Outcast Sound Sessions
Voglio molto bene ad Andrea Babich. È un uomo dai molti percorsi, un romantico, un artista. È anche un po' una puttana, il caro Babich: è un performer quantistico, contemporaneamente timido ed esibizionista. Ama il calore del pubblico, ma non lo cerca. È proprio per questo che i suoi concerti migliori sono quelli più esclusivi, più irripetibili: quelli che nascono a tavola, quando la chitarra spawna insieme al digestivo, quando Andrea è in vena, quando dei vicini di casa anche chissenefrega. Decine di cene, centinaia di canzoni, migliaia di citazioni. Tutte perse per sempre, salvate solo come bootleg nel mio cervello e in quello degli altri amici del nostro piccolo circolo di gentilnerd. Tante volte ho pensato che fosse un crimine, un peccato, che il mondo dovesse sapere... ma appunto, Babich è così: un artista improvviso, che quando ti snocciola una cover di Baglioni sugli stivali di Guile è già troppo tardi per premere “record” sullo smartphone. È troppo tardi per metterlo davanti a un microfono. Non puoi fare altro che goderti il tuo privilegio e versargli un altro Calvados. Ed ecco che arriva il futuro, sotto forma di streaming, con un palco virtuale che crea una connessione tra il mio salotto e quello di altri gentilnerd in giro per l'Italia. Ieri sera, il piano era quello di trasmettere la prima parte di Outcast Sound Shower 17 sul nostro canale Hitbox, per poi salutare tutti e registrare la seconda parte. Dopo la ghost track, Bisboch imbraccia la chitarra e mi dice: “Faccio un pezzo per salutare e ci mettiamo a registrare”.
Poi è scattata la scintilla. It's happening, Babich è in serata. È una di quelle volte, ma questa volta non siamo soli. C'è il pubblico su Hitbox, che inizia a tempestare Andrea di richieste musicali sempre più bizzarre. E Babich va, senza fermarsi, e il famoso “pezzo per salutare” si trasforma in un concerto unplugged, live and uncut, di più di due ore. Io ieri sera c'ero e me lo ricorderò per un bel po'. L'ho già detto che voglio bene ad Andrea Babich?
Buon ascolto.