record. Ciononostante, sarà l'ultimo titolo sviluppato dallo studio texano chiuso addirittura un mese prima dell'uscita. Quasi dieci anni dopo, verrà riproposto come Halo Wars – Definitive Edition su PC e Xbox One e sulle stesse piattaforme arriverà un seguito sviluppato da 343 Industries e Creative Assembly.
In maniera forse poetica, lo stesso giorno segna l'uscita del secondo episodio di una serie ai tempi spinta come possibile "Halo Killer". Killzone 2 si manifesta su PlayStation 3 e porta avanti la storia della guerra fra Vektan e Helghast. Sono trascorsi due anni dagli eventi del primo episodio e Jan Templar, protagonista di Killzone e Killzone: Liberation, assume qui un ruolo da comprimaro, lasciando il palcoscenico a Tomas Sevchenko. Il gioco viene accolto in maniera molto calorosa, anche grazie a una modalità multiplayer particolarmente riuscita, e segna la definitiva consacrazione di una serie che proseguirà con un terzo episodio su PS3, uno spin-off su PlayStation Vita e una quarta, probabilmente ultima, uscita come titolo di lancio PlayStation 4.