Old! #253 – Aprile 1998
Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".
Il 2 aprile del 1998 Metal Slug 2, già disponibile da un mesetto in sala giochi, si manifesta sulla versione casalinga del Neo Geo. Secondo episodio di una serie popolarissima, molto longeva e che godrà di conversioni su praticamente qualsiasi formato, Metal Slug 2 presenta ovviamente alcune novità, fra armi, veicoli e capacità di trasformare i personaggi, e si rivela come un ottimo seguito. Ma sarà soprattutto la sua riedizione del 1999, Metal Slug X, ad essere ricordata negli anni come uno fra i picchi della serie.
Lo stesso mese vede l'uscita europea di Pitfall 3D: Beyond the Jungle, seconda rivisitazione moderna del classico di David Crane dopo The Mayan Adventure, precedente di quattro anni. Questa volta, però, il gioco sfrutta un motore grafico e, soprattutto, un gameplay completamente tridimensionali, ambientando fra l'altro l'avventura in una dimensione parallela. Sviluppato da uno studio che può vantare addirittura veterani dei primi due Virtua Fighter, il gioco colpisce per la qualità grafica ma, complessivamente, delude abbastanza.
Abbiamo poi Motorhead, racing game futuristico per PlayStation sviluppato da una Digital Illusions ancora ben lontana dal cambiare definitivamente nome in DICE. Anello di congiunzione fra Wipeout e Ridge Racer, Motorhead viene accolto relativamente bene dalla critica ma finisce per essere un po' schiacciato dalla concorrenza. Segna comunque, se vogliamo, l'inizio della seconda fase per lo studio svedese, che molla i flipper per dedicarsi alla guida, in attesa del passaggio agli sparatutto.
Infine, il 30 aprile tocca a Might and Magic VI: The Mandate of Heaven, primo episodio nella serie di GdR targati New World Computing ad essere ambientato nel mondo di Heroes of Might and Magic, al punto di portarne avanti la storia dal secondo capitolo ed essere contemporaneo al terzo. Un'altra novità molto significativa è l'abbandono del tradizionale sistema di movimento su griglia, in favore di spostamenti fluidi e in tempo reale nel motore di gioco tridimensionale. Anche le battaglie possono essere affrontate in tempo reale ma rimane comunque presente il combattimento a turni opzionale. Il gioco viene accolto molto favorevolmente, con grandi lodi al senso di libertà e non linearità, e la serie andrà ancora avanti per diversi anni.