Outcazzari

Il commiato di Goodbye Deponia

Le avventure grafiche dal tono scanzonato, al limite del demenziale, prevedono, secondo un canone ben consolidato, la presenza di un protagonista all'apparenza un po' cialtrone ma dotato di un gran cuore, anima celata sotto una coltre di sbruffonaggine. Consapevole di ciò e nella piena osservanza di tale dogma, Daedalic si prepara a scrivere l'epilogo di quella che, senza ombra di dubbio, è la sua serie più rappresentativa, quell'epopea che ha contribuito a dare risalto allo sviluppatore teutonico, trasformandolo in una della realtà più interessanti in un genere dato per prossimo all'estinzione eppur vivo e vegeto. Così, con questo terzo capitolo, la saga di Deponia giunge alla sua naturale conclusione e, visto che nessuno qui è di pietra, fra le tante risate si scorge qualche lacrima di commozione: alla fine dispiace salutare un gruppo di personaggi che, nel corso delle vicende dipanatesi in passato, ha acquistato progressivamente spessore e carisma, consapevoli allo stesso tempo che anche Rufus e soci, dopo tante fatiche, meritino l'agognato riposo. http://www.youtube.com/watch?v=gsE9lNDtb_M

Nella versione preliminare da me provata, un assaggio corposo della durata di circa quattro ore, non sono mancate le ghignate a briglia sciolta, un abbondante riso sulla mia bocca, accumulatosi non perché sia uno stolto ma grazie all'effervescenza dei dialoghi, lunghi scambi all'insegna dell'ironia e del sarcasmo rimbalzati fra protagonista e comparse. In una delle prime scene, Rufus, appeso come un salame alla locomotiva di un treno in corsa, si intrattiene, facendosi beffe dell'umiltà, con un fan misteriosamente lì presente e in attesa di scattare una foto con il suo beniamino: i due conversano amabilmente mentre la povera Goal, compagna dello sbruffone perno della storia, ruota vorticosamente fra le parti meccaniche della motrice, cercando di resistere alla forza centrifuga che potrebbe scagliarla nel vuoto da un momento all'altro. Uscita dall'impasse, e non vi dico come per evitare inutili e fastidiosi spoiler, la sventurata risponderà laconicamente al suo partner intento, come sempre, a celebrare le sue gesta. Questo contrasto, citato a titolo di esempio, risulta fin da subito esilarante e scatena una risata di cuore, naturale e tutt'altro che forzata.

Alle fondamenta di Goodbye Deponia si trova, come di consueto, un'interfaccia utente minimalista, in modo che si possa godere dell'avventura senza mai staccare la mano dalla periferica di puntamento. L'inventario, l'impermeabile dalle mille tasche ove Rufus ripone qualsiasi cosa, viene richiamato a scomparsa scivolando sulla rotella centrale del mouse, soluzione questa comune alle avventure grafiche firmate Daedalic. Il cursore a schermo cambia forma ciclicamente, rimarcando, non sempre con la necessaria precisione, i punti di interesse, quegli elementi con i quali è possibile interagire: qualcosa però è destinato a sfuggire, anche all'attenzione del più meticoloso degli sguardi, e fossilizzarsi al cospetto di un enigma, perché privi dell'oggetto necessario alla risoluzione dello stesso, non è un'ipotesi così peregrina. Per evitare le facili frustrazioni derivanti, è stato così elaborato un comando che, utilizzando un'icona facilmente distinguibile, sottolinea in maniera inequivocabile quali sono gli elementi con cui Rufus può venire in contatto.

L'impianto ludico viene sostenuto, a dovere, da un aspetto tecnico convincente, forte di personaggi dalle dimensioni più che generose e animati con dovizia di particolari: protagonisti e comparse si muovono, senza alcuna incertezza, su fondali vivi e dettagliati, senza che vi sia un contrasto fra le sagome e i fondali. La mimica facciale di Rufus e compagni risplende e crea una sorta di contatto con l'utente, un'empatia che non si rivela mai ingombrante e superflua: anche nei momenti più surreali, la recitazione virtuale, se così si può definire, non si carica eccessivamente, evitando così la trasmutazione del cast in una compagnia di macchiette. Il doppiaggio in lingua inglese, eccellente, per ora soffre di qualche problema di mixing, incertezza legata esclusivamente al codice preliminare da me provato.

Il primo contatto con Goodbye Deponia è stato sicuramente positivo e l'impressione, maturata al momento, è che l'epilogo chioserà a dovere una saga che, lentamente, ha saputo guadagnarsi la meritata notorietà. L'ultimo atto della trilogia sarà disponibile a breve al pubblico: la data d'uscita è fissata al prossimo 22 ottobre.

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