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Professor Layton vs. Phoenix Wright: Ace Attorney contro Cicciolina contro Mazinger

Professor Layton vs. Phoenix Wright: Ace Attorney contro Cicciolina contro Mazinger

Il modo migliore per descrivere questo gioco è semplicemente elencare i nomi con cui l'ho chiamato negli ultimi tempi. Ecco qualche esempio: Phoenix Wright contro Mazinger, Layton contro Godzilla, Phoenix e Cicciolina ai mondiali, Alien vs Layton, Phoenix X Layton II: Champion Edition. E potrei andare avanti, perché l'incontro tra il mio avvocato difensore preferito e quel signore della Settimana Enigmistica è uno dei crossover più bizzarri della storia recente. Cioè, Capcom e Level 5 vogliono farmi credere che Layton, con quelle pupillone dilatate e quel colorito da malato di fegato vive nello stesso mondo di Phoenix. Che problema medico ha? Come reagisce la gente normale, vedendolo? Ma è proprio questo il bello dei crossover: se sei un fan di entrambe le serie coinvolte dall'operazione, sei più che felice di accantonare la logica spicciola per perderti in un colossale “what if”.

Prima di cominciare, però, presentiamo i protagonisti. Da un lato del ring abbiamo Phoenix Wright, nome occidentale di Ryuichi Naruhodo, la stella di Ace Attorney (Gyakuten Saiban). La serie era nata come una trilogia su Game Boy Advance, ma è rimasta confinata in Giappone fino al lancio del primo Nintendo DS, con una riedizione occidentale di gran successo, che ha poi dato vita a una nuova trilogia (ancora in corso) e all'annuncio di vari spin-off, tra cui questo. Dall'altro lato abbiamo Hershel Layton, il marito ideale della Susy, uno dei personaggi simbolo del boom dei due schermi Nintendo. Ai tempi, quando Iwata e soci avevano iniziato a inseguire il target delle casalinghe di Voghera, Layton si rivelò il cavallo di Troia perfetto, grazie a una trama avvincente e a un gameplay ridotto all'osso, quasi interamente incentrato sulla risoluzione di enigmi. Per aiutarvi a mettere in prospettiva quello che sto per scrivere, posso dirvi che ho giocato maniacalmente a tutti i Phoenix Wright, e che ho finito “solo” tre Layton, ma che la sua formula mi ha ampiamente annoiato. Bene, possiamo cominciare.

Visto che la trama è il vero piatto forte del gioco, farò di tutto per non rovinarvi la sorpresa. Dirò solo che i nostri eroi, accompagnati dai loro classici assistenti, si trovano intrappolati in un mondo da fiaba, stile fantasy medievale, con tanto di streghe e magie. Il sovrannaturale è una componente centrale dell'avventura, nonché il vero punto forte del gioco. Layton, da sempre sostenitore della logica più ferrea, si trova alle prese con delle vere magie, e deve riadattare il suo approccio a un mondo che risponde a regole diverse. Allo stesso modo Phoenix deve praticare la sua professione in un'era dove non esistono ancora gli esami delle impronte digitali, e dove le giurie sono pronte a cadere vittima dei preconcetti dell'ignoranza.

Il gameplay, per il resto, è una semplicissima addizione. Il gioco procede a suon di enigmi, con i personaggi che vanno in giro a indagare sul mistero di turno, parlando con gli abitanti e facendo i loro compiti di matematica. Poi scattano i processi, che propongono una struttura di base identica a quella di Ace Attorney. Phoenix deve controinterrogare i testimoni, individuare le contraddizioni e strappare un verdetto di non colpevolezza al giudice. Nonostante qualche piccola e timida innovazione (come le testimonianza multiple, sfiziose ma non certo rivoluzionarie), Professor Layton vs. Phoenix Wright fa esattamente quel che ci si aspetta: abbina due sistemi di gioco di grande successo, lavorando più sul ritmo con cui si alternano che su modi per fonderli. La fusione è tutta nella trama: vedremo Layton puntare il dito e urlare “Objection!” e Phoenix alle prese con puzzle ed enigmi matematici. Non mancano nemmeno dei momenti di spudorato fan service, come è giusto aspettarsi da un crossover.

Detto questo, faccio veramente fatica ad assegnare un voto a un'esperienza come questa. Da un lato sono positivamente colpito dalle situazioni che si creano per la presenza del sovrannaturale, soprattutto durante i processi, ma dall'altro credo che la qualità dei casi stessi sia inferiore alla media della serie principale di Phoenix. La narrazione è affascinante ed esplora tematiche inaspettatamente dark, con un netto stacco rispetto ai soliti Layton, ma al tempo stesso soffre di alcuni palesi cali di ritmo. Persino vedere la strana coppia in azione mi crea sentimenti contrastanti: sono due personaggi che mi piacciono, ma che per una miriade di motivi non c'entrano niente l'uno con l'altro. È bello vederli lottare insieme, ma di tanto in tanto si rompe l'illusione e prende il sopravvento il WTF. È una fusione audace, ma non perfetta, che a seconda dei gusti potrà divertire o infastidire. Io mi sono goduto tutta l'avventura, dall'inizio alla fine, superando i momenti di relativa noia ed emozionandomi con alcuni colpi di scena ben piazzati. Visto che siamo nel reame del soggettivo, cercherò di darvi un metro di paragone utile confrontando Layton vs. Phoenix Wright con gli episodi delle serie principali. Le parti di Layton sono tali e quali alla serie principale, e mi hanno divertito esattamente come tutti i Layton che ho provato: con moderazione. Le parti di Phoenix, per quanto piacevolissime, sono nettamente inferiori alla prima trilogia, ma anche al recente Dual Destinies. Il cambio di scenario sia interessante e alcuni momenti sono ottimi, ma credo che sia il Phoenix meno riuscito di sempre.

La somma di questi due elementi è un gioco strano, a tratti schizofrenico, che a prescindere dai suoi difetti divertirà i tanti fan delle due serie. Se avete amato i vecchi episodi e avete fame di esperienze analoghe, qui troverete pane per i vostri denti, condito con un po' di sano fan service e un'ambientazione strana e interessante. Per tutti gli altri c'è Moana contro Cicciolina.

Ho giocato a Layton contro Mandela in settimana bianca, con un codice fornito direttamente da Nintendo. Ci ho giocato per più di trenta ore, arrivando alla fine ma lasciandomi indietro tantissimi enigmi. Bonus: la mia ragazza, invece di piantarmi perché ho passato trenta ore della settimana bianca col 3DS in mano, si è presa bene con la trama e si è goduta tutta l'avventura da copilota.

Voto: 7

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