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Con Super Smash Bros. 3DS la violenza, a volte, è giustificata

Con Super Smash Bros. 3DS la violenza, a volte, è giustificata

Se penso a quando lo hanno annunciato, ai rumor sui personaggi più improbabili (Paltena!?!), agli screen da sbavo, a tutto l'hype e soprattutto all'attesa insostenibile, ancora oggi non mi capacito che Super Smash Bros. sia davvero uscito su 3DS, che sia solidamente installato nella schedina SD del mio 3DS, che ci possa giocare in treno o in metropolitana, insomma che ad anni di distanza ci sia un nuovo Smash Bros. sul mercato, con i suoi trofei e le mille cose da sbloccare! Per me, e credo per molti altri, Smash Bros. è il sollazzo fatto videogioco per antonomasia. Lo è perché, essendo un mash-up di serie e personaggi diversi, butta al macero qualunque pretesto serioso per puntare sul minimo comun denominatore di tutti i mondi videoludici: il divertimento. Lo è perché è visivamente spettacolare ma senza compromessi sui tecnicismi e sulla varietà. Lo è perché è un contenitore di modalità e premi così tanti e diversi da offrire sempre qualcosa da fare. E infine lo è perché è dannatamente bello da giocare, da solo come in tanti! E tutti questi aspetti sono sviluppati in modo unico grazie alla regia di Sakurai, la mente creativa dietro questa serie e molti altri giochi, tra cui il recente Kid Icarus Uprising che, lasciatemelo dire, ha tutti gli elementi caratterizzanti di uno Smash Bros., solo applicati a un genere di gioco diverso. Fosse per me, io farei sviluppare a Sakurai tutti i giochi, i Marii, gli Zeldii, i Call of Dutii, tutto!!!! È troppo avanti.

Ma andiamo con ordine. Senza dilungarmi troppo in lodi sperticate sulla formula di gioco, che ormai conoscono anche i muri, vi dico che dal punto di vista dei contenuti e della giocabilità, Super Smash Bros. 3DS è assolutamente all'altezza dei predecessori. Del resto si tratta (in teoria, poi vedremo) dello stesso gioco che uscirà a Novembre su Wii U. I personaggi sono tantissimissimi, con tanto di inaspettate sorprese tra quelli sbloccabili, il gameplay è invariato, le arene sono tutte diverse tra loro e gli oggetti si rivelano sempre improbabili e anch'essi innumerevoli. Per cui, viste le tante cose da dire, non mi soffermerei più di tanto sulle basi, per focalizzarmi invece sulle novità e sulle particolarità di questa edizione, iniziando proprio dalla natura “portatile” del gioco.

Come chiunque abbia provato la demo disponibile su eShop può confermare, Super Smash Bros. 3DS richiede un certo "adattamento" ai nuovi comandi e alle dimensioni dello schermo, prima di poter essere goduto appieno. Personalmente mi sono trovato maluccio con la configurazione dei tasti base e nelle prime partite, sia nella demo che nel gioco finale, ho avuto problemi a realizzare le mosse e soprattutto a capire cosa stesse accadendo a schermo. Nel gioco finale, per fortuna, è possibile rimappare tutti i comandi e, dopo aver smanettato un po' con le impostazioni, si riesce senza troppe difficoltà a padroneggiare sia il proprio eroe che l’azione di gioco (si può anche togliere l’orrido bordo nero dai personaggi). Lo schermo rimane piccoletto, anche perché nel bene e nel male i livelli e la telecamera sono presumibilmente condivisi con la versione Wii U, che potrà godere di uno schermo di dimensioni maggiori, ma ci si abitua.

Discorso a parte invece per il paddino direzionale, su cui in giro ho letto varie critiche, nonché resoconti di danni inaspettati. Con la premessa che non mi definisco un giocatore "pro" di Smash Bros., per cui di certe sottili mancanze, magari, non me ne sono nemmeno accorto, devo dire che dopo il periodo di rodaggio mi sono trovato abbastanza bene con il paddino, ma non posso dire lo stesso dell'ergonomia generale della macchina. Il 3DS non è neanche lontanamente comodo da tenere in mano come un pad per GameCube, che è da sempre il controller di riferimento della serie, e questo è un limite generale del gaming portatile, con cui qualunque giocatore pendolare è già dovuto scendere patti. Smash Bros. non rende il 3DS più comodo e le dimensioni dei controlli possono creare difficoltà per alcuni giocatori, ma se vi trovate generalmente bene con questa macchina, non avrete problemi.

Samus Tuta Zero è velocissima e non la manda a dire a nessuno. In questo scatto colpisce DK là dove fa più male!

Restando sul discorso tecnico, Super Smash Bros. 3DS è davvero bello da vedere e, anche se la realizzazione grafica dei singoli eroi è un po' altalenante, gli effetti speciali e la fluidità (mai un rallentamento!!) offrono una resa d'insieme di altissimo livello. Anche l'audio è spacciosissimo: l'annunciatore è come sempre super esaltato, ci sono i cori, la musica è epica, tutto è perfetto e concorre a creare quell'atmosfera da "arena" che fa tanto Smash Bros.. Tutta questa goduria è però piuttosto esosa in termini di caricamenti e gestione delle risorse: quando gira Super Smash Bros., il 3DS ci mette più del doppio del solito ad aprire il menu Home e anche solo uscire dal gioco per avviarne un altro richiede un sforzo visibile da parte della macchina. Niente di tragico, intendiamoci, ma sono curioso di vedere come girerà il gioco sull'hardware potenziato del "New" 3DS.

Addentrandoci più nel gioco, Super Smash Bros. 3DS si presenta con un menu ricco di modalità, per altro distribuite in modo piuttosto curioso all’interno delle varie schermate; tipo che per giocare alla modalità “standard” per giocatore singolo, ovvero la sfida contro la CPU con combattimento finale contro Master Hand, bisogna selezionare il pulsante più piccolo nella schermata principale “Giochi e altro”. Vabbé, a Sakurai gli perdono anche questa. Accanto a questa modalità classica della serie e alla Mischia, che sarebbe la sfida in multiplayer, ci sono un altro paio di modalità degne di nota: Avventura Smash e Modalità All-Star. La All-Star, se ricordo bene, era già presente in una qualche forma nella versione GameCube ed è una sfida survival contro gruppi di avversari, con una schermata di transizione tra un combattimento e l’altro in cui si possono utilizzare fino a tre oggetti curativi per ripristinare la salute. La sfida consiste nel vedere fin dove si arriva con solo queste cure.

L’Avventura Smash rappresenta invece la novità di questa edizione ed è una modalità di gioco in singolo o multiplayer, in cui il giocatore ha a disposizione cinque minuti per esplorare un’enorme mappa di gioco e potenziare il proprio personaggio, raccogliendo dei bonus lasciati dai nemici sconfitti. Trascorsi i cinque minuti, inizia un evento che può essere un classico combattimento o una corsa, con piccole varianti, in cui si compete con gli altri giocatori o la CPU per decretare alla fine il vincitore, che porta a casa un bottino di trofei e oggetti di potenziamento.

Greeninja si cimenta nella modalità Avventura Smash. I nemici sono un mischione di quelli di tutte le serie Nintendo (e non solo) e non mancano bestioni piuttosto grossi come questo polipone!

L’altra grossa novità di Super Smash Bros. 3DS è proprio questa: la personalizzazione degli eroi. Nella modalità Editor è possibile sia creare dei combattenti Mii, che oltre ad avere una specializzazione tra spada, pistola e pugni, possono contare anche su mosse e vestiti intercambiabili, sia personalizzare alcune statistiche e le mosse di tutti i personaggi. Avete capito bene: in Super Smash Bros. ogni beniamino Nintendo non ha solo quattro mosse speciali, bensì sedici, con quattro varianti per ogni attacco speciale, e può anche modificare forza, difesa e velocità grazie all’utilizzo di oggetti speciali. Una idea veramente bella che, dopo l’iniziale momento di timidezza, apre nuovi orizzonti a un gioco che già di suo è ampissimo.

L’unica nota dolente, in questo caso, sta nel fatto che tutti gli oggetti e le mosse speciali vanno sbloccati uno ad uno e non esiste (o almeno io non l’ho trovata) una lista che riassuma cosa è stato sbloccato e cosa no. Il risultato è che di tanto in tanto si fa un salto nell’Editor per vedere se si è sbloccata qualche mossa del proprio personaggio preferito, attraversando ogni volta una discreta quantità di menu. Una bella schermata riassuntiva ci sarebbe stata proprio bene.

Il Mii di Eisenberg picchia dibbestia! Peccato che non ci sia la tuta gialla.

Poi va anche detto che un sacco di mosse sono solo delle “leggere” varianti di quelle standard, o comunque aggiungono poco a quello che è lo stile di lotta di quel personaggio, ma la novità è comunque molto gradita e degnissima di nota. Ovviamente, per i puristi c’è sempre la possibilità di disattivare le build personalizzate e per la prima volta anche di giocare in una variante dei livelli chiamata “Omega”, che li priva di tutti i frizzi e lazzi, rendendoli più monotoni e valorizzando la mera abilità di combattimento del giocatore rispetto alla botta di culo, tipo il ponte che si apre nella Valle Gerudo o le macchine di F-Zero che ti travolgono. Queste opzioni, in aggiunta a quelle standard di personalizzazione degli oggetti disponibili nel match, rendono Super Smash Bros. 3DS un gioco pensato anche per i tornei professionistici e mi aspetto di vederlo presto fare capolino nella scena pro dei fighting game.

Accanto alle novità, ritornano anche tutti i capisaldi della serie, ovvero la modalità allenamento, che consta di tre diversi minigiochi: l’amatissimo Homerun, la Mischia 1 vs 100 e i Bersagli, che a ‘sto giro sono un po’ troppo simili all’Homerun, perché richiedono anche questi di prendere a mazzate una bomba e poi lanciarla su delle costruzioni simili alle casette dei maiali di Angry Birds. Preferivo i vecchi Bersagli della versione GameCube. E poi abbiamo la collezione dei trofei, da completare vincendo, trovando e comprando le millemile statuine (o forse dovrei chiamarle Amiibo) degli eroi di Smash Bros..

La schermata di transizione della modalità All-Star. Qui ci sono gli oggetti di cura, si possono trovare dei trofei e i personaggi sullo sfondo sono i prossimi avversari, tutti divisi per annata.

Passiamo ora all’online, per ora unica nota dolente. Avendo provato il gioco prima dell’uscita ufficiale Europea, purtroppo non ho avuto modo di provare il multigiocatore locale, per cui mi sono fin da subito rifugiato nell’online, sia per testare questa modalità, sia per il piacere di giocare in multi a un gioco come Smash Bros.. Purtroppo devo dire che la mia esperienza è stata altalenante, ma nel complesso scadente. Complice anche la grande distanza dei miei avversari, per lo più giapponesi, gli incontri a cui ho partecipato hanno tutti sofferto di un vistoso lag, a volte tanto grave da impedire proprio di giocare, altre volte più accettabile. Vedremo se i problemi si risolveranno da soli nelle prossime settimane o se sarà necessaria una patch, ma almeno finora l’esperienza online è a malapena accettabile. Un difetto meno risolvibile è invece insito proprio nel sistema di matchmaking, che richiede di aspettare, quando va bene, circa un minuto prima di avviare ogni partita e non offre nessuna funzione di “rigioca” per combattere di nuovo con gli stessi personaggi senza passare dal menu di selezione. Prendete i miei commenti con le pinze, perché senz’altro tra giocatori italiani le cose andranno meglio, ma per ora l’online è l’unico aspetto di Super Smash Bros. 3DS che non mi ha convinto pienamente. Sul multigiocatore locale vi segnalo invece che il gioco non offre modalità a cartuccia condivisa, quindi ogni giocatore ha sempre bisogno di una sua copia (d’altronde, visto l’effetto peperonata che fa sul 3DS, mi sarei stupito del contrario).

Vabbuò, io a questo punto avrei finito. Questo nuovo Smash Bros. mi sta piacendo parecchio ed è riuscito a distogliermi dagli n-mila giochini iOS che ultimamente occupano tutto il mio tempo da pendolare (incluso Brave Frontier, per un pochino). Uno Smash Bros. portatile lo volevo da anni e non mi capacito di come mai Nintendo abbia snobbato sia Game Boy Advance che Nintendo DS, che sarebbero stati lietissimi di ospitare la serie (uno Smash Bros. GBA con mode7 è il mio sogno erotico videoludico. Ora che esiste davvero, sento di poter anche terminare qui la mia carriera di giocatore da uomo soddisfatto. A parte i problemi dell’online che spero siano superati a breve, il gioco è veramente perfetto. Bisogna sì abituarsi ai controlli e la perfezione di un controller GameCube è irraggiungibile, ma si tratta di cose già note per chiunque sia dotato di uno spirito d’osservazione pari a quello di un toporagno. Per tutto il resto ci siamo.

Questo è il livello di Sonic. Tutti gli ospiti che arrivano da serie non Nintendo, quindi Sonic, Pacman e Mega Man, hanno un livello a tema piuttosto caruccio.

La killer application del New 3DS è questa qua, un gioco così bello e così pesante che avrete pena per il vostro 3DS e sentirete il bisogno di upgradarlo per risparmiare quella manciata di secondi di caricamento e avviare i match più in fretta. E poi ci sarebbero pure gli Amiibo: a che serviranno non si sa, ma anche solo come riproduzioni dei trofei di Smash Bros. fanno la loro porca figura. In conclusione, se amate ciò che di buono c’è al mondo, comprate Smash Bros. per 3DS, comprate Smash Bros. per Wii U, e mandate una cartolina a Iwata dicendogli di promuovere Sakurai a Presidente di Nintendo con diritto supervisione su qualunque gioco che pubblicano. Poi andate a letto e dormite felici, consci di aver fatto il vostro dovere.

Ho giocato a Super Smash Bros. 3DS in versione eShop grazie a un codice che mi è stato fornito gentilmente da Nintendo Italia (a tal proposito, vi segnalo che i commenti sui tempi di caricamenti fanno riferimento a questa versione del gioco, non ho idea di come si comporti quella su cartuccia). Ci ho giocato quasi ininterrottamente in ogni buco di tempo per una settimana circa, finendo la modalità classica con circa metà dei personaggi, sbloccandone 6 o 7, completando la modalità All-Star solo una volta (ma ci ho provato tante volte), affrontando varie Avventure Smash e smanettando con tutte le opzioni di gioco. E praticamente non ho nemmeno toccato il multiplayer locale, che dovrebbe essere la modalità più longeva, fate voi…

Voto: 9,5

Old! #81 – Ottobre 1974

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Librodrome #58: La storia per immagini del Commodore 64

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