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Tesla vs. Lovecraft: No niente, è già abbastanza assurdo così

Tesla vs. Lovecraft: No niente, è già abbastanza assurdo così

Fra tutte le personalità scientifiche moderne, quella di Nikola Tesla, brillante e anomalo scienziato di origine serba, è sicuramente la più usata e abusata in quasi ogni forma di intrattenimento. Indimenticabile la stramba ed eterea interpretazione di David Bowie in The Prestige, o le comparsate di Tesla in titoli più o meno distopici come Red Alert o The Order: 1886. Il perché di questo legame indissolubile fra il geniale quanto schivo e disturbato inventore e la cultura popolare è presto spiegato: incarna alla perfezione lo stereotipo dello scienziato pazzo in ogni sua forma. Brillante, innovativo ma anche profondamente controverso, osteggiato dall'opinione pubblica e da avversari più potenti e in grado di riscattarsi pubblicamente solo molti anni dopo la sua morte. La sua “Guerra delle Correnti” con Edison è forse la prima guerra tra formati dell’era moderna, un secolo prima di “VHS vs. Betamax” e “DCC vs Mini-Disc”.

Il gioco che purtroppo non avremo mai. Forse.

L’approccio per questo Tesla vs. Lovecraft è, però, molto cazzone e astratto, del tutto slegato da ogni pretesa di veridicità storica. Il buon Nikola è qui un cazzutissimo scienziato armato di mecha e di ogni altra diavoleria ingegneristica, che ha la pessima idea di inimicarsi il “cattivo” H.P. Lovecraft, che, forte dei suoi studi sui grandi antichi, gli scatena contro ogni sorta di mostruosità, uh, lovecraftiana. Non esattamente Shakespeare, ecco. E quindi giù a farsi largo fra polipazzi extradimensionali, Shoggoth, Chtoniani e “Cthulhu sa cos’altro”, a botte di laser, fucili elettrici, lame rotanti e spade eteree. La visuale isometrica e i controlli tradiscono la natura di “dual stick shooter” del gioco, genere al quale Tesla vs. Lovecraft si rifà senza troppi problemi, specie nelle sue declinazioni più accessibili e meno tecniche. Più Crimsonland che Nex Machina, tanto per capirci.

Il risultato è molto buono e genera un gameplay assai veloce ma senza troppa ansia, incentrato sul continuo movimento del giocatore, non solo per sfuggire ai nemici, ma anche e soprattutto per raccogliere in ogni livello i sei pezzi del mecha steampunk di Tesla. Terminata la ricerca, lo scienziato si può trasformare in una macchina da guerra più o meno inarrestabile, armata di un doppio fucile gatling e un rateo di fuoco considerevole, in grado di tirarlo fuori d’impaccio anche nelle situazioni più disperate. Oltre alle armi, sempre nuove, da raccogliere nei livelli ci sono anche le varie classiche forme di smart bomb, ovvero oggetti dall’uso singolo o limitato, in grado di assestare duri colpi alle orde lovecraftiane, e abilità a scelta che si sbloccano ad ogni livello acquisito. Questa progressione, però, si resetta dopo ogni livello, contribuendo a tenere la tensione alta. Andando avanti con la storia, è anche possibile acquisire dei cristalli con cui sbloccare permanentemente alcune abilità. Insomma, nulla di nuovo sotto il sole, eh, ma ben fatto, sempre sopra le righe e soprattutto divertente, anche perché frazionato in livelli dalla durata molto limitata, quindi appetibili anche a un pubblico non avvezzo al genere. Probabilmente perfetto per piccole sessioni su una console portatile. Sì, Switch, sto guardando ancora te.

Sarà anche una grandiosa cazzatona senza pretese, ma Tesla vs. Lovecraft fa quel che si prefigge di fare e l’unica vera nota di demerito che riesco a trovare è una certa ripetitività della situazioni, associata a delle sequenze animate abbastanza stucchevoli. Per quanto, comunque, la scritta “Work-in-Progress” che campeggia sopra ogni cutscene nella versione da me giocata faccia sperare a qualcosa di meglio nella versione definitiva. Ma a qualcuno interessa davvero qualcosa delle scene di intermezzo, in un gioco del genere? Ma soprattutto, perché sto ancora a discutere di un gioco in cui posso impersonare Nikola Tesla su un robottone e sparare in faccia a H.P. Lovecraft? Frechete!

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Ho giocato a Tesla vs. Lovecraft grazie a un codice Steam gentilmente fornito dagli sviluppatori. Ho completato la modalità di storia in circa tre ore, ma è anche possibile affrontare il gioco in modalità endless, cercando di resistere il più possibile alle orde nemiche.

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