Killzone HD: stavolta gli occhi rossi vengono a noi
Nato col gravoso appellativo di "anti-Halo", Killzone, ai tempi dell'uscita, non raccolse consensi eccezionali, pur ritagliandosi una discreta fetta di fan. Grazie a un'identità ben definita e un carisma eccellente riguardo la caratterizzazione dei nemici e del loro leader, il gioco di Guerrilla riusci ad emergere dal mare di FPS, già allora ampiamente diffusi su console, che avrebbe poi dato il via all'oceano nel quale annaspiamo adesso. Sull'onda delle dozzine di remake che riempiono i negozi - soprattutto online - Killzone HD nasce come tributo alla trilogia e venduto in un unico pacchetto insieme ai due seguiti.
Ben consapevoli, però, della diffusione dei loro "gioielli", Sony ha deciso di distribuire il solo Killzone HD anche attraverso il proficuo canale del digital delivery. Al costo di 14,90 €, possiamo scaricare il capostipite di questa fruttuosa e altalenante serie. Il titolo Guerrilla si distinse per delle scelte di game design votate alla pesantezza dell'arsenale e, in generale, alla sensazione di poca scioltezza del protagonista. Eliminata la funzione del salto, erano presenti lunghe e pregevoli animazioni per la ricarica delle armi, nonché un rinculo notevole, che costringeva il giocatore a ridirezionare di continuo quelle indomabili bocche di fuoco. Sull'onda delle proteste piovute sul secondo capitolo, gli sviluppatori hanno fatto un passo indietro, rendendo più scattante il sistema di puntamento ed edulcorando, quindi, quanto era stato progettato in origine. Killzone HD eredita questa nuova scuola di pensiero: alzando la sensibilità dell'analogico destro, si può guizzare con la propria arma come se pesasse quanto una fionda. Per fortuna, sono rimaste le ottime animazioni di ricarica e il rinculo delle armi, che restituiscono una sensazione di potenza notevole quando dobbiamo svuotare un caricatore su un gruppo di nemici.
Gli helghast, uno degli elementi più riusciti dell'intera serie, cominciano già dal primo episodio a distinguersi per caparbia e resistenza. Nonostante un'I.A. non proprio perfetta, i famigerati nemici dagli occhi rossi appaiono molto resistenti, sanno usare le coperture senza evidenti ingenuità e attaccano incessantemente. Certo, il numero soverchiante aiuta a nascondere le magagne dell'intelligenza artificiale, ma scordatevi, soprattutto se giocate a Difficile, di poter scorrazzare per più di due secondi senza una buona copertura. Altro elemento degno di plauso sta nella possibilità usare diversi soldati, ognuno specializzato in un determinato settore. Le missioni acquisiscono quindi un respiro più ampio e aggiungono un altro tassello al puzzle che delinea i tratti distintivi del gioco Guerrilla. Come triste retaggio di una modalità online assente, rimane la possibilità di allenarsi nelle arene preposte, affrontando dei bot. Idea pregevole e sfruttata da pochissimi esponenti del genere, quest'opzione - per quanto trascurabile - dona un pizzico di longevità in più al gioco, visto che l'I.A. dei nemici, impostata al massimo, dona a sprazzi l'illusione di trovarsi in rete, con un discreto tasso di sfida.
La conversione in HD, tuttavia, non si distingue per quella cura certosina che una serie così iconica lascerebbe supporre. C'è stata un'opera di ripulitura generale delle texture, con anti-aliasing anti-annesso, assieme all'ovvio incremento della risoluzione. A far storcere il naso sono i soli 30 FPS, che addirittura tentennano nei momenti di caos. Questo è inaccettabile, visto che parliamo di un motore grafico di quasi otto anni fa, riproposto su una console che avrebbe dovuto gestirlo senza problemi al massimo della risoluzione e a 60 FPS granitici. Per fortuna, la scelta cromatica, tratto distintivo della serie, si distingue ancora grazie ad una sorta di filtro. Uniformando l'intero scenario, si genera una sorta di effetto realistico, nel quale spaziano i seppia per i deserti o i blu desaturati per i palazzoni militari. Purtroppo, la lucidatura dell'alta risoluzione ha leso in qualche modo quell'aspetto offuscato e "sporco" dell'originale, ma l'impronta stilistica è comunque presente. Buono il sonoro, anche se rimasterizzato ad un volume bassissimo.
Killzone HD rimane un gioco robusto e divertente, che pone l'accento sull'utilizzo di più protagonisti e cattura l'attenzione grazie a una giocabilità immediata e un universo ben delineato. Peccato per il modesto adattamento tecnico, che impoverisce l'intera operazione di "ammodernamento", relegando il titolo ai soli amanti dell'FPS amarcord.
Ho regolarmente scaricato Killzone HD dal PSN Store e l'ho finito in modalità hard in circa dodici ore. Ho giochicchiato nelle arene offline contro i bot per un'oretta piena: nulla di particolarmente esaltante, ma di certo piacevole.