Riptide GP Renegade: il fratello tamarro di Wave Race
La serie di Riptide GP, toma toma, quatta quatta, è arrivata addirittura al terzo capitolo con quest'ultimo Renegade, racing acquatico nato sui cellulari e approdato infine su console. I precedenti episodi si sono contraddistinti per una struttura semplice ma accattivante, in grado di intrattenere per parecchio tempo a dispetto del numero di circuiti non proprio esaltante. Nel caso foste interessati, potete leggere qui un'accorata analisi del secondo capitolo. Nel passaggio su PS4, Vector Unit, forte dei propri errori, ha cercato di aggiustare il tiro, espandendo la modalità campagna e affinando, laddove possibile, la struttura di gioco.
Tra le varie opzioni disponibili, spicca una corposa campagna single player. Tale modalità, dotata di una storia del tutto trascurabile, rappresenta il pilastro portante di Riptide GP Renegade ed è snocciolata tramite semplici linee di testo. Andando oltre questo flebile escamotage narrativo, è bene analizzare le caratteristiche base del gioco. La struttura ludica è la medesima dei precedenti episodi: a bordo di guizzanti moto ad acqua, ci si dovrà fare largo attraverso una serie di circuiti pseudo-futuristici, tra salti, onde anomale e trick acrobatici. Quest'ultimi servono ad aumentare il livello di turbo, innescando un frenetico meccanismo causa-effetto. La freneticità non manca e il gioco si dimostra gratificante sin dalle primissime escursioni in gara.
Oltre ad affinare le capacità di guida tramite la semplice esperienza, è possibile aumentare di livello e spendere il proprio denaro per l'upgrade dei mezzi. Le competizioni presentano diversi gradi di sfida, dalla semplice gara con posizionamento sul podio a corse per migliorare i propri tempi sul giro. Ci sono poi altre competizioni basate sui trick, nelle quali è importante esclusivamente deliziare il pubblico, e infine gare in cui l'ultimo pilota viene eliminato a ogni giro. Tutto è candidamente preso a prestito dai più fulgidi esponenti del genere: Burnout, Wave Race e WipeOut, per nominare i più "omaggiati".
Parlando di giocabilità nuda e cruda, Riptide GP Renegade restituisce un gradevole senso di progressione, con un modello di guida immediato ma non semplicistico. L'acqua si fa sentire con piacevole puntualità, fungendo da ostacolo o aiuto, a seconda delle circostanze. Le varie modifiche al mezzo, sostituibile anche con nuovi bolidi, sono sempre evidenti nelle loro piccole limature, per un gameplay che si mantiene costantemente godibile e appagante.
Il numero dei circuiti, comprese le varianti per ogni ambientazione, costituisce un discreto passo avanti rispetto al passato, anche se rimane inferiore a quello di altri giochi dalla matrice arcade. Assai benvenuto il multiplayer locale con split-screen fino a quattro giocatori, senza dimenticare quello online, con attese un po' lunghe in fase di matchmaking ma più che buono durante le gare.
L'estetica di Riptide GP Renegade paga lo scotto delle sue origini "portatili" e, nonostante un discreto motore grafico, l'impressione generale è di un prodotto chiaramente low budget. Nulla di irreparabile o compromettente, si tratta solo di soprassedere a un design derivativo e un po' incolore, tipico di questi giochi. Fortunatamente il tutto gira a 60fps costanti e con una risoluzione a schermo di 1080p. Per quanto rappresenti il minimo sindacale, visto lo spartano motore di gioco, la fluidità salva capra e cavoli, per un prodotto competente e ben realizzato.
Riptide GP Renegade non spicca certo per doti particolari, soprattutto in ambito tecnico e artistico, ma se siete dei nostalgici come il sottoscritto e amate un certo tipo di titoli arcade, il gioco dei Vector Unit può rappresentare un gradito e inappuntabile surrogato.
Ho giocato a Riptide GP Renegade grazie a un codice fornitomi gentilmente dal distributore. Mi sono sollazzato per oltre quindici ore nella modalità campagna, che per sua stessa natura è assai rigiocabile. Se poi voleste anche acquistare e potenziare tutti i mezzi a disposizione, potreste averne per un'infinità di tempo.