Outcazzari

Old! #159 – Maggio 1976

Old! #159 – Maggio 1976

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

Fra i problemi del compilare tutte le settimane una rubrica come questa, non c’è solo il fatto che ogni tanto capita il mese senza nulla di significativo da raccontare, c’è anche la faccenda delle date cangianti. Per dire, un mese fa, ho raccontato della creazione di Breakout, su cui sicuramente Steve Jobs e Steve Wozniak hanno lavorato prima di mollare Atari e fondare Apple ad aprile del 1976, ma che a seconda delle fonti risulta essere stato pubblicato tanto in quello stesso mese, quanto il 13 maggio. Solo che, per l’appunto, di Breakout ho parlato il mese scorso e non ho altri argomenti a disposizione per il maggio del 1976.

Butto lì allora una spigolatura sull’eredità lasciata da quel gioco. Wozniak ha confessato di aver progettato l’Apple II, computer fondamentale per la gavetta di sviluppatori del calibro di John Romero, Richard Garriott e Jordan Mechner, partendo proprio da Breakout e dal fastidio per la necessità di sviluppare quel gioco lavorando sull’hardware. Voleva avere invece a disposizione una macchina che permettesse di sviluppare videogiochi lavorando solo sul software e per questo incluse nell’Apple II dei circuiti per la grafica a colori, il supporto al controller e i comandi per grafica e sonoro nel linguaggio Basic. E, insomma, poter sviluppare videogiochi semplicemente con una tastiera, senza dover più saldare pezzi d’hardware su una scheda da sala giochi, non era una cosa da poco. E dopo questa edizione delle spigolature di Old!, vi saluto e vi do appuntamento alla prossima settimana.

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